Capitolo 14. Let It Snow!

Magsimula sa umpisa
                                    

« Buon natale Zora, che hai ? » chiese Niall vedendo il faccino pallido e sciupato, Zora tremante si alzò dalla spalla del padre e si buttò tra le braccia di Niall per stringerlo in un caloroso abbraccio.

« Si è ammalata, mi ha fatto prendere dei colpi ieri sera, ero tentato di portarla in ospedale, ma per fortuna la febbre si è abbassata » Niall le diede un bacio sulla guancia per poi coprirla e rimetterla tra le braccia di Zayn che la strinse forte.

« Auguri Niall » sussurrò con voce estremamente bassa Zora, nello stesso istante le porte dell,ascensore si aprirono è una decina di bambini stavano correndo nel corridoio con pacchi regalo in mano. I genitori erano messi sui divanetti o seduti sulla moquette che aiutavano i figli a scartare i regali, gli adolescenti invece erano riuniti vicino al caminetto e si scambiavano abbraccio piccoli regali incuranti del caos generale. Dei bambini corsero sotto le gambe di Niall mentre giocavano con le macchine telecomandate, il biondo sorrise divertito dalla scena, sua figlia si trovava vicino alla porta con le mani sui fianchi visibilmente alterata. Luz lo guardava divertiva, Elisea stava aspettando solo lui per poter scartare il suo regalo, quindi si era meritato il classico odio natalizio da ritardatario.

« Ho già avvertito i camerieri, dovrai buttare tu la carta! » il biondo abbassò lo sguardo, per poi rialzarlo supplichevole, Luz sorrise e gli passò una mano sul viso dandogli dei buffetti sulla guancia in modo amorevole.

« Non ci provare non cederemo, andiamo ad aprire i regali » Elisea corse da Zayn per salutare la piccola Zora, le diede un abbraccio di buon natale e la bambina ricambiò avvertendola che era malata, ma a Elisea non importava, era natale e doveva mostrare tutto l'amore che poteva dare. Niall andò verso di loro curioso, ma prima, mentre camminava chiamò uno dei camerieri che si avvicinò subito.

« Siamo d'accordo sulla carta Jeff !? » chiese in modo retorico, già la sera prima aveva sospettato questa sfida e aveva già corrotto i camerieri con foto e autografi, in più sembravano tutti disponibili ad aiutare Niall Horan.

« Sì signore... comunque non mi chiamo Jeff ma George » Niall si fermò di colpo, guardò il cartellino attentamente, era un vero peccato che il suo nome non fosse Jeff, era così professionale da vero agente segreto, riprese a camminare e sbuffò.

« Mai una volta che un camerieri si chiami Jeff, cosa avete contro il nome Jeff? È così figo da dire nelle missioni segrete » il cameriere si mise a ridere e tornò al suo posto, Niall si mise in ginocchio vicino all'albero notando una ragazza vestita di rosso dietro di esso, capì subito che era ed era un po' allarmato dalla sua presenza. Zora era seduta a gambe incrociate guardandosi intorno, Grace uscì dal suo nascondiglio vestita di rosso e con un sorriso dolce sulle labbra; sua figlia non si accorse subito di lei. Zayn le diede un bacio sulla fronte e gli indicò un regalo alle sue spalle, subito la bambina si girò e quando vide quelle scarpette nere alzò lentamente lo sguardo. La piccolina conosceva a memoria ogni capo di abbigliamento e paia di scarpe della madre, infatti i suoi occhi si appannarono ancor prima di vedere il viso della persona che le stava dietro. Era incredula, sentiva il cuore scoppiare di gioia mentre alzava il viso lentamente, incontrando il sorriso raggiante ed emozionato di Grace, Zora tolse il plaid mettendosi in piedi, Zayn guardava tutta la scena in silenzio, contento che sua figlia fosse finalmente felice. Prima di saltarle in braccio la guardo attentamente, le passò una mano sul viso, dandosi un pizzicotto sul braccio, stava piangendo e non avrebbe smesso facilmente.

« Mamma sei venuta! » urlò Zora lanciandosi fra le braccia della donna inginocchiata a terra per accoglierla in una stretta calorosa. Niall si commosse, era una gioia vedere Zora così raggiante, emozionate e specialmente senza parole. Zayn guardava sua figlia piangere di gioia fiero di se stesso e di Grace, erano riusciti a portargli ogni singolo regalo sulla lista, compiendo un piccolo miracolo di natale, non avrebbero urlato, litigato o sbuffato, era il giorno più bello al mondo e contava di viverlo con le migliori prospettive.

Ti voglio bene papà! || Niall Horan #Wattys2016Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon