Capitolo undici.

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CAPITOLO 11

Apro lentamente gli occhi, infastidita dalla luce del sole che penetra dalla finestra. Mi stiracchio, infilo le pantofole e vado in bagno. Faccio i miei bisogni e dopo una doccia veloce; metto l'accappatoio e vado verso il lavandino.

«Charlotte ti muovi?» Urla mio padre da fuori.

«Sì, un attimo.» Sbuffo.

Finisco di lavarmi i denti ed esco. Corro in camera e incomincio a vestirmi. C'è il sole, ma di sicuro farà freddo, quindi metto il solito: jeans, felpone e le mie amate converse bianche.

Preparo la borsa, poi prendo il telefono e guardo l'ora: 7.42, Ash sarebbe arrivato a momenti.

Pettino velocemente i capelli, lasciandoli sciolti, metto la mia abbondante matita nera intorno ai miei occhi blu e poi scendo.

«Il caffè è sulla tavola.» Dice mio padre.

«Giuro che ti farò santo un giorno.» Sorrido mentre prendo il mio bicchiere di cartone con dentro il caffè ed esco fuori, notando che Ash stava appena entrando nel mio vialetto.

«Mi leggi nel pensiero o cosa?» Ridacchio andandogli incontro.

«Buongiorno bellissima.» MI accoglie con un sorriso perfetto e un abbraccio caldo e confortante. «Sembra che vieni dal polo nord, sei gelida.» Mi stringe ancora di più.

«Tu sembri che sei appena tornato da una vacanza in cui sei stato tutto il giorno al sole, sembri un termosifone.» Mi lascio andare tra le sue braccia.

«Touché» Sorride. «Okay pinguina, ora sarà meglio andare o faremo tardi.»

Annuisco e faccio sciogliere l'abbraccio: quel ragazzo è un tenerone, gli voglio un bene dell'anima.

Ci incamminiamo verso la scuola, dove poi vicino al bar incontriamo Michael, Luke e Calum.

«Charlie! Non ti si vede da un po'.» Mi sorride Michael.

«Già.» Ricambio il sorriso e saluto tutti, poi insieme ci incamminiamo verso le classi.

Alla prima ora ho educazione fisica; appena entrata nella palestra filo nello spogliatoio per mettermi la tuta della scuola. Ritornata in palestra il professore incomincia a spiegarci un nuovo gioco: il badminton. Non ci capisco niente di sport, figuriamoci praticarlo.

Il professore comunque mi mise in squadra insieme ad altri ragazzi, ed io li avvertii che sono negata in qualsiasi sport, ma loro non ci davano peso.

Durante la partita, in qualche modo a me sconosciuto, riesco a farmi andare la pallina in testa e a far volare la racchetta per terra. Imbarazzata vado a sedermi s'una panchina, dove, vicino la porta, noto un ragazzo. Alto, moro e un ciuffo sempre perfetto: Zayn!

Mi stava fissando ridendo, probabilmente ha assistito alla mia bellissima figura che ho fatto qualche minuto prima.

Suona la campanella, così vado nello spogliatoio e rimetto i miei amati jeans. Quando esco, Zayn con la testa mi fa segno di seguirlo. Alzo un sopracciglio in segno di spiegazioni, ma, con un gesto della mano, mi dice che mi avrebbe spiegato dopo.

Prendo la borsa e seguo Zayn. D'un tratto un braccio mi tira dentro uno sgabuzzino, in un corridoio probabilmente dimenticato da Dio.

«Che minchia fai Zayn?» Chiedo agitandomi.

«Tranquilla, mica mordo.» Sorride. «Eri bellissima prima mentre giocavi.» Sento uno sghignazzo provenire dalla sua bocca.

«Sì, sono una giocatrice di badminton nata.» Mi schernisco da sola.

Lentamente lui si avvicina sempre di più alla mia bocca.

«Zayn.. Cosa..?»

«Sht..» Arriva a pochi millimetri dalla mia bocca; deglutisce e quando sta per baciarmi il mio cellulare squilla.

