Stupido

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Taehyung
Come se ti dessi ascolto.
Penso quando mi ha detto che dovevo lasciar perdere la situazione. Non lascio perdere per niente. So che quel cretino ci tiene a lei e so che ora sta piangendo come una femminuccia.
Devo parlargli, subito.
Me ne vado in giardino e provo a chiamarlo ma non risponde, così chiamo i ragazzi per vedere se è lì ma mi dicono di no. Dopo averci pensato un po' mi dirigo nel posto dove è  sicuro che sia sia "rifugiato".

Jimin
Me ne vado al parco e mi siedo nello stesso identico punto dove mi ero seduto quella volta accanto a lei, la prima volta che si siamo visti.
Mi sdraio poggiando i gomiti a terra e guardando la luna piena, la leggera brezza mi scompiglia i capelli.
Questo era quello che cercavo, tranquillità.
"Jimin!" tranquillità che venne interrotta da un carrarmato che mi veniva incontro.
Mi limito a guardarlo senza dire niente.
"Ma che hai nella testa le pigne?" chiede ancora.
"Come facevi a sapere che ero qui?"
"Non eri dai ragazzi e non sono stupita non sapere che il mio migliore amico adora andare nel posto dove ha incontrato per la prima volta la sua ragazza." dice sedendosi difronte a me.
"Perchè l'hai fatto?"
"Perchè è la cosa giusta da fare Taehyung..."
"Non è la cosa giusta." puntualizza " Lo già fatto per paura."
"Di cosa?"
"Jimin tu avevi paura che sarebbe stata lei a lasciare te per questa cosa e quindi hai agito tu, senza pensare però che a mia sorella non  interessava niente del fatto che anche tu sei suo fratello, perchè l'unica cosa che le importa è stare vicino a te." dice.
"E tu che ne sai?"
"Forse le ho parlato?" dice ironico.
"Te l'ha detto lei?"
"Si." dice guardando in basso. "Jimin..."
"Mh?"
"Mi spieghi perchè hai fatto tutto questo?"
"Taehyung ero sconvolto. La persona che più amo al mondo è mia sorella...ho fatto la cosa sbagliata e lo so ma è giusto così. Non posso starle vicino e non pensare che è mia sorella."
"Anche noi siamo fratelli, non mi sembra che tu stia facendo il panico!" dice alzando le spalle.
"Forse con te non ci limono e non ci faccio l'amore?" dico ovvio e vedo che stava quasi per uccidermi ma di botto si calma.
"Ascolta, so che sembra difficile ma non lo è. Jimin tu non riesci a stare senza di lei come lei non riesce a stare senza di te..."
"Ci riuscirò..."
"Jimin, guardami negli occhi e dimmi che non ami quella che ora è tua sorella, dimmi che lei non ti rende felice, dimmi che lei non è la persona per cui faresti qualsiasi cosa nella vita e io ti lascio perdere, ma tu dimmi che tutte queste cose non sono vere..." lo guardo fisso negli occhi ma non riesco a dire nulla, perchè in realtà tutte le cose che ha detto sono vere, non voglio che lei esca dalla mia vita anche se sono stato io l'artefice del danno.
"Lo vedi, avevo ragione!" dice con un sorriso.
"Taehyung anche se hai ragione lei non mi riaccoglierà più tra le sue braccia, stavolta ho fatto troppo."
"Ma sei sordo? Sono stato fino ad ora a dirti che sta soffrendo come non so cosa e vuole solo che tu riappari alla sua porta e te ne esci così? Ma ci sei o ci fai?" dice rassegnato.
"Io non lo so..."
"Oddio Jimin! Ma sei st-" si ferma perchè gli suona il cellulare "Pronto?"
"Oi amore, sono al parco!"
"Con Jimin."
"Perchè tutta questa agitazione?"
"ARRIVO!" dice alzandosi di scatto e iniziando a correre " Che succede?" chiedo rincorrendolo.
"Stai per diventare padre cretino!" mi fermo di scatto. Io bambino, stava per nascere, Y/N stava per partorire... senza pensarci due volte continuo a rincorrere Taehyung "Andiamo!" corriamo insieme verso la macchina e subito ci dirigiamo a casa di Tae per prendere Y/N.

