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È passata una settimana dalla sveltina negli spogliatoi, io e Lolo non ne abbiamo mai parlato ma abbiamo continuato a scambiarci baci dolci e sguardi desiderosi in continuazione.
Oggi abbiamo l'allenamento condiviso, capita molto spesso che il preside divida la palestra per farci allenare assieme alle ragazze, a quanto pare gli crea alcuni vantaggi come la bolletta della luce dimezzata, quell'uomo è davvero tirchio.
Uscimmo dagli spogliatoi (ovviamente divisi) e mi ritrovai in corridoio con Lauren, che mi sorrise.
<sono già parecchio eccitata dal vederti vestita cosi, cerca di non farmi distrarre, altrimenti non penso che riuscirei a contenermi>
Mi fece l'occhiolino, non ero sicura di volere che si contenesse
<sarà fatto Jauregui>
Mi guardava con un pizzico di preoccupazione, d'altronde lei odia sbagliare qualcosa ed allenarsi male è sicuramente una cosa che non rientra nei suoi piani

Mi incantai spesso nel vederla giocare, giuro che era la cosa più sexy che avessi potuto vedere.
Da quando avevamo iniziato però non mi aveva guardata neanche per un secondo, mi sentivo in colpa per volere il contrario, ma avevo davvero bisogno che perdesse il controllo...
Così tirai i calzettoni fino alle caviglie per mettere in mostra le mie gambe, e legai la maglietta alla vita, fingendo di avere caldo.
Bastò davvero poco per attirare la sua attenzione, infatti mi misi di spalle ma riuscii a notare il suo sguardo bruciare su di me ogni volta che mi abbassavo.
Quando mi girai le sorrisi, lei sbuffò

Finito l'allenamento mi aspettavo che Lauren venisse nelle doccie con me, ma così non fu.
Quindi l'aspettai davanti alla macchina, mi penti anche di non avere le chiavi dato che stavo gelando.
La vidi arrivare a passo convinto verso di me, mi spinse forte verso la macchina, poi slacciò il nodo della maglia e tirò giù, per poi fare il contrario con i calzettoni
<non scherzare con me Camila.
Ti avevo detto di non farlo>
<mi punirai?>
Spalancò gli occhi, io mi morsi il labbro.
Sono sicura che non si aspettava questo mio lato spavaldo, esce fuori quando desidero veramente una cosa, e adesso non voglio altro che lei.
<oh ti assicuro che non vedo l'ora, te ne pentirai>

Arrivammo a casa in pochi minuti, Lauren a quanto pare non vedeva davvero l'ora.
Mi portò in camera e cominciò a baciarmi con foga, tenendo la presa salda sul mio sedere.
Mi tolse i pantaloncini ma non mi permise di spogliare lei.
<come si è permessa questa mocciosa a farmi toppare un allenamento? Mh?>
Mi morse il collo, intanto la sua mano si infilò nelle mie mutande
<sei davvero bagnata>
Le tirò fuori cominciando a massaggiare lentamente attraverso le mutande
<oh cazzo.
T-ti prego Laur...>
Appena mi vide supplicare si allontanò da me, per poi togliersi i vestiti ed entrare in bagno.
Rimasi qualche secondo spiazzata, poi la raggiusi, guardandola in cerca di spiegazioni.
Lei intanto si era fatta strada nella doccia, lasciandomi vista completa del suo fisico, cosa che mi fece impazzire ancora di più
<cosa vuoi Camila?>
<si può sapere che ti dice la testa? Ho bisogno di te qui, ora.>
Le dissi decisa indicando verso il basso, lei sorrise
<ora ridi? Io ho un problema da risolvere...
Cazzo Lauren ti prego! Non fare la bambina>
<mi dispiace Camz, questa è la mia vendetta>
<sei una stronza, vorrà dire che risolverò il mio problema da sola.>

