Anger and Pain

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Li troviamo, i miei uomini ci mettono poco. Quegli sciocchi si sono rifugiati in un vecchio avamposto della resistenza su Crait. Ordino di schierare tutte le forze, li voglio schiacciare come scarafaggi. Ci provano eccome a contrastare il Primo ordine, ad un certo punto anche su dei mezzi sgangherati che si fermano ancora prima di raggiungere il cannone che sta per attivarsi. Li annienterò, ma della stupida ragazzina ancora non c'è traccia.

Li rileviamo su Crait, troppo lontano da noi. Mi costringo a forzare il Falcon a livelli allucinanti, oltre la sopportazione rischiando di distruggerlo. Devo arrivare in fretta, devo salvarli.

Mentre mi preparo a debellare finalmente la resistenza, accade l'inaspettato: le porte del rifugio si aprono, dalla coltre si cristallo e neve che si solleva dal terreno per lo spostamento d'aria appare il vecchio. Sono già abbastanza arrabbiato, vederlo mi fa uscire definitivamente dai gangheri. Ordino di fare fuoco su di lui, con tutta la potenza che ho a disposizione. L'odio cresce, mi impedisce di fermarmi. Nessuno potrebbe sopravvivere ad un simile attacco, nemmeno lui; nemmeno Luke. Quando decido di far cessare il fuoco devo attendere prima che il fumo si diradi. Sorrido trionfante, deve essere morto per forza, non può essere vivo. Per un momento mi rilasso, dura tutto un battito di ciglia: non posso credere ai miei ochi. Luke è li, in piedi, nemmeno un graffio addosso lo sguardo di sfida. Ora sono davvero incazzato, come poche volte nella mia vita. Scendo a terra, lo ucciderò con le mie mani. Tento di farlo piegare sotto ai miei fendenti, colpisco ma lui schiva, e intanto parla. Sfogo la mia rabbia, urlo, recrimino e colpisco ma niente. I miei assalti lasciano strisciate rosse di cristallo, guardando dall'alto la mia rabbia sembra diventata un dipinto. Mi fermo, sono stanco ma voglio ucciderlo: devo ucciderlo. Stringo ancora di più l'elsa della spada, lo fisso. Quella serenità che ostenta mi irrita. Prendo la rincorsa, la spada di fianco a me: lo colpisco, chiudendo gli occhi. Non sento urla, nessun movimento. Mi giro, ansante ma lui è ancora li.

"Ci vediamo Ragazzino" - e sparisce nel nulla così come è venuto.

Urlo ancora, più forte per buttare fuori tutto. Mi giro verso la grande porta ancora chiusa, guardo da lontano Hux, che ride beffardo dentro l'AT-AT.

"ABBATTETE QUESTA MALEDETTA PORTA SUBITO!!!"

Il cannone si attiva, non ci mette niente a bucarla. Quando entro, non trovo nessuno. Non possono essere scappati, non c'è via d'uscita. Non è possibile.

Seguo il segnale di Leia su per la montagna, atterro in qualche maniera scendendo di corsa fino al punto che mi viene indicato. Davanti mi trovo una frana, massi pesanti impossibili da spostare a mano, a meno che... mi allontano leggermente, allungo la mano e chiudo gli occhi. Respiro, lascio che la forza mi invada e mi concentro.

Ripenso alla risposta che avevo dato a Luke sulla forza: "Serve a spostare sassi" gli avevo risposto, facendolo rimanere di stucco. Pensavo di aver detto una stupidaggine, ma quando li apro devo ricredermi. Le pesanti pietre danzano a mezz'aria, aprendo il varco e liberando gli uomini e le donne superstiti della resistenza. Le lascio cadere di peso quando, inaspettatamente, vedo Finn uscire con le proprie gambe dal tunnel. Mi corre incontro, non riesco a trattenermi: lo abbraccio, stringo forte e mi lascio andare. Non ci sono bisogno di parole, lascio spazio solo alle emozioni che come un fiume vengono fuori. Oltre la sua spalla vedo Leia, che sorretta da Poe esce dalla fila. Sembra sia invecchiata di anni, è affaticata e ferita anche se non so perché. Contatto Chewbe che porta il Falcon più vicino, quando la rampa di carico si apre comincio a far salire tutti: dobbiamo filare.

Mentre preso dall'ira urlo ordini a destra e manca, vengo attraversato da una sensazione ormai familiare. Mi costringo a chiudere gli occhi: lei è qui! Seguendo il flusso d'energia mi addentro nelle miniere di Crait. Ti trovo Rey..ti trovo. Ci metto un pò, e mi sembra di camminare per una vita, anche se in realtà non mi sto muovendo, ma alla fine ti trovo. Vedo una luce, la seguo e alla fine ci sei tu che stai aiutando qualcuno a salire su quel maledettissimo Falcon. Mi vedi, mi fissi, faccio lo stesso. Nessuna parola, nessun pensiero, solo l'energia che scorre inesorabile tra noi. Mi inginocchio, nemmeno io so perchè. Dove sei? Come mai sto così? Mi sento male, molto triste, ferito da te e dal tuo rifiuto. Continuo a stare in ginocchio e a fissarla. Perdonami Rey, vieni con me.

Mentre aiuto le ultime persone, sento qualcosa, sento lui. Lo vedo, mi fissa, si inginocchia. Rimango basita, è come se fosse asservito a me. Per un solo momento provo ad allinearmi totalmente a lui. Sento dolore, sta soffrendo? È come se mi stesse aspettando, ma non mi farò abbindolare ancora. Chiudo la porta idraulica della nave e la rampa di carico. L'ultima cosa che vedo, anche se non è fisicamente li, è suo sguardo. Lui che sembra implorare perdono a me. 

ForceBond Between UsTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang