Capitolo 13. Caro Babbo Natale!

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« Vieni con me! » la tirò con se verso i quattro ragazzi, Jake posò la chitarra contro il divano e scese i piedi dal tavolo stanco, erano atterrati poche ore prima di loro e non avevano avuto tempo di sedersi, tra fan e paparazzi erano ancora disorientati.

« Ciao Jake! Ti ricordi di me » disse in tono dolce e tenero Zora sbattendo le ciglia due volte in modo innocente. Il ragazzo moro sorrise vedendola, la ricordava benissimo, non era mai stato un grande amante dei bambini, però era riuscito ad affezionarsi alla piccola Zora, tanto carina quando subdola.

« Come potrei dimenticarmi della piccola Zora Malik, chi è la tua amica ? » si sporse in avanti per prendere la bambina dai capelli neri e adagiarla sulle sue gambe, Elisea si tenne a debita distanza, mantenendo un sorriso accennato sul volto.

« Elisea Horan, la figlia di Niall, è molto bella vero !? » la bambina divenne rossa per il complimento di Zora, mentre Jake annuiva d'accordo con la bambina. Elisea non sapeva cosa fare, si sentiva di troppo, non si sarebbe mai fatta prendere in braccio da lui e ben che meno avrebbe parlato, fece una sottospecie di riverenza per poi allontanarsi. Luz accorse in suo aiuto abbassandosi a suo livello e togliendole il cappotto, la prese in braccio e le sistemò il vestito sgualcito.

« In Francia ti ho confezionato un vestito per Natale veramente bello, spero che ti piaccia, l'ho messo in valigia, appena saliamo voglio fartelo vedere » Elisea la abbracciò, adorava i modelli di Luz e sperava che il vestito non la deludesse. Niall stava ancora parlando, mentre tutti gli altri componenti stavano iniziando a salire il camera per sistemarsi e riposare un po', dopo un lungo viaggi ci voleva un riposo altrettanto sostanzioso. Anche Elisea sbadigliò, nelle quindici ore di viaggio non era riuscita a prendere sonno, ci aveva provato in tutti i modi, rigirandosi sul seggiolino come meglio poteva, mentre tutti gli altri avevano dormito almeno qualche ora. Poggiò la testa sulla spalle della ragazza e puntò lo sguardo sul padre che batteva la mano sulla spalla del uomo con cui stava parlando, Luz fece qualche passo verso di lui e subito Niall si girò per capire cosa volesse la fidanzata. Prese Elisea in braccio al suo posto e le diede un bacio sulla fronte.

« Amore hai sonno !? » chiese in modo retorico spostandole i ricci dal viso, la bambina annuì chiudendo gli occhi e Niall capì che era l'ora di mettere fine alla sua discussione. Strinse in modo vigoroso la mano del vecchio amico e si avviò verso la loro camera, Luz si affiancò a loro silenziosa, Niall le prese la mano attirandola a se e dandole un bacio sulla guancia. Camminarono silenziosamente lungo tutto il corridoio, la stanchezza li aveva privati di qualsiasi parola o argomentazione, i loro cervelli erano impostati sul silenzioso, ogni messaggio era invisibile, ciò che recepivano lo dimenticavano, l'unica parola, immagine o sensazione era rivolta al letto o qualsiasi cosa servisse per riposarsi.

« Domani mattina sono all'intervista che andrà in onda per la vigilia, vi lascio dormire, tanto ci dovrei mettere al massimo tre ore » esordì Niall per avvertire le sue ragazze, Elisea si era messa il pollice in bocca, mentre stringeva nel pugno la stoffa calda del maglione indossato da Niall. Luz annuì consapevole dell'impegno, era stata lei ad organizzare l'agenda di Niall poche settimane prima, visto che lui si dimenticava tutto o non segnava nelle date giuste i loro impegni e spesso non sapeva nemmeno dell'esistenza di alcuni impegni.

« D'accordo, dobbiamo iniziare a pensare al Natale, mancano solo quattro giorni, mancano i regali e il posto dove fare il cenone con i parenti » lo stress natalizio già si faceva sentire, avevano si e no la metà dei regali. Niall già aveva comprato qualcosa a Luz, ma gli mancava la persona più importante... Elisea! Era a corto di idee su cosa comprargli, era una bambina semplice che poteva avere tutto se solo l'avesse chiesto, ma cosa veramente avrebbe voluto dal suo idolo babbo natale? Con Theo non c'era più gusto di creare quella magia, aveva scoperto da solo chi era babbo natale e non ci era nemmeno rimasto male, ma con Elisea era diverso per lei babbo natale esisteva e si aspettava un regalo da parte sua. Come poteva capire cosa voleva da lui? Non parlava, non mostrava interesse verso nulla, Marika l'aveva educata al meglio, non sapeva quali fossero i miei limiti finanziari, quindi era restia a fermarsi per osservare qualcosa. L'unica soluzione era la più classica, quella che innescava la maglia del natale.

Ti voglio bene papà! || Niall Horan #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora