•Chapter 18: Famiglia Fullbuster•

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(Juvia)

<<Beh, l'unica cosa che è riuscita è stata la torta.>> Silver sorride soddisfatto portando lo sguardo su Angie e alzando le sopracciglia con fare divertirto. <<Chi è che diceva che avevo messo troppo cacao? Eh, eh, eh?>>

Angie ridacchia per poi scuotere la testa e sussurrare che lui era uno stupido e che aveva avuto solo fortuna. Mi inumidisco le labbra e le accarezzo i capelli facendole alzare lo sguardo su di me e facendola sorridere raggiante.

Siamo a cena per festeggiare Storm. Non ho mai creduto alla sua colpevolezza, mai; Storm è sempre stato un ragazzo con la testa un po' dedita al divertimento ma non si sarebbe mai sognato di spacciare droga o comprarla per uso personale- e Natsu lo ha dimostrato. Domani devo assolutamente chiamarlo e ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per la mia famiglia, nessuno avrebbe mai fatto una cosa del genere.

Mi mordo il labbro inferiore portando uno sguardo su Leone che osserva curioso Storm, che lo osserva curioso a sua volta. Gli sorride per poi porgergli la sua fetta di pizza, ormai senza pasta di pomodoro, perché nota che lui ha già finito la sua- Storm sorride e gentilmente rifiuta il suo dono facendogli per un momento disegnare un adorabile broncio sul viso.

<<Mamma?>>

<<Sì?>> Scuoto la testa per poi portare uno sguardo su Rain. <<Amore dimmi.>>

<<Stavo pensando che, considerato che Storm adesso è con noi, potremmo andare a fare un giro in centro domani. Ti porto a comprare un milshake delizioso e...>>

<<Tua madre non può fare sforzi inutili Rain.>> Gray interrompe il suo fiume in piena e il suo entusiasmo con una sola frase. Da quando abbiamo litigato quella sera non fa altro che comportarsi in modo strano e osservare ogni movimento dei ragazzi- pensa davvero che non siano i suoi figli.

Gonfio le guance e aggrotto le sopracciglia portando nuovamente lo sguardo su Rain, che ha gli occhi lucidi e il labbro inferiore tremolante- Gray ha sempre avuto questo effetto sui ragazzi, li ha spaventati a tal punto che una frase così, che sembra essere un consiglio più che non obbligo, appare invece come un divieto, come un qualcosa che non si possa fare, un qualcosa di proibito.

<<Ma io...>>

<<Tu niente Rain. Domani non si esce.>> Gray sbuffa sonoramente incrociando finalmente i miei occhi con i suoi. Mi sta sfidando.

<<Lo conosco quello sguardo...>> Sussurro, accigliando ancora di più il mio sguardo e chiudendo le mani in due pugni così stretti da far defluire il sangue dalle nocche.

<<Quale sguardo?>> Continua a sfidarmi con lo sguardo e con la voce. Sembra essere sicuro di sè, sicuro che io gli obbedisca di nuovo come un cagnolino.

<<Ascoltami bene Gray, non so a che gioco tu stia giocando ma non ti azzardare a toccare anche solo un capello ai miei figli, hai capito?>> Mi alzo di scatto facendo per muovermi verso di lui, ma Rain mi afferra la maglietta chiedendomi con sguardo implorante di non andare. <<Tu odi me, tu ce l'hai con me. Lascia fuori i ragazzi da tutta questa storia, altrimenti...>>

<<Altrimenti?>> Schiocca la lingua contro il palato e alza le sopracciglia con fare di sfida.

<<Altrimenti ti ammazzo Gray. Ti porto con me nell'oltretomba.>>

<<Ma davvero?>> Dice ironico alzandosi e posizionandosi di fronte a me, le mani serrate sui fianchi e il suo sguardo di sfida ancora puntato su di me. <<Vuoi fare tanto la madre di famiglia, la leonessa gelosa dei suoi figli e poi? Poi te ne vai come se fossi stata una ladra, tu sei una pessima madre, non sei mai stata in grado di crescere dei figli...mi sorprende che Sisi non abbia fatto la sua stessa fine.>>

<<Ovvero quella di ritrovarsi un pezzo di merda come te come fidanzato?>> Inarco un sopracciglio.

Si morde il labbro inferiore per poi alzare la mano e lasciare un sonoro schiaffo dietro la testa di Rain. Il suono rimbomba per tutto per tutta la cucina, sento i miei genitori trattenere il respiro; vorrei fare qualcosa avanzare verso di lui e picchiarlo come ha fatto con noi per tutti questi anni, ma le gambe non si muovono e il respiro mi si ferma in gola come se volesse smettere di circolare nei miei polmoni.

Poi è un attimo.

Silver si scaraventa contro il padre e lo fa finire con le spalle al muro; sento Gray soffocare un piccolo gemito di dolore causato dalla botta che la sua testa ha avuto contro il muro.

<<Silver!>> Mia madre si alza in piedi di scatto e porta le mani sulla sua bocca come per coprire lo stupore, ed ha ragione: Silver non è mai stato così aggressivo.

<<Mi hai rotto il cazzo tu e queste tue uscite del cazzo, che cazzo ti ha fatto eh? Sei vuoi sfogare la tua cazzo di rabbia sfogala in un altro fottuto modo ma non su Rain, non pensi abbia già subito abbastanza?>> Continua a sbattergli la testa contro il muro e Gray chiude forte gli occhi, forse per cercare di attutire i colpi. <<Hai rotto le palle, papà. La devi smettere di prendertela con Rain, hai capito? Toccalo ancora una volta e giuro che se non ti sbatte mamma in mezzo ad una strada ti ci sbatto io.>>

Si allontana leggermente da lui ed è lì che io mi avvicino come se fosse qualcosa a spingermi verso di lui, tra le mani stringo un coltello e avvicinandomi posso già sentire il suo dolore. Delicatamente poggio la lama sulla sua maglietta, nessuno sembra accorgersene se non lui che sbarra gli occhi, e affondo tutta la lama dentro.

<<Mamma ma che cazzo fai?>> Silver mi allontana da lui e io mi faccio indietro di qualche altro passo. I suoi occhi stanno osservando i miei e leggo paura.

<<Juvia...>> Mamma mi osserva con le mani sulla bocca come per nascondere la paura e lo stupore di tale mio gesto.

Allargo le braccia come per abbracciare il tutto e sorrido inumidendomi le labbra. <<Benvenuta ad una cena a casa Fullbuster, mamma. Questa è una cosa che facciamo ogni volta.>>

Ed è vero...non è la prima volta che accoltello Gray.

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⏰ Last updated: Apr 30, 2020 ⏰

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