Y/N
Ero finalmente riuscita a prendere sonno quando ad un tratto mi sento tutta bagnata apro gli occhi e do un urlo, Angela entra nella stanza preoccupata " Che succede?"
"Che cosa mi succede?" chiedo in panico.
"Hai...ODDIO HAI PERSO LE ACQUE!" dice per poi correre a chiamare Taehyung che era uscito.
Sono le dieci di sera, Angela è in panico e parla al telefono con Taehyung, Hawon dorme tranquilla e io sto per avere un attacco di panico, tutto normale.
Tutt'un tratto inizio a sentire forti crampi e inizi a respirare affannosamente, la mia amica torna in camera " Niente panico. Taehyung sta tornando, così ti porta all'ospedale!"
annuisco e torno a respirare affannosamente.
Dopo pochi minuti sento la porta di casa aprirsi con violenza è mio fratello piomba bella stanza seguito da...Jimin.
Perdo un battito e non riesco a far a meno di sorridere quando lo vedo. Mi aiutano al alzarmi e mi portano in auto, l'ansia è a mille.
Taehyung guida e io sono seduta sul sedile posteriore vicino a Jimin che mi tiene stretta la mano e mi sussurra "Sta tranquilla. È tutto ok." stringo di più la sua mano, forse troppo forte dato la sua smorfia di dolore.
Arriviamo in ospedale e da lì non ci capisco più niente, dottori a destra e sinistra, io sdraiata su una barella e vengo portata in sala parto e Jimin che continua a stringermi la mano, mentre mio fratello è rimasto fuori.
"Ok...ora si tranquillizzi e spinga!" cerco di fare come dice il dottore al giusto che dal dolore vedo le stelle.
"Vedo la testa!" esclama e vedo un sorriso spuntare sulla faccia di Jimin.
Tra urla di dolore mie e di Jimin per la stratta troppo forte sulla sua mano poi si sente il pianto di un bambino, guardo il dottore che taglia il cordone ombelicale e mi poggia il bambino in braccio "È maschio!" prendo il bambino tra le braccia e una lacrima solca il mio viso "amore mio..." sussurro e delicatamente lo accarezzo.
Poi guardo Jimin, anche lui piange "Scusa..." sussurra.
"Zitto e prendi in braccio nostro figlio!" dico e vedo spuntare un sorriso sul suo viso.
Lo prende in braccio e sorride, un sorriso mai visto prima.
Il dottore poi ci toglie il piccolo dalle mani per mettergli la tutina e io vengo portata in una stanza dell'ospedale.
Entro e Jimin si siede accanto a me su una sedia, non facciamo altro che guardarci e entrambi sorridiamo felici.
"Y/N..." mi richiama e io lo guardo come per invitarlo a continuare "Io...me ne pento, amaramente..." dice abbassando lo sguardo.
Sorrido e gli accarezzo il viso "Jimin, so che è lo hai fatto perchè sei andato in panico. Ti conosco e ammetto che ci sono rimasta male, parecchio, ma ora è tutto ok, sta tranquillo." sorride e afferra la mano che era sulla sua guancia baciandola "Hai un cuore grande..."
"Ti sbagli...io mio cuore riesce a perdonare solo ed esclusivamente te." dico e piano piano si avvicina al mio viso.
Poggia la fronte alla mia e poi mi bacia, sorrido sulle sue labbra. Pensavo che non le avrei mai più toccate, che non avrei più sentito quel contatto, che non mi sarei mai sentita ancora una volta con il corpo in fiamme perchè lui mi toccava e invece eccoci qui, ancora una volta insieme.

...e la storia continua (JiminxReader)Where stories live. Discover now