13° - Amore.

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Aspettava quel giorno da un sacco di tempo e adesso che era arrivato aveva solo paura.
Non voleva  essere la loro regina semplicemente perché non era in grado di governare un regno del genere.

Tolse la veste di seta trasparente che ricopriva il suo corpo nudo ed entrò in quella vasca con acqua calda e petali di rose rosse.

Quel bagno avrebbe dovuto rilassarla e farle dimenticare per un po' quello che la aspettava.

Sciolse i lunghi capelli bianchi come la neve, immergendoli. Chiude gli occhi cercando per un secondo di ricordare il volto di sua madre, ormai quasi dimenticato.

Lo scricchiolio della porta della sua camera la fece tornare per un momento nella realtà. Ma il rumore si placa poco dopo, così torna a rilassarsi.

La porta nell'altra stanza si richiude lentamente senza fare un minimo suono, il giovane uomo Tarkaan si muove a passo felpato dentro quella camera che profumava di buono.

Sente qualche movimento dall'altra parte della stanza così si muove molto lentamente cercando di non fare alcun rumore.

Arrivato a destinazione a farlo rimanere senza fiato e l'immagine della nuova regina di Atlantis completamente nuda immersa in quell'acqua trasparente.

Kida dapprima non si accorse di non essere più da sola in quella stanza e rimase rilassata con la testa poggiata sul bordo della vasca ad occhi chiusi mentre il vapore dell'acqua calda creava un nebbiolina.

- Non immagini quello che ho dovuto fare per raggiungere questa camera...-

Esclama ad alta voce irrompendo quel silenzio tranquillo.
Sorride soddisfatto mentre incrociava le braccia al petto si soffermò a guardare quel corpo nudo per suscitare imbarazzo alla regina.

Kidagakash apri immediatamente gli occhi sussultando per lo spavento.
Cercò di coprirsi avvicinando le gambe al petto, come se bastasse.

- Sei completamente pazzo Tarkaan, pazzo! Come ti permetti di irrompere nelle mie stanza in questo modo! -

- Non dovresti prendertela con me ma con le tue guardie e i loro modi completamente inutili di proteggerti.-

Disse tranquillo avvicinandosi di qualche passo. Non ci volte molto che il viso di Kida si arrossì del tutto.

Cercò per un momento di tornare in lei, voleva apparire tranquilla e rilassata ai suoi occhi come lo era sempre stata. Odiava farsi cogliere di sorpresa.

Krum l'aveva già vista nuda una volta, lo ricordava bene quel giorno, in riva al lago quando la sua fanciullezza si tramutò in una donna matura.
Le vennero i brividi a quel pensiero ancora così vivido. Lo cacciò via subito dalla sua mente tornando alla realtà.

- Le mie guardi sanno svolgere benissimo il loro compito, sei tu che non dovresti essere qui. Sono le camere private di una regina adesso.-

Esclamò come se lo pensasse veramente, le veniva ancora difficile definirsi una regina vera e propria.

- Private? Io e te non abbiamo segreti...-

Sussurrò appena avvicinandosi al suo viso osservando le guance arrossate e la pelle bianca quasi come i capelli.

Kida non si mosse, rimase immobile a contemplare i lineamenti del viso di Krum, i suoi occhi, le sue labbra, il modo in cui la guadava.

Lui iniziò ad accarezzargli dolcemente il viso mentre la regina avvicinò le labbra alle sue.
Si baciarono intensamente fin quando Kida non iniziò lentamente a slacciargli la veste.

Si immerse anch'esso in quella grande vasca accarezzando la pelle della sua regina, per la prima volta la sentiva finalmente e completamente sua, come aveva sempre desiderato.

Queen of fire.Where stories live. Discover now