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Camila's pov.
Lauren mi teneva stretta a se' da circa mezz'ora, sembrava come se avesse paura che me ne andassi.
Eravamo coperte da due lenzuoli e nonostante fossi nuda stavo morendo di caldo, ma non mi sarei di certo privata di quella situazione
<è sempre b-bello...comunque>
<dire che il sesso è bello è quasi una cosa dolce detta da parte tua>
<lo è, l'ho detto a poche persone>
<vorrei chiederti chi altro, ma non voglio rovinarmi la giornata>
Mi sorrise
<perfetto, anche perchè oggi sarà una giornata speciale>
<che hai combinato Jauregui?>
<so' che magari può sembrare strano ma mia madre vuole conoscerti, ho convinto l'ospedale a darle un giorno di permesso, stasera porto fuori le mie donne preferite>
<c-cosa? M-ma io non sono pronta...e se non le piacessi? Mi manderebbe via?>
<nessuno che non sia io ti porterà via di qui, quindi fidati, difficilmente te ne andrai>

Passammo tutto il pomeriggio sul divano a mangiare schifezze e guardare serie tv.
Io mi preparai ore prima, conoscere la madre di Lauren mi metteva una grande ansia addosso, anche se sembrava le piacessi.
Optai per qualcosa di elegante ma non troppo formale, quindi un tubino nero ed un trucco leggero, come ero solita usare.
Appena uscii dal bagno Lauren spalancò la bocca, mimando un "wow"
<puoi smetterla di avere questa reazione ogni volta? Non sei credibile>
<cosa? Non è colpa mia se non riesco ad abituarmi a quanto sei bella>
Mi prese per i fianchi avvicinandosi pericolosamente, ma io l'allontanai
<ho appena messo il rossetto, non ci pensare neanche>
Mi fece persino il muso, ma io rifiutai, ci tenevo ad essere perfetta.

Dopo aver preso la madre passammo dei minuti silenziosi in macchina, per fortuna Lauren era solita mettere la musica ad alto volume.
Lolo si sedè accanto a me, con sua madre davanti, la signora ci guardava con un sorriso molto spontaneo
<sai Camila, mi piaci già>
<m-mi fa' piacere...a-anche lei>
<sei nervosa per caso?>
Lauren approfitto di un momento di distrazione della madre per sussurrarmelo all'orecchio, causandomi la pelle d'oca
<s-si>
<tranquilla allora, ci penso io>
La guardai incuriosita, intanto lei cominciò a passare la mano sulla mia gamba, beh la cosa mi rese più nervosa di prima.
Poi gettò la sua forchetta per terra, in modo da abbassarsi e spostarmi le calze.
Pensai quasi che scelse apposta questo ristorante: c'erano davvero poche persone e nessuno poteva notarci.
Sussultai appena sentì le sue mani fredde insinuarsi nelle mie mutande, lei non smetteva di sorridere, le piaceva un sacco vedermi sciogliere ad ogni suo tocco.
Poi sentì un dito dentro e non riuscì a trattenere un gemito, la signora mi guardava confusa ed io feci goffamente finta di avere un singhiozzo...ma non penso mi avesse creduto
<tu e Lauren andate in classe insieme vero?>
<oh...oh c-certo c-che...s-si siamo in classe insieme, t-tranne che per...a-arte e-e italiano>
<d-dio>
Sussurrai infine, sperando non lo avesse sentito
<scusate vado un secondo al bagno, mi accompagni Camz? Vedi...hai tu gli assorbenti>
<o-oh certo>
Arrivammo in quel bagno in un secondo, mi spinse in una delle stanze e chiuse la porta a chiave
<voglio farti venire Camz, devi sbrigarti però...>
<beh...dipende tutto da te, pensi di riuscirci in così poco tempo?>
<lo hai voluto tu>
Ed era subito tra le mie gambe, stavo tormentando le mie labbra da troppo e giuro che per il piacere pensavo di starle per staccare
<c-cazzo>
Lauren non si fermava un attimo, ed io venni dopo pochi secondi
<o-okay, hai vinto tu>
<cos'ho vinto?>
<pensaci, dopo quello che hai fatto meriti qualsiasi cosa>
<perfetto>

Eravamo a casa, ci trattenemmo per un po' in ospedale con la madre di Lauren, che giurava di volermi vedere con sua figlia per un bel po'.
Questo non mi dispiaceva affatto, soprattutto perchè Lauren non sembrava contraria.
Si spogliò davanti a me, ed io non avevo mai visto qualcosa di più bello
<metti qualcosa di comodo>
<cosa? Che vuoi fare, è l'una di notte>
<non mi importa, "merito qualsiasi cosa" , no?>
Annuì controvoglia ed indossai qualcosa di comodo, ed eravamo di nuovo in macchina.
Lauren guidò per un bel po' di tempo, poi si fermò in un bosco in mezzo al nulla.
<perchè siamo qui?>
<paura? Dammi la mano>
Le presi la mano e cominciò ad addentrarsi nel bosco, non ci volle molto prima che ci apparse davanti un lago, era meraviglioso.
Lauren cominciò a spogliarsi invitando anche me, che in realtà ero titubante
<non fare la guastafeste>
<davvero laur, ho freddo>
<e vabene, lo hai voluto tu>
Mi prese in braccio e nonostante le mie suppliche mi buttò in acqua...con la scusa del freddo mi aggrappai a lei, che sembrava non aspettare altro
<è bellissimo>
Io fissavo il cielo, era un paesaggio meraviglioso...il cielo stellato e  lauren, non potevo chiedere di meglio
<ora possiamo uscire, stai gelando>
<no, non fa niente>
<non ho finito le cose da farti vedere piccola, quindi vieni con me>
Le afferrai la mano e notai solo dopo un edificio in mezzo agli alberi
<wow>

La casa aveva uno stile classico di montagna e che non sembrava tipico di Lolo, ma lei ne era affascinata.
Accese il fuoco e dopo avermi fatto vestire, si, è peggio di mia madre...ci mettemmo accanto per scaldarci
<sai, da piccola venivo sempre qui...questo edificio apparteneva ai miei nonni e quando morirono mio padre lo ereditò, ma sapeva che ci ero molto legata, quindi promise che avrebbe fatto di tutto pur di non farmelo avere...così, decise di regalarlo ad alcuni soci di affari.
Un po' di tempo fa' però decisi di ricomprarlo, e tu sei la prima persona che porto qui>
Mi brillavano gli occhi, sentirla parlare del suo passato mi piaceva tantissimo, era come scoprire una parte di lei ogni volta
<vuoi darmi un bacio o continuerai a fissarmi come una scema?>
<potrei continuare a fissarti, ma in realtà preferisco baciarti>
Così le lasciai un bacio dolce sulle labbra, lei sembrò farselo bastare, decise solo di appoggiare la testa sulla mia spalla
<tu non te ne andrai come tutti, vero Camz?>
Le baciai la tempia, per poi stringerla ancora più forte
<no, non me ne vado>

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