Non tutto è destinato ad essere ricordato, non tutto resta.

I ricordi si susseguono gli uni agli altri, facendosi concorrenza, rimpiazzandosi continuamente mano a mano che il tempo fluisce inesorabile. Si inseguono, cercano di imprimersi indelebilmente, di diventare memorie indimenticabili, finendo spesso per essere accantonati e chiusi in qualche buia stanza impolverata della mente.

Alcuni semplicemente vanno e vengono, restano per qualche settimana, mese o anno, poi vengono cacciati, svaniscono totalmente nel nulla come l'eco delle onde alla fine della marea e non lasciano niente, se non spazio vuoto per nuovi pensieri.

Indipendentemente dal loro ordine cronologico, alcuni episodi restano:  i capricci di quando ero piccola, le mie più care amiche, andate inevitabilmente perse nel corso degli anni, i compagni delle medie, che mi giudicavano facendomi sentire sbagliata, sola e diversa e le litigate, le risate, le cazzate del liceo.

Ho ancora in mente molti dei pianti fatti e i dolorosi motivi nascosti dietro a essi, tutte le persone che mi sono state accanto, che mi hanno insegnato a vivere, ma anche tutti coloro che mi hanno fatta soffrire.

Ciò che naturalmente, senza alcuno sforzo riusciamo a tenere a mente è qualcosa di estremamente positivo, che desideriamo conservare in noi per sempre, come un tatuaggio o un'incisione sulla roccia o, al contrario, qualcosa di pessimo, che vorremmo lasciarci alle spalle, bruciare con le nostre stesse mani, schiacciare come una mosca fastidiosa ed eliminare, ma che rimarrà sempre e comunque parte di noi, un ronzio costante a prescindere dalla nostra volontà.

L'estate è da manuale il periodo adatto per ricominciare da zero, cambiare vita, lasciarsi alle spalle brutti ricordi, staccare la spina. Proprio come 'il primo di gennaio', il 'lunedì', il 'primo del mese', universalmente riconosciuti come i momenti adatti in cui ripromettersi di iniziare a fare palestra, smettere di fumare, legger di più, mangiare sano.

Il mio proposito è quello di lasciarmi alle spalle il passato, e, con pazienza, aspettare che si ricuciano quelle cicatrici apertesi durante l'anno trascorso, oltre che quelle formatesi ormai da tanto tempo, quelle che non si chiudono facilmente e che spesso tornano a lacerare la pelle quasi fossero appena state incise.

Spengo il telefono, vivo senza vincoli o impegni, senza scadenze o compiti a cui adempiere.

Per questo, io e mia sorella abbiamo affittato una splendida villa sulla West Coast, a Los Angeles, dove trascorreremo circa quattro mesi, da metà maggio a metà settembre.

Grazie a numerosi sacrifici potremo finalmente permetterci una vacanza degna di essere definita tale, una sorta di metà anno sabbatico che chissà, forse farà bene a entrambe.

"Haileyyy sei pronta? Non c'è bisogno che ti trucchi per andare in viaggio, dormirai tutti il tempo in ogni caso" chiamo mia sorella, chiusa in bagno da almeno mezz'ora, la quale apre la porta violentemente saltellando fuori dalla sua stanza preferita e fin troppo sfruttata.

"Non cominciare, potrei incontrare la mia anima gemella. E a quel punto come farei? Pessima figura" alza le sopracciglia come se stesse dicendo cose ovvie "comunque sono prontissima, possiamo andare" dice trafelata gettando in borsa il mascara. Il largo anticipo ci garantisce che qualunque cosa succeda arriveremo in orario.

In attesa di uscire mi assicuro che tutti gli interruttori siano stati staccati, il gas chiuso e che tutto sia al suo posto. 

Con l'intenzione di abbassare le serrande mi soffermo qualche istante ad osservare l'irta collina di fronte a casa, su cui si inerpicano abitazioni più o meno piccole e una modesta chiesetta affiancata da un campanile. Chiudo le tende e abbandono la stanza, tornando davanti all'ingresso. Incredibile come quando si sta per lasciare un posto ci si sofferma più sui dettagli, per imprimersi nella mente quelle cose che per un po' non vedremo più e che forse ci mancheranno, sotto sotto.

"Pronta per l'avventura?" Chiede Hailey più entusiasta che mai. Si infila le scarpe da ginnastica e prende le chiavi di casa dal mobile vicino all'uscita.

"Non vedo l'ora" dico sorridendo contagiata dalla sua eccessiva emozione.

Finalmente possiamo dirigerci verso l'aeroporto, dove sono certa che avrò il tempo di annoiarmi tanto da leggere un libro intero se non ci fosse Hailey con me, che molto probabilmente non smetterà di parlare nemmeno per un secondo, o in alternativa dormirà. Non è una ragazza da vie di mezzo.

Con lei, il tempo non è mai abbastanza, ci sono sempre troppe cose da condividere, troppe battute da fare, cose da raccontare e stupidaggini da dire. Se non avessimo obblighi di alcun tipo resteremmo a parlare per ore, di cose che solo noi capiamo e ricordiamo.

Malgrado i saltuari disaccordi, siamo sempre state molto unite, sin da piccole, e crescendo il nostro rapporto è diventato ancora più stabile e speciale, fortificandosi giorno dopo giorno.

''Tay hai preso le chiavi?'' mi ricorda frettolosamente.

''Certo. Spero di non aver dimenticato nulla di importante. Che dici andiamo?''.

''Si, male che vada compriamo là quello che ci serve, ma credo che abbiamo portato il necessario, non ti preoccupare'' mi rassicura, poi prende gli occhiali da sole e indossa al volo degli orecchini a cerchio estremamente sobri.

Trasciniamo le nostre valigie dicendo silenziosamente e temporaneamente addio a quella casa che tanto ci ha fatto passare nel corso degli anni, dopo molto tempo che non ce ne separavamo.
Il cielo preannuncia una giornata luminosa e piuttosto calda, ricca di aspettative, nuove avventure e conoscenze. L'emozione è percepibile in ogni angolo della città, come se ogni edificio, ogni negozio, giardino e casa ci stesse porgendo il suo mesto e mattutino saluto, già piangendo la nostra imminente partenza.
Tutto appare all'improvviso così familiare, tanto da scatenare una certa paura nel dover abbandonare un luogo noto e vissuto per qualcosa di totalmente ignoto e ancora da sperimentare.
Tra appena qualche mese rivedremo tutto ciò a cui siamo così attaccate ma di cui siamo anche così stufe.

Torneremo, ma cambiate, maturate, cariche di un nuovo bagaglio di consapevolezze e forse con aria un po' troppo sognante nei confronti della realtà che ci circonda. Con la coda dell'occhio guarderemo in ogni angolo per accertarci che nulla sia cambiato in nostra assenza, che il tempo si sia fermato per attenderci e che però ciò che andava male sia tornato magicamente al suo posto, proprio come in una favola.

Los Angeles sarà il nostro rifugio per l'estate.

Spazio autrice

Questa storia la dedico a mia sorella,

Probabilmente senza il tuo appoggio non sarei mai riuscita a decidermi di iniziare seriamente la scrittura di 'Dreamtime's over'.
Sappi che sarai sempre la prima al mondo a leggere ogni singolo capitolo prima che venga pubblicato.
Spero questa storia ti emozioni e ti faccia sognare e spero sia così anche per altre persone qui su wattpad.

Love u❤️

Dreamtime's overDove le storie prendono vita. Scoprilo ora