Luoghi immacolati

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A nessuna domanda è semplice dare una risposta, non tanto per la difficoltà del quesito in sé, ma più per l'orgoglio che spesso ci frena dal rispondere sinceramente, la paura, l'ansia, la vergogna, l'impressione di essere incompresi e soli in questo universo.

Da dove vieni? Vengo da una piccola città, da un cammino accidentato e tortuoso, in cui i sentieri si arrampicano su montagne per poi precipitare da un dirupo, da un garbuglio indistricabile di ricordi, da una generazione di inguaribili pensatori. Vengo da un terreno cosparso di frantumi vetrosi, appuntiti e taglienti, da un panorama mozzafiato che però non ho mai davvero visto, da un rifugio protetto e sicuro, da cui ho deciso di scappare, da una casa solida e ben salda nelle sue fondamenta, da una mente che cammina inesorabilmente ed incessantemente su un sottile filo da equilibrista ormai in via di sfaldamento. Vengo da molti posti, andrò in molti altri.

Se mi chiedi, non dovrei dire 'vado semplicemente a pattinare', ma 'vado a sentirmi viva, ad alleviare la mia ansia, a sentirmi abbastanza, a sentirmi capace e forte', non dovrei dirti 'sono solo stanca', ma che mi sento davvero giù e non so di cosa si tratti, che non so cosa fare, a chi rivolgermi, non so cosa non vada per quanto mi sforzi di comprenderlo.

La terapia, mi sta insegnano ad essere sincera prima di tutto con me stessa, di prendermi cura di me, non accantonare i problemi, non vergognarmene ed avere il coraggio di chiedere aiuto.

Per quanto possa sembrare facile, è in realtà una lotta continua con me stessa, mi ripeto sempre 'andiamo è una cavolata, puoi risolverla da sola', 'smettila di essere drammatica', 'non dare problemi alla tua famiglia', non facendo altro che peggiorare le cose, trascurandomi e isolandomi.

Seppur mi sia trasferita in una nuova città non mi sento sola, né spaesata o persa, tutto sommato nulla mi tratteneva più a Salt Lake City, nulla mi legava a quel luogo se non gli aspri ricordi e l'adolescenza tumultuosa, che mi hanno tenuta prigioniera per anni. Un fresh start, ecco ciò che mi serve. Un posto nuovo, una casa nuova, nuove abitudini e persone.

Finalmente, dopo un anno che ho finito il liceo, sono riuscita ad iniziare l'università di lingue, come ho sempre desiderato e non mi sentivo così soddisfatta della mia vita da tempo. Ho ancora momenti di smarrimento, momenti molto pesanti e terribili sensazioni, ma comincio ad apprezzare molti piccoli dettagli che prima davo per scontati, li valorizzo e li sfrutto finché posso. San Francisco è una grande città, molto trafficata, ma la periferia è un luogo pressoché tranquillo, un ambiente confortevole, dove mi sono sentita a casa già appena arrivata.

Fino a tre mesi fa, quando siamo arrivati, non conoscevo nessuna strada, nessun locale o via, ma proprio per questo mi sentivo libera, e mi sento tuttora libera perché parto da zero, posso esplorare un mondo nuovo in cui nessuno mi conosce e crearmi nuovi ricordi, più felici.

Cassie invece è stabile, almeno per ora, seppur debba stare estremamente attenta a tutto e sottoporsi a continue visite e controlli, però sta cercando di accettare e imparare a convivere con la malattia. Ora che iniziamo a stare entrambe meglio, ci consoliamo a vicenda, condividiamo ogni cosa ormai, siamo come sorelle, con tutto ciò che abbiamo passato fa a tutti gli effetti parte della famiglia. La mamma la adora, adora come riesce a sorridere sempre, a prescindere dalla situazione in cui si trovi. Nei primi mesi è andata davvero giù di morale, infatti anche lei sta seguendo uno psicologo, ma ora la sua luce sta pian piano tornando, ma sarà un percorso estremamente lungo.

Ed Hailey, mi sta accanto in ogni momento è non provo nemmeno più a nasconderle qualcosa, altrimenti se lo capisse cambierebbe di nuovo cittá. Abbiamo iniziato a fare pattinaggio insieme, anche se lei è una principiante, andiamo insieme un paio di volte a settimana e usiamo la pista liberamente per un'oretta, così le insegno qualche trucchetto. Ha iniziato a frequentare Tyler, seriamente, confermando il mio sospetto riguardo un loro flirt e hanno più volte dimostrato di essere davvero uniti, quasi troppo simili per stare insieme. È stato un vero cliché che abbiano potuto ricongiungersi per merito del trasferimento, ma a volta il destino ti porta dove sei destinato a stare...

Dreamtime's overWhere stories live. Discover now