43°- Matrimonio.

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- Ti sei svegliata presto stamattina, mia regina.-
Rhaegan sorrise, prendendo in giro la sorella minore. Camminava a passi spediti nella sala del trono, raggiungendo il posto dove sedeva la regina di Atlantide.
- Qual è la distanza da prendere? Un metro, due?-
Il fratello sorrideva ancora, fermandosi a pochi metri dalle scale che portano al trono.
- Come siamo spiritosi questa mattina.-
Kida invece, non era in vena di scherzare. Si era svegliata presto e ancora aveva in mente l'immagine di ser Jhoran a pochi centimetri dal suo viso.
- Volevo solo parlarti di una cosa.-
La regina sospirò, raggiungendo il fratello. Non le piaceva guardarlo o ascoltarlo dall'alto, sul quel trono.
- Spero siano belle notizie, non sono in vena stamattina.-
- Sei scesa dal lato sbagliato del letto?-
- Affatto. Ser Jhoran ha fatto il suo ritorno, e si è ripreso il suo posto.-
Rhaegan non credeva alle sue parole. Guardò la sorella sbalordito.
- Credevo lo volessi morto.-
Kida scosse la testa, abbassando lo sguardo.
- Se sarà fedele alla corona, mi sta bene.-
Il fratello le poggiò una mano sulla spalla, cercando in qualche modo di incoraggiarla.
- Provi qualcosa per lui, sorella?-
Kida sorrise ironicamente.
- Non so più neanche cosa sia l'amore, ho solo vaghi ricordi. Riesco a malapena a scacciare quel lato oscuro di me che la strega mi ha dato, ma la sua maledizione è reale, e questa non posso scacciarla. Non amerò mai più qualcuno come ho amato Gray.-
Rhaegan strinse tra le sue braccia la sorella, accarezzandole i lunghi capelli argentati.
- Allora forse questo non è un buon momento per darti la mia notizia.-
- Qual era la tua notizia, voglio saperla.-
Il fratello maggiore prese un respiro profondo, alzando le spalle.
- Ho chiesto ad Ondine di sposarla...ha accettato.-
Kida per un momento rimase senza parole, assimilando quella notizia che rendeva suo fratello tanto esaltato.
- E' una splendida notizia.-
Lui le strinse le mani, sorridendo felice.
- Ti ringrazio, sorella. Quello che voglio di più in questo momento è che tu mi stia vicino.-
La regina accennò un sorriso, stringendo le sua mani.
- Quando saranno le nozze?-
- Il più presto possibile spero.-
Kida rifletté per qualche istante, camminando avanti e indietro per la sala del trono.
- Domattina.-
- Sarebbe perfetto, non so come ringraziarti.-
Rhaegan le lasciò un bacio sulla fronte, lasciando la stanza per informare la sua futura sposa delle novità.

Tutto il resto del pomeriggio fu impegnativo, c'erano molti preparativi da fare, stabilire il luogo della cerimonia e spedire gli inviti.
Kida era nella sala dove solitamente si facevano le riunioni del consiglio, ma adesso la stava utilizzando per scrivere gli inviti da spedire, il più presto possibile.
Quasi tutta Atlantide era stata invitata, perché con questa cerimonia si festeggiava anche il ritorno del principe Rhaegan. Kida aveva deciso di non tenere più nascosta la cosa, tutto il regno doveva sapere che il figlio maggiore del re era ancora vivo ed era tornato.
- Ancora impegnata?-
Quella voce era molto familiare, non la sentiva da tempo e le faceva ancora un effetto strano.
- C'è molto da fare.-
- Posso fare qualcosa?-
Ci furono qualche secondi di silenzio. Kida finì di scrivere tutti gli inviti finalmente, poi si voltò perso il capo delle guardie.
- Il luogo della cerimonia sarà in riva al lago, quindi fa che sia tutto finito prima di stasera.-
L'uomo annuì inchinandosi, subito dopo lasciò la stanza.
Kida pensò che non vedeva il fratello dalla mattina, e adesso che era già calato il sole avrebbe voluto informarlo sui preparativi per le sue nozze. Tutto stava andando secondo come aveva stabilito. Intuì che aveva passato tutto il suo tempo con la sua futura sposa, ma l'unica cosa che mancava era proprio l'abito che avrebbe dovuto indossare.
Così, dopo cena, impaziente di aspettare il loro ritorno, si recò nella loro stanza privata. Come immaginava li trovò entrambi, Rhaegan era intendo a scrivere alcune lettere ed Ondine stava cercando di pettinare i suoi lunghi capelli neri corvini.  Il fratello la sentì entrare ma non si voltò, la riconobbe dai suoi passi decisi e spediti.
- Quale onore, mia regina.-
Sorrise, intingendo la piuma dentro il barattolo dell'inchiostro.
- Devo parlare con Ondine, caro fratello.-
L'ironia di lui la infastidiva sempre, ma ormai si era abituata. La giovane donna si voltò, non appena sentì pronunciare il suo nome.
-...in privato.-
Aggiunse poi Kida. Quest'ultima cosa fece sbuffare Rhaegan, che si alzò di controvoglia, bisbigliando.
- Cacciato via dalla mia stessa stanza...ma tu guarda.-
Kida sorrise sentendolo, scuotendo la testa per poi sedersi vicino alla sposa.
- Mi stavo chiedendo se...per il tuo grande giorno hai un abito adatto da mettere.-
Andò subito al dunque, non voleva farle sapere troppe cose sulla cerimonia o si sarebbe rovinata l'effetto sorpresa.
- Beh ecco, i miei abiti non sono così male...avevo pensato di sceglierne uno.-
- Cosa? Assolutamente no. Ci vuole un nuovo abito.-
Protestò la regina.
- Ma..-
- Domani mattina, presto, molto presto, ti manderò una sarta del palazzo a cucirti l'abito.-
Si alzò, detto questo, senza voler sentire Ondine che si opponeva.
- E...un'ultima cosa. E' cattivo auspicio che gli sposi dormano insieme la notte prima del matrimonio, mio fratello dormirà nella mia stanza stanotte. Non deve vedere l'abito prima della cerimonia.-
Sorrise uscendo dalla stanza, lasciando la giovane sposa senza parole o senza darle il tempo di ribellarsi alla sua scelta.
- Posso andare a dormire adesso?-
Uscendo, sentì il fratello maggiore che si lamentava, appoggiato al muro di fronte.
- Vieni con me tu.-
E così dicendo lo trascinò per un braccio, fino alla sua camera.
- Devi riposare ed essere sveglio e attivo per il grande giorno.-
- Ma, Kida...-
- Ssh. Buonanotte.-
Gli diede un bacio sulla guancia e lo coprì con le lenzuola.

