34°- Brucia.

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La regina di Atlantide, saliva su e giù per le segrete, agitata e parecchio nervosa. Ser Jhoran avrebbe dovuto essere lì già da parecchio tempo, ma di lui neanche l'ombra.
- Mia regina, aspettiamo i vostri ordini.-
- Lo so! Vai giù e aspetta.-
La guardia non aggiunse altro, era meglio rivolgere la parole il più poco possibile alla regina, se non era del giusto umore.
Dopo un lasso di tempo che sembrò interminabile, Kida decise di non attendere più il capo delle guardie. Avrebbe fatto tutto da sola, come sempre.
Entrò in quella cella a passi spediti, seguita dal resto delle guardie. Non appena si trovò al centro della stanza umida e fredda, in un angolo buio, era accovacciata la Megera.
- Avete un aspetto incantevole, regina.-
La strega aveva la voce rauca e stanca, i vestiti sporchi di sangue. Ma oltre le dita, non aveva ancora perso il suo senso dell'umorismo.
Kida rimase in silenzio, aveva le labbra serrate e i pugni stretti. Sentire anche solo la voce di quel mostro, le faceva tornare i ricordi più dolorosi del suo passato.
- Non ti divertirai ancora per lungo.-
- Che peccato.-
Sorrise la Megera, seguito da un colpo di tosse e dei versi di dolore.
- Tra qualche minuto, ti scorteranno di sopra, dove verrai messa al rogo davanti a tutto il popolo.-
La strega per un istante sembrò sorpresa, ma non voleva far trasparire neanche un minimo di agitazione.
- Uccidermi non riporterò in vita il tuo uomo.-
- Ma sarà vendicato!-
Le urlò dietro la regina, mentre lasciava quella cella.

Fuori dal palazzo reale, girovagava tra la folla una bellissima giovane donna che attirava tutti gli sguardi degli uomini. Ondine non era per niente spaventata di quel nuovo e grande regno, anzi, era un'opportunità per conoscere e vedere cose che fino a quel momento non aveva mai avuto l'occasione di vedere. Abituata da sempre ai piccoli villaggi e città che non somigliavano minimamente ad Atlantide.
Doveva ammettere però, che era molto in pensiero per Rhaegan. Avrebbe voluto tanto sapere come stesse andando il suo incontro con la regina. Ma mentre passeggiava tranquilla, alcune persone avanzavano veloci verso una piazza, vicino al palazzo.
Ondine si alzò in punta di piedi per osservare meglio, ma riusciva a vedere solo alcune guardie della regina venire avanti e schierarsi a cerchio. Mentre lei era intenda ad osservare, una folla di persone si era giù riunita e ne giungevano sempre delle altre. Forse tutto il popolo stava raggiungendo le porte del palazzo. Incuriosita, si aggregò anche lei.
Era abbastanza snella e piccola per superare alcune delle persone in mezzo a quella folla e venire avanti verso i primi posti, per riuscire a vedere meglio. 
Adesso era in prima fila, aveva una visuale ampia di tutto quello che stava accadendo. Le guardie arano ancora a cerchio ma adesso fecero spazio aprendo un varco, nel quale si fece avanti una ragazza, poco più piccola di lei, dai vestiti eleganti e dall'aspetto regale. Aveva i capelli lunghi e leggermente mossi, e dello stesso colore di Rhaegan. Strizzando gli occhi e guardandola meglio, intuì che doveva essere la regina, nonché la sorella minore di Rhaegan.
Pensò che era davvero molto bella, forse anche più del fratello. Dietro di lei, altre due guardie scortavano legata una donna anziana. La folla aveva iniziato a bisbigliare e Ondine non capiva il motivo.
Poi la regina parlò.
- Questa è la donna che si è messa contro la corona, contro la vostra regina. Ha ucciso un innocente e minacciato la mia vita. Tutto questo, solo per liberarsi dei miei draghi.-
E quando pronunciò la parola draghi un verso agghiacciante risuonò per tutta la pizza.
Ondine rimase a bocca aperta. Tre creature alate volavano basso attorno alle guardie, ma sopratutto alla regina, che con un gesto delle mano ordinò ai draghi di atterrare, i quali si posizionarono accanto ad essa.
Non solo Ondine era sbalordita, ma anche il resto della gente che aveva visto quella scena.
- Ogni azione che facciamo ha una conseguenza. La conseguenza della Megera è quella di morire bruciata davanti ai vostri occhi.-
Molte persone adesso erano agitate, ma nessuno riusciva a distogliere lo sguardo da quelle creature, non poco più alte della regina.
Dopo quelle parole, alcune delle guardie fecero qualche passo indietro, tranne la ragazza dai capelli argento. Dopo aver guardato l'anziana donna legata ad un palo di legno, portò la sua esile mano sulla testa del drago più grande, come se lo stesse accarezzando.
- Fuoco.-
Pronunciò quelle parole e qualche secondo dopo i tre draghi sputarono fuoco, bruciando viva quella donna.
Nessuno osò aprire bocca, tutta la piazza era avvolta nel silenzio più totale. Risuonavano solo le forte urla dell'anziana, che dopo una manciata di minuti cessarono.
La folla si era già dileguata, molte persone erano andate via e anche la regina era rientrata nel palazzo.
Ondine non riusciva ancora a credere a quell'atroce visione. Era tutto vero, la sorella di Rhaegan era crudele e priva di cuore.

All'oscuro di tutto quello che stava succedendo dall'altra parte del palazzo reale era Rhaegan. Ser Jhoran aveva finito di raccontare quella storia e adesso erano entrambi in silenzio.
Ma dopo qualche istante il comandante aprì bocca.
- Forse non dovevo essere io a raccontarti la sua storia, ma volevo che non ci rimanessi male quando ti sputerà addosso parole colme di odio. Non è lei, sappilo. Quella terribile maledizione la porta a compire atti malvagi.-
- Pensi che non vorrà vedermi? O che mi farà rinchiudere?-
- O uccidere.-
Il suo tono era scherzoso, ma a Rhaegan vennero comunque i brividi.
- Beh, lo scopriremo presto. Vuoi che ti porti da lei?-
Mentre aspettava una risposta, delle urla attirarono l'attenzione di entrambi gli uomini.
Si girarono di colpo verso il lato dove sentivano qualcuno che urlava a squarcia gola.
- Che succede?-
Domandò il ragazzo al comandante, ma esso scosse la testa, alzandosi dalla panca.
- Andiamo a vedere.-
Propose, e si diressero verso l'esterno del palazzo.
L'area adesso era deserta, ma al centro, videro qualcosa che era avvolta dalle fiamme.
- No...non è possibile.-
Solo adesso ser Jhoran si ricordò del suo incontro con la regina. Aveva insistito tanto di andare con lei perché in fondo, aveva la speranza che non uccidesse quella strega. Ma adesso era troppo tardi.
- Quella è---
- Una strega, che fino a poco fa bruciava davanti a tutto il popolo.-
Rhaegan non disse più nulla. Fissava il fuoco che lentamente si affievoliva grazie al vento.
- Devo andare dalla regina...-
- Portami con te!-
- Non è un buon momento, Rhaegan.-
Ma la ragazzo non importava. Non aveva più voglia di aspettare. Voleva conoscere quella che un tempo era stata sua sorella, voleva vedere con i suoi occhi il male che adesso riusciva a fare.

Queen of fire.Where stories live. Discover now