Capitolo 8: Ritorno al villaggio

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30 marzo 1999

Arrivai a Meiland il giorno dopo.

Questa volta avevo trovato un altro marinaio, non lo stesso della scorsa volta.
Peccato!
Avrei voluto parlargli, magari sapere più cose riguardante la vita di un Hunter.

Il viaggio fu stancante e deprimente, ed ora eccomi qui: nel mio adorato villaggio che mi mancava, ma nel frattempo sentivo un vuoto dentro di me che non riuscivo a capire.

Guardai la mia licenza da Hunter, sorrisi e pensai che il tempo passava assai frettolosamente senza che noi ce ne rendessimo conto.

Come se nulla fosse ora rieccomi qui, davanti all'immensa isola dove ero nata e cresciuta.

Tutto era come prima, niente era cambiato.

Il mio obiettivo l'avevo raggiunto, ma cosa mi mancava?
Non riuscivo a capirlo.

"O forse fai finta di non capirlo?"
Disse la fastidiosa vocina della mia testa!

Cavolo! No! Lui non mi potrebbe mai mancare, non dopo tutto quello che ci avevo passato.

"Sisi certo"
Di nuovo?

Mi avviai verso casa mia cercando di scacciare via i pensieri che come al solito assillavano la mia mente.

Mentre mi incamminavo vidi in lontananza la signora Vivian.

Era davanti a casa sua ad innaffiare i suoi bellissimi fiori.

<< Viviaaaan! Ciao! Sono tornataaa! Mi sei mancata moltissimo! >>

Urlai cercando di farmi sentire e correndo verso di lei.

Mi era veramente mancata!

Lei appena mi vide sgranò gli occhi incredula, iniziò a piangere e a sorridere nello stesso tempo.

<< Carissima, oddio sei proprio tu in carne ed ossa? Mi sei mancata moltissimo. Queste settimane che sono passate sono state brutte senza di te. Figliola mia, i tuoi genitori saranno molto orgogliosi di te! >>

Si complimentò con me abbracciandomi ed io ricambiando mi misi a piangere.

Aveva il viso abbastanza stanco ma nonostante ciò lei era sempre in buona forma.

<< Figliuola, finalmente sei diventata una Hunter, auguri! >> commentò il signor Tom uscendo da casa mentre si fumava una sigretta.

Andai da lui e lo abbracciai.

Lui inizò a scompigliarmi i capelli, come faceva di solito quando ero piccola.

Sorrisi al pensiero.

Loro per me erano come genitori.
Ci raccontammo del più e del meno facendomi sorridere.

Dopo di che il signor Tom decise di andare al bar per stare con i suoi amici come faceva di solito.

<< Figlia mia, ti vedo un po triste... sei anche dimagrita un pò. Non volevo parlartene davanti a mio marito. Sai che puoi fidarti di me giusto? C'è qualcosa che ti turba?? Ti è successo per caso qualcosa durante l'esame??? >> mi chiese la signora Vivian guardandomi con i suoi occhioni che mi rassicuravano.

Lei riusciva sempre a capirmi.

Io cedetti e le racconti tutto per filo e per segno.

<< Carissima credo che tu ti stia innamorando di quel clown come lo chiami tu. >> disse facendomi ridere e arrossire.

Mi fece pensare a Hisoka, al suo modo di comportarsi con me che non riuscivo mai a capire.

Mi mancava quel ragazzo ma nello stesso tempo lo odiavo.

Io e Hisoka《Hunter X Hunter》Where stories live. Discover now