Capitolo 26

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2 mesi dopo

"Emily, muoviti, tuo padre ci sta aspettando" dice Michael.

Oggi io, Michael e papà andiamo allo stadio, e papà ci sta aspettando in macchina, ma ovviamente io sono leggermente in ritardo.

"Rilassati, eccomi andiamo" dico io prendendo la giacca.

Prendiamo l'ascensore e corriamo giu.

In questi 2 mesi papà e Michael hanno instaurato un bel rapporto, vanno molto d'accordo, tanto che papà ha invitato Michael a passare il natale da noi, purtroppo Edward è negli Stati Uniti e non potrà esserci per natale, perché a detta sua, quello è il periodo più impegnativo dell'anno.
Michael dice di essere abituato al fatto che lui non ci sia mai, ma so che sta male, è pur sempre suo padre.

"Emily io ti ammazzo" dice papà mentre entro in macchina.

"Rilassati, hai il parcheggio privato allo stadio, e perfino i posti riservati, di cosa ti preoccupi?" chiedo.

"Del fatto che ci perderemo l'inizio della partita forse?" dice Michael e papà annuisce.

"Vi preferivo quando tu lo odiavi" indico papà "E quando tu lo temevi" dico indicando Michael e loro ridono.

È la prima volta che andiamo con Michael allo stadio, ma molto spesso è venuto a casa nostra o a casa di qualcuno degli zii per vedere le partite tutti insieme, e sono contenta che lo trattino come se fosse parte della famiglia.

Tra 10 giorni sarà natale, e non ho la minima idea di cosa prendergli, però mi sono messa d'accordo con mamma e domani andremo a cercare qualcosa che potrebbe piacergli.

"Potresti mettere un po' di musica almeno?" sbuffo.

"Che succede principessa? Sembri giu" chiede papà.

"Niente" dico facendo spallucce.

-

"Che figata!" esclama Michael appena entriamo nei posti riservati.

Io ci sono venuta altre volte, papà ha iniziato a portarmici dopo aver compito 7 anni, perché l'avevo chiesto come regalo di compleanno.

"Non abbiamo perso l'inizio, contenti?" dico facendo un sorriso falso.

"Sei simpatica oggi" dice papà prendendomi in giro mentre io sbuffo.

Lui mi abbraccia e mi lascia un bacio leggero sulla testa.

Dopo poco la partita inizia.

-

"Se!" urlano papà e Michael appena fanno goal alzandosi in piedi saltellando.

Io rido a questa vista.

"Che malati" dico scuotendo la testa mentre loro mi fanno segno di stare zitta per potersi concentrare sulla partita.

Io mi sto annoiando parecchio, quando vengo con papà mi diverto perché solitamente esulta con me, ma oggi non sono proprio in vena.

Continuo a pensare cosa potrei regalare a Michael.
E se gli prendessi qualcosa che non gli piace? Uffa.

Per il momento metto da parte questo pensiero e presto attenzione alla partita.

-

Michael è in stato di shock al momento, appena finita la partita, che fortunatamente abbiamo vinto, siamo andati assieme a papà dai giocatori e credo che Michael stesse per svenire.

"Amore stai bene?" gli chiedo ridendo leggermente.

"Si credo" dice guardando il vuoto mentre camminiamo verso la macchina "Grazie mille per avermi portato" si rivolge a papà che gli sorride.

Io mi avvicino a Michael e lui mi mette un braccio attorno alle spalle.
Sto per baciarlo finché papà non ci interrompe.

"Distanza piccioncini" dice e io sbuffo staccandomi da Michael.

"Appena ti vedrò avvicinarti a mamma ti romperò le palle anche io" dico a papà.

"Fa niente, tanto noi abbiamo sempre e comunque la camera da letto per rimediare a tutto" dice.

"Sto per vomitare" dico facendo segno di vomitare per poi chiudermi le orecchie facendoli ridere.

"Vorrei dirti che è cosi che sei nata" continua Michael.

"Dio che schifezza" dico, al solo pensiero dei miei genitori che hanno qualsiasi genere di rapporto mi vengono i brividi.
Scaccio via il pensiero ed entro in macchina.

-

"Fate piano" dice papà entrando in casa.

Michael dormirà qui dato che è abbastanza tardi.

"Perfetto, Elly ti ha già preparato la camera per gli ospiti" dice papà tornando "Allora, se ti becco in camera di Elly ti stacco le palle, se invece becco te in camera sua... non lo so, ma mi inventerò qualcosa, chiaro?"

"Limpido" dico mentre ridiamo.

Ci da la buonanotte ed entra in camera sua.

"Beh, buonanotte piccola" dice Michael lasciandomi un bacio sulle labbra che io ricambio.

"Notte" gli sorrido entrando in camera mia.

Mi cambio velocemente, mi lavo i denti e sono pronta a dormire.

-

Mi svegli verso le 3 e non riesco più a prendere sonno, cosi decido di andare in camera di Michael facendo il più piano possibile in modo che mio padre non mi senta.

Arrivo davanti alla sua porta e la apro con cautela per richiuderla alle mie spalle.

Lui sta dormendo beatamente a pancia in giù con le braccia sotto al cuscino.

Mi sdraio accanto a lui e gli accarezzo leggermente i capelli.

Dopo poco apre un occhio per capire cosa succede e quando mi vede sorride.

"Che ci fai qui?" chiede ad occhi chiusi e con voce roca.

"Non riuscivo a dormire" dico "Scusa se ti ho svegliato, notte" gli dico lasciandogli un leggero bacio sulla guancia.

Mi sto per alzare ma mi ferma per il braccio e mi fa sdraiare di nuovo stringendomi e se.

"No resta qui" dice e io sorrido.

Lui mi guarda e mi lascia un leggero bacio sulle labbra.

Amati Sempre 3 - UltimoWhere stories live. Discover now