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Attenzione.
Scene di sesso esplicito.

Lauren's pov.
<Lauren! Sono le 11, vuoi alzarti?!>
Sentivo Camila continuare a scuotermi, ma non avevo le forze fisiche per fermarla
<senti mi hai stufato, quando ti alzi prendi l'aspirina che ti ho lasciato>
<dove vai? Non ho ancora avuto il mio buongiorno>
Dissi senza aprire gli occhi, ma la sentì sbuffare
<e non ho intenzione di farlo, mi hai fatto incazzare, sappilo.>
<e dovrei credere che tu sia davvero incazzata con me? Non resisti mai per più di un'ora>
<vaffanculo Lauren>
Sentii i passi sempre più lontani, se n'era andata...forse ho esagerato stavolta.
Dopo aver preso l'aspirina scesi in cucina sperando che avesse preparato la colazione anche per me, ma purtroppo stava già mangiando i suoi pancake e non ne vedevo altri in giro
<che stronza>
Borbottai, lei sospirò.
Così mi avvicinai a lei e le presi il piatto, cominciando a mangiare il suo cibo
<Lauren se non ti fermi ora giuro che ti arriva un ceffone>
<che palle Camila, smettila di essere così>
<così come?>
Si riprese il piatto, io mi avvicinai alla sua sedia, mettendomi dietro di lei
<così dannatamente sexy mentre sei incazzata>
Sospirai, la vidi lasciarsi andare per qualche secondo come se volesse cedere, ma poi si ricompose
<con me non attacca.
<però, hai un modo per farti perdonare>
<sarebbe?>
<portami alle selezioni delle cheerleader>
<ma ti vedrebbero tutti con quei pantaloncini attillati, non se ne parla>
<ma io guarderei solo te>
<e poi, non ti eccita pensare che sculetterò davanti a te ogni volta che giocherai?>
<non è da te convincermi in questo modo, ma ci sei riuscita, andiamo>

Come ogni anno spettava alle giocatrici delle squadra di basket scegliere le loro cheerleader, il preside forse pensava di avere meno lavoro da fare, ma in realtà lasciava soltanto a delle ragazze (per la maggior parte lesbiche) di scegliere per chi sbavare.
Arrivate al campo iniziammo il riscaldamento, vorrei poter dire che Lauren non staccava gli occhi da me, ma non era così...guardava tutte senza ritegno, che ovviamente facevano di tutto per attirare la sua attenzione
<ragazze cominciamo>
Lauren aveva un sedia qualche passo più avanti della squadra, in modo da essere più vicina alle ragazze.
Tutte quante non facevano altro che attirare la sua attenzione, si avvicinavano più del dovuto mostrando solo quanto fossero brave a sculettare.
Arrivato il mio turno decisi di fargliela pagare, d'altronde a lei le attenzioni delle altre ragazze non dispiacevano affatto.
Così dopo qualche passo che avevamo imparato mi avvicinai a Lucy, quarterback della squadra, mi sedetti a cavalcioni su di lei ondeggiando poi le anche
<cazzo Cabello, per me sei già dentro>
Lauren però usò il fischietto prima del previsto, dandomi così metà del tempo delle altre ragazze, che stronza

<bene, direi che possiamo votare allora>
Lauren sarebbe stata l'ultima a scegliere la sua preferita.
Arrivato il turno di Lucy però, lei scelse me, cosa che provocò in Lauren un prurito ovunque, mi stava fulminando con lo sguardo, io le sorrisi in sfida
<Lauren, e tu?>
<beh per me la migliore è stata Allison , senza alcun dubbio>
Non staccò lo sguardo dal mio mentre lo diceva
<dopo ti lascio il numero se ti è piaciuto così tanto Jauregui>
<si, mi è piaciuto tanto>
Si era presa la sua vendetta, sapevo che non avrei dovuto giocare con Lauren.

