Capitolo 24

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Sto giocando a Candy Crush finché non vengo distratta dal rumore di un auto che si ferma davanti a me.
E ovviamente ci trovo Michael.

"Coraggio, sali" dice lui abbassando il finestrino.

"Fottiti, con te non vado proprio da nessuna parte" dico io.

"Devo scendere e costringerti?" chiede.

Io sbuffo e lo guardo male mentre entro in macchina.

MICHAEL'S POV

Entra in macchina e incrocia le braccia al petto.
È arrabbiata anche se quello che dovrebbe essere arrabbiato sono io, insomma, sta con me in casa mia e risponde ad un altro ragazzo a cui piace.

Continua ad ignorarmi mentre guarda fuori dal finestrino.

"Hai intenzione di partire o vuoi continuare a fissarmi?" chiede continuando a non guardarmi.

Faccio come dice e parto.

Ogni tanto sbuffa, ma durante il tragitto è molto silenziosa.

Quando arriviamo davanti casa sua fa per scendere, ma le porte sono bloccate.

"Apri la porta per favore" dice.

"Hai intenzione di guardarmi o...?" dico io.

Si gira verso di me e mi guarda dritto negli occhi.

"Fatto, ora apri?" chiede.

"Dio, che testa di cazzo" sussurro.

"Che cosa carina da dire ad una ragazza, complimenti Michael" dice "E l'unica testa di cazzo qui dentro sei proprio tu" continua.

Io non le rispondo, so di esserlo, e onestamente un po' mi piace vederla così alterata.

Sbuffa di nuovo

"Dai su, non fare la sostenuta, non attacca con me" dico sorridendo leggermente.

"Fottiti" dice lei.

"Hai un vocabolario molto vasto" dico.

"Ma cos'è che vuoi Michael? Mh?" dice urlando leggermente "Me ne sono andata proprio per non litigare con te, ma sembra che tu non aspetti altro invece, Dio!"

"Guarda che in una relazione è anche bello litigare eh" dico io.

E lei mi alza il medio facendomi ridere.

"Guarda che sono seria, fammi uscire" dice.

"No, non finché non chiariamo questa cosa" dico io.

"Io non ho niente da risolvere, sei tu che hai dei problemi con me" dice lei.

"Facciamo così allora, la prossima volta, quando io verrò a casa tua, e mi chiamerà una mia amica, a cui magari piaccio, le risponderò davanti a te, anziché passare quel tempo con te" dico io.

Lei abbassa la testa, probabilmente pensando alle mie parole.

"Se reagisco così è solo perché a te ci tengo" dico io spostandole una ciocca di capelli.

"Va bene forse è colpa mia" dice e io sorrido leggermente, mi piace che ammetta quando ha torto "Però è mio amico Mike, non posso farci niente, e poi ci ho parlato 1 minuto" dice guardandomi.

Io sbuffo leggermente, odio quello stronzo.

"Però io te l'ho detto che non ti devi preoccupare" dice lei prendendomi la mano.

Io annuisco, anche se non sono d'accordo, ma per il momento posso mettere da parte questo argomento.

Lei sorride e mi lascia un bacio sulla guancia.

"Vuoi salire?" mi chiede.

Io ci penso un po' e annuisco.

Scendiamo dalla macchina e le prendo la mano.

Non mi è mai capitato di provare qualcosa di così forte per una ragazza, ho sempre avuto delle storielle da una notte, ma con lei sono diverso.

"A che pensi?" chiede mentre scendiamo dall'ascensore

"Oh...niente niente" le sorrido mentre mi guarda un po' scettica aprendo la porta di casa.

"Sono a casa!" urla ma nessuno risponde "Strano, almeno papà dovrebbe esserci" prende il telefono e vedo che ha un messaggio "Oh è all'Honiro" sussurra.

"Quindi siamo soli" le sorrido prendendola per i fianchi.

"Levati animale" ride "Che cos'hai oggi?" continua a ridere e io con lei.
Le lascio un bacio sulla guancia e si dirigiamo verso il soggiorno e ci sediamo sul divano.

"Beh? Che facciamo?" chiede.

"Non so" faccio spallucce.

Lei si avvicina a me e mette la testa sopra la mia spalle mentre io le avvolgo il braccio sopra le spalle.

Le accarezzo i capelli e dopo qualche minuto sento il suo respiro farsi più pesante, quindi deduco che sia sia addormentata.

Poso la testa sopra alla sua e dopo poco mi addormento anche io.

-

EMILY'S POV

"Sveglia piccioncini" sento la voce di papà e pian piano apro gli occhi.

Quando vedo papà in piedi gli sorrido leggermente e sento Michael irrigidirsi.

Mi alzo e gli vado incontro per abbracciarlo e gli lascio un bacio sulla guancia.

"Ciao papà" sorrido leggermente e lui ricambia il sorriso.

"Michael" gli fa un cenno di saluto e lui sorride leggermente "Siete qui da molto?" chiede papà.

"Dalle 16:30 più o meno" dico guardando l'orologio e sono le 18 "Ho mangiato a casa di Mike, con lui e suo padre"

"Oh, ciao ragazzi" dice mamma entrando con Noah e Alex mentre ci sorride.

"Ciao" le sorride Michael.

"Michael, loro sono Alex e Noah, ragazzi lui è Michael" dico loro.

"È il tuo ragazzo?" chiede Noah.

Io guardo papà che mi guarda con un sopracciglio alzato.

"Si" annuisco.

Amati Sempre 3 - UltimoWhere stories live. Discover now