Fottuto telefono, dovevi interrompere proprio ora?

Zayn si allontana di scatto ed esce dal nostro 'nascondiglio'. Guardo lo schermo del cellulare, dove vedo il mittente della chiamata.

'Ash, dovevi chiamare proprio ora?' Dico arrabbiata.

'Perché Che stavi facendo?'

'Niente, niente.' Meglio che non gli racconto che stavo per baciare Zayn, già lo odia non so per quale motivo... A proposito..

'Ash, ci sei ancora?'

-Ovvio cretina.- Penso.

'Sì, dimmi.'

'Oggi. Tu. Casa mia. Parlare. Ciao.' Stacco la chiamata non ascoltando nemmeno la sua risposta.

«Papàà, sono tornata!» Urlo chiudendo la porta di casa alle spalle.

«Sì, sono qui Charlie. Potresti darmi una mano?» Risponde babbo urlando anche lui.

Vado in cucina e lo trovo alle prese ad impastare un pastrocchio che aveva fatto.

«Che minchia stai facendo, pà?» Rido alla vista di mio padre con addosso un grembiulino rosa, il cappello da chef e la faccia tutta sporca di farina.

«Volevo fare la pizza.» Mi dice con una voce da cucciolo.

«Ordinarla no eh?» Rido più forte. «Lascia, ahaha, ci penso io.»

Così preparo la pizza che, a dir la verità, venne una bontà.

Uh, ho fatto rima.

-Ma vaffanculo cretina.-

Oh, stai zitto pezzo di merda.

-Mh, guarda che stai parlando con la tua coscienza, quindi sei davvero una cretina.-

Fottiti.

Arrivato il pomeriggio, verso le 17.30, qualcuno bussa alla porta.

«Finalmente sei arrivato!» Dico abbracciando Ash.

«Sì, ti ho portato della cioccolata.» Risponde facendo dondolare il sacchetto davanti la mia faccia.

«IO. TI. AMO.» Rido e lo faccio entrare.

«Buonasera signor McDonald.» Ash saluta mio padre sul divano.

«Ciao Ash.» Ricambia mio padre. Un po' più gentile no eh?

«Sì. Emh.. Pà, noi andiamo di sopra.»

Saliamo le scale velocemente, entriamo nella mia stanza, chiudo la porta alle mie spalle e ci buttiamo sul letto.

«Aaash.» Lo chiamo con una vocina fastidiosamente fastidiosa (?)

«Mh?» Mugola.

«Sai ti trovo molto più bello.» Lo addolcisco un po' sapendo benissimo quello che volevo fare.

«Seeh. Dimmi, cosa vuoi?» Sorride sfacciato smascherandomi.

«Oh, vaffanculo!» Ridiamo insieme e quando guardo il suo viso lo trovo perfetto. Scosso la testa dai miei pensieri e incomincio a parlare. «Mh.. Beh.. Ecco i-o..» Ci mancava solo che iniziavo a balbettare. «Volevo sapere.. Oh insomma, perché ce l'hai tanto con Zayn?» Chiedo tutto di una botta.

Lo vedo irrigidirsi nel aver sentito quel nome, cattivo segno Charlie: sei fottuta.

| CIAO SPLENDORII.♥ ECCO FINALMENTE IL CAPITOLO E SCUSATEMI ANCORA PER AVER AGGIORNATO SOLO ORA. INNANZITUTTO VORREI RINGRAZIARVI PER LE QUASI 3k VISUALIZZAZIONI, AW. VI AMO! BEH, CHE NE PENSATE? QUALE COPPIA PREFERITE: 'Ashie' o 'Zaynie'? AHAHAH, COMMENTATE E VOTATE (cliccate sulla stellina), CI TENGO UN SACCO, u.u AH, SE VOLETE COMMENTATE LA STORIA ANCHE SU TWITTER CON L'HASHTAG #strangelove, SE VOLETE SEGUIRMI SONO @lukemouth, RICAMBIO TUTTE.♥ |

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