Lauren's pov
Chiuse poi la porta del bagno, rimasi spiazzata.
Lo stava davvero facendo? Ne ebbi la conferma quando sentii dei gemiti dalla camera. Oh cazzo.
Questo era troppo anche per me, come facevo a resisterle?
Cercai di restare calma, non gliel'avrei data vinta.
Dopo pochi minuti rientrò in bagno completamente nuda, chiedendomi di farle spazio nella doccia, che ovviamente le concesi
<sei diventata etero per caso?>
Scoppiai a ridere, per poi afferrarle il viso, costringendola a guardarmi negli occhi
<non lo sono per niente Camila. Credimi che avrei voluto fotterti e ho tutt'ora voglia di farlo, ma il mio orgoglio è più grande.>
<il tuo orgoglio? Dovrei cominciare a fare caso a tutte le ragazze della tua squadra, loro mi avrebbero dato sicuramente più attenzioni di te. Oh ho anche notato che Lucy ha delle mani davvero grandi, non penso tu possa competere>
Sentì eccitazione e fastidio invadermi, le tirai forte i capelli, cosa che mi fece capire le piacque molto
<quella non ha niente a che vedere con me, ma ho capito che ti piace avere le attenzioni di tutte, basta vedere come stavi conciata>
<sai Laur...>
Si avvicinò pericolosamente, mettendo per la prima volta me contro il muro
<ho quasi l'impressione che si tratti solo di gelosia, non di orgoglio...non è vero?>
Non risposi, lei mi mostrò un sorriso soddisfatto
<ci vediamo di sotto, ho promesso a Tay che avrei cucinato con lei>
E così mi lasciò da sola a pensare: sono sicura di aver provato troppe emozioni oggi, questa ragazza mi sta facendo impazzire, e non so come fermarmi

Mi vestì di corsa e scesi in cucina, dove trovai Tay discutere con Camz, lei era di spalle ed indossava soltanto una mia maglia, che sicuramente le stava larga, ma che mi permetteva di vedere persino una parte del suo sedere.
Tay non mi preoccupava, ma quel pervertito di mio fratello sarebbe arrivato da un momento all'altro, non gli avrei sicuramente permesso di guardarla.
Quando sentì dei passi sugli scalini abbracciai Camila da dietro, se avesse saputo il motivo mi avrebbe uccisa
<come mai così affettuosa?>
<posso abbracciarti quando voglio>
<farò finta di credere che tu non lo abbia fatto solo per toccarmi il culo>
Okay, questa era un'altra delle ragioni per cui lo feci.

Dopo cena decidemmo di andare in camera per vedere un film, ma vedevo che Camila aveva un sguardo vuoto, si capiva che non stava prestando attenzioni alla tv nonostante tenesse gli occhi fissi sullo schermo.
Così decisi di spegnerla, e lei capendo di essere stata beccata scoppiò a piangere
<ma che cosa...?>
La strinsi forte a me
<cos'hai?>
<Lolo...m-mi manca mia sorella...i-io non posso lasciarla vivere lì>
<Camz ti avevo detto che col tempo avremmo trovato una soluzione anche per lei...non è ancora maggiorenne, non possiamo portarla via dai tuoi genitori>
<n-neanche io lo sono>
<piccola tu tra poco lo sarai, per questo tua madre non ha sporto denuncia, se ci fosse un'eventuale causa tu avresti già fatto diciotto anni e non potrà farci nulla a quel punto>
<oh...ma m-mi prometti che sarà con me?>
<farò di tutto per renderlo possibile, te lo prometto. Tra due settimane sarà con te a festeggiare il tuo compleanno, questo è il mio volere più grande>
<g-grazie>
Le baciai la fronte, sembrava una bambina indifesa
<t-ti...>
Arrossì di colpo, probabilmente si rese conto che il ti voglio bene in quel momento era inadeguato tanto quanto un ti amo, così ci pensò su, ma poi decise di interrompere l'imbarazzo baciandomi...

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