Mi stavo asciugando i capelli negli spogliatoi quando qualcuno mi cinse i fianchi, spingendomi poi contro il muro
<che cazzo pensavi di fare con Lucy? Avrei dovuto sceglierti io, non lei.>
La sua voce rauca mi fece rabbrividire
<i-io...>
<me la volevi far pagare, non è vero?>
Era ancora incazzata
<è colpa tua se ci provi con tutte. Hai preso il numero di Allison?>
<certo, non me la lascio di certo scappare>
Posai il phone con calma, per poi girarmi e tirarle uno schiaffo
<sei la solita stronza>
<Camila prova a farlo un'altra volta e giuro che->
<cosa Lauren, mi tiri un pugno come hai già fatto? Non sarei sorpresa>
<stronza.>
Detto questo mi spinse contro il muro.
Mi bloccò i polsi portandoli sulla mia testa in modo da avere completa visuale del mio collo, che cominciò a torturare
<sei solo una ragazzina viziata>
Mormorava, io intanto mi scioglievo completamente.
Poi mi sfilò l'asciugamano che mi copriva il corpo, indugiando nelle mie parti intime
<L-laur c-che fai?>
<quello che vuoi anche te>
Senza preavviso mi infilò due dita dentro, io sobbalzai.
Iniziò a muovere le dita veloci, senza pietà.
Dovrei essere incazzata, ma quel modo così rude mi eccitava tantissimo
<cosa vuoi Camila? dimmelo>
<g-giù>
Riuscì a dire tra un sospiro e l'altro
<spiegati meglio>
<v-vai giù Lauren>
<vuoi che ti fotta per bene Camz?>
<s-si t-ti prego>
La vidi assumere un sorrisetto contento, intanto scese lentamente verso il basso cominciando ad usare anche la lingua, venni così dopo pochi secondi sulle sue dita, non si lasciò scappare neanche una goccia della mia eccitazione
<c-cazzo>
<ti do' qualche secondo per riprenderti, ci vediamo in macchina>
Appena uscì dalla stanza ripresi a respirare, era stato...wow.
Forse non era la cosa giusta, ma lo avrei rifatto cento volte

Appena la raggiunsi in macchina non ebbi il coraggio di guardarla negli occhi, lei invece sembrava soddisfatta.
<ti sei ceduta così facilmente Camz, non pensavo ti piacesse in quel modo, lo farò più spesso>
Arrossì, quelle furono le sue ultime parole durante il tragitto per tornare a casa.

<Camila! Ti hanno preso?>
<certo che l'hanno presa Tay. Sai? Non pensavo fosse così brava a farsi notare da tutti>
Lauren ironizzò, con un pizzico di rancore
<ah si? Ed io non pensavo di avere una sorella così stronza>
Guardò Taylor confusa, che le fece cenno di guardare verso di me. Una lacrima mi percorse il viso, appena Lauren se ne accorse il suo sguardo si addolcì.
<mi dispiace piccola...>
<sta zitta, perfavore>

Così abbandonai la stanza per chiudermi in quella di Lauren, sono convinta che fosse pentinta, ma continua a farmi stare male sempre male
<piccola apri, ti prego>
<n-non ho voglia di parlare con te>
Sbuffò, poi cominciò a battere alla porta insistentemente, nonostante le mie suppliche di finirla.
Così, dopo qualche minuto, aprì la porta.
Lei si alzò in piedi non aspettandosi che effettivamente lo avrei fatto
<parla>
<sai che non lo penso veramente...>
Intanto si fece strada nella camera, per poi sedersi sul letto davanti a me
<è solo che non sopporto Lucy e-e vederla così eccitata per te mi ha fatto dare di matto.>
<la mia era solo vendetta, tu ti sei comportata davvero male>
<Lo so...ma l'ho fatto apposta p-per una tua reazione...in realtà non pensavo avresti reagito così>
Abbassò lo sguardo
<Sei una stupida>
Mi trascinò sulle sue gambe, poi incrociò le braccia sul mio sedere, con la scusa del non farmi cadere.
Mi diede un bacio dolce, molto diversi da quelli di qualche minuto fa'
<per la cronaca, ho strappato il foglio col numero di Allison>
Ci scambiammo un sorriso, poi mi fiondai sulle sue labbra, ritrovandomi sul letto sopra di lei, che mi guardava desiderosa.

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