Capitolo 17: Mi stai migliorando

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2 ottobre 1999

Mi svegliai, all'inizio non ricordavo dove mi trovavo poi però mi guardai attorno.

Realizzai che non mi trovavo nella mia stanza bensì in quella di Hisoka.

Arrossii al pensiero di quel che era successo la sera prima.

Di lui nessuna traccia così decisi di alzarmi e di andarmene via per non affrontarlo.

Appena stavo per uscire però, lo udii dall'altro capo della stanza parlare al telefono con qualcuno:
<< Cosa intendi dire? >> chiese lui con una voce scocciata e annoiata.

<< Ma non mi interessa fai quel che vuoi... va bene ci sentiamo più tardi >> aspettai che dicesse qualcos'altro, ma non sentii nulla.

Ad un tratto sentii la porta aprirsi e lui mi guardò con fare sospetto.

<< Ti sei svegliata? Che ci fai qui davanti alla porta, stavi origliando? >>  mi chiese.

<< No, no... è che volevo solamente avvisarti che me ne stavo per andare... >> dissi io cercando di sembrare il più credibile possibile.

<< Va bene, vai pure. >> mi rispose lui guardando verso la finestra.

Che tipo!

Non pensavo che mi avrebbe trattata in quel modo dopo la nostra "riappacificazione", ma nonostante ciò decisi di assecondarlo e di non dargli altro fastidio, dato il suo stato d'animo mattutino.

Uscii dalla stanza e mi diressi verso la mia, dove mi feci una doccia per rilassarmi e riprendermi.

Mi misi l'accappatoio ed uscii dal bagno.

Oggi non dovevo lavorare, quindi decisi di riposare un po' e dopo di che andare a trovare i miei.

Feci colazione e mi vestii con una maglietta di cotone che mi regalò mia madre, un paio di jeans blu e le scarpe.

Stavo uscendo dalla stanza finché non andai a sbattere contro Anne. 

Quest'ultima mi lanciò un occhiattaccia e stranamente non mi salutò neanche.
Scappò e se ne andò.

Io feci finta di niente e mi avviai verso l'ascensore.

Uscii dell'Arena e notai che il tempo non era dei migliori, pensai che forse stava per piovere.
Che giornataccia!

Non so, ma la pioggia mi faceva ricordare la tristezza, depressione e malinconia.

Arrivai a casa e stetti con i miei tutta la mattinata.
Mia madre come sempre mi fece l'interrogatorio di come stessi, se mangiavo bene eccetera ed io come sempre le risposi che sì stavo bene per non darle altre preoccupazioni.

Pranzai con loro e nel pomeriggio decisi di tornare all'Arena, siccome verso la serata avevo un combattimento da fare.

Mentre mi stavo incamminando sentii il mio cellulare vibrare nella tasca dei jeans.
Lo presi in mano e vidi che era un messaggio che mi lasciò turbata e non poco.

"Ragazzina fa attenzione a chi frequenti, potresti finire nei guai prima o poi."

Ma cosa? Seriamente? Chi mi potrebbe aver fatto uno scherzo del genere?

Il mio numero cel'avevano solo gli amici stretti, la famiglia e Michael.
Di solito non lo davo a nessuno sconosciuto.

Non riuscivo a capire come avevano fatto, allora pensai di richiamare il numero ma senza risultati: mi rispondeva la segreteria.

Io e Hisoka《Hunter X Hunter》Where stories live. Discover now