L'indomani, tutto il palazzo era già in movimento alle prime luci dell'alba. Solo Rhaegan dormiva ancora beato e sereno sotto le coperte.
Kida era indignata, aveva provato a svegliarlo, ma era come se si fosse dimenticato del giorno del suo matrimonio. Entrò così in stanza sbattendo la porta ed andando a spalancare le tende in modo tale che la luce entrasse nella stanza.
- Oh, andiamo.-
- Ti butto giù da quel letto se non ti alzi.-
Ed infatti, lo spinse.
- Sono sveglio!-
Esclamò, strofinandosi gli occhi e alzandosi dal pavimento.
- Vestiti e raggiungici al lago, prima di mezzogiorno.-

Quando il sole era già alto in cielo, quasi tutti gli invitati ed il popolo era riunito sulla riva del lago di Atlantide, la regina fece il suo ingresso, seguita dalle guardie reali che la scortavano.
Tutti la guardarono, come se fosse lei la sposa, ma non era lei la protagonista di quel giorno, infatti, a pochi passi dietro percorreva quella stessa strada il fratello maggiore.
Tutti, subito dopo, iniziarono a guardare lui e bisbigliare tra di loro. Quando raggiunsero la riva, la regina di Atlantide si fece avanti, schiarendosi la voce. Immediatamente calò il silenzio.
- Lasciate che vi presenti Rhaegan Nedakh, primogenito del Re Kashekim Nedakh, mio fratello.-
Il popolo rimase sbalordito e i bisbiglii aumentarono a gran voce.
- Non era morto?-
- Il re in persona lo uccise!-
- Lo tenevano nascosto nelle segrete.-
- Lo avevano esiliato per far salire al trono la minore delle figlie, come voleva la madre.-
- SILENZIO!-
L'intervento di Kida li fece azzittire, ma continuavano a fissare il ragazzo, che imbarazzato aveva lo sguardo rivolto perso terra.
- Io stesso non rimembravo niente di lui, della sua esistenza, questo solo perché ero ancora una bambina e nostro padre, il re, lo fece fuggire per salvargli la vita dalla grande catastrofe che ci fu allora. Adesso è tornato, non ha accettato di riprendersi il trono di nostro padre, ma è qui per condurre una vita normale nella sua città. E oggi celebreremo le sue nozze.-
Ci furono degli sguardi generali e occhiate, ma nessuno osò fare eccezione o ribellarsi alla regina. Subito dopo, Kida fece alcuni passi indietro, e Rhaegan finalmente alzò lo sguardo, inchinandosi dinnanzi al suo popolo.
Vi furono applausi e sorrisi, segno che l'avevano accolto con grande entusiasmo.
Finita la presentazione, fece il suo ingresso la sposa. Tutti si voltarono per ammirare la sua immensa bellezza. Il suo abito color perla, lungo e pieno di veli, lasciò tutti a bocca aperta.
Raggiunse il suo amore, che le strinse le mani, ammirando anch'egli la sua bellezza messa in risalto in quel giorno speciale.
Un uomo anziano, il parroco del regno, legò dei nastri attorno ai loro polsi, simbolo che sarebbero rimasti insieme per sempre, anche dopo la morte.
- Sarai mia.-
Pronunciò Rhaegan.
- Sarai mio.-
Continuò Ondine, poi insieme.
- Nella vita, nella morte, in malattia. Adesso avrai me, per sempre.-
Quando i loro nastri furono sciolti, lo sposo baciò la sposa e un applauso li seguì subito dopo.
Nelle leggende dei loro antenati, i nastri che avevano legati li avrebbero seguiti per sempre, cosicché fossero rimasti uniti per tutta la loro vita e si sarebbero anche ritrovati dopo la morte.
Niente e nessuno li avrebbe mai separati.
Kida per poco non si commuoveva nel guardare suo fratello, la felicità nel baciare la sua amata e pensò che in un altro futuro, avrebbe potuto esserci lei al loro posto, con Krum.
Legati da un nastro invisibile per l'eternità.



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