22.5 Il sogno

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[13.07.2020 ~ capitolo revisionato ✔]

2020 ~ capitolo revisionato ✔]

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«CHE COSA?!»

«Shht! Non urlare! Alex si è appena addormentata!»

Quello che Luke e Talia non sapevano, però, era che la piccola Alex era perfettamente sveglia. Non ci era mai andata, a dormire: aveva fatto finta, perché non aveva sonno e perché ormai aveva capito che quei due discutevano sul da farsi quando lei non poteva sentire. Si era stufata di rimanere nelle retrovie, al sicuro, ed era determinata ad aiutarli nonostante i suoi sei anni appena compiuti.

Guardandomi in giro riconobbi uno dei primi rifugi che avevamo costruito. Luke e Talia avevano sfruttato una rientranza tra il fianco della montagna e i cespugli, il posto perfetto per nascondersi. La piccola Alex era distesa dietro ad un paio di casse, infagottata nelle coperte e tutt'altro che addormentata. Fissava un punto davanti a se, concentrata sull'origliare. Io ero seduta lì di fianco. I due adolescenti erano dall'altra parte del rifugio, ed erano impegnati in una discussione animata. Ricordavo quel giorno: Luke aveva detto a Talia che aveva promesso di addestrarmi. Prevedibilmente, lei non era affatto d'accordo. «Sei completamente impazzito, Castellan?!» sibilò lei infatti «Ha sei anni! E' ancora troppo piccola!»

«Lo era anche quando hai deciso di portarla con te» la contraddisse Luke tranquillo «eppure non l'hai lasciata indietro. E aveva solo tre anni»

«E' diverso!» esclamò lei, sforzandosi di mantenere la voce bassa «Non potevo lasciarla con...». Esitò per un attimo. «Con quella donna. Non dopo quello che è successo a...» 

Si interruppe bruscamente. Aggrottai la fronte, incuriosita. A quanto mi risultava, Talia non aveva mai detto niente a nessuno di nostro fratello, nemmeno a Luke. Nemmeno io sapevo che cosa gli era successo, perché lei non ne parlava mai. Evitava l'argomento. Attesi la risposta di Luke, ben sapendo che mi sarei infuriata se fossi venuta a sapere che con lui, invece, ne aveva parlato eccome.

«Successo a chi?» domandò lui, e io tirai un sospiro di sollievo. «Perché hai lasciato tua madre, Talia?»

Ci fu un lungo silenzio. Contemplai di sbirciare oltre le casse per vedere che cosa stava succedendo, ma poi mia sorella parlò. «Non ha più importanza» replicò stizzita «l'unica cosa che mi importa è che Lexy stia al sicuro. E non succederà se inizi ad addestrarla!»

Luke sospirò rassegnato. «Talia, sai meglio di me che Alex non sarà mai al sicuro» disse paziente «guarda noi due! Più si renderà conto dei suoi poteri, più potente diventerà e più i mostri sentiranno il suo odore. Di immortales... persino io sto iniziando a sentirlo. Quando non è contenta rilascia scosse elettriche in continuazione... e riesce a fiutare i mostri quando sono nei paraggi. Si sta già rendendo conto di quello che è, della sua vera natura... ed è potente. Quasi quanto te. Non dirmi che non te ne sei accorta!»

«E' ancora piccola» disse lei ostinata «vorrei che avesse... vorrei che...»

Non finì la frase. Luke sospirò di nuovo. «Vorresti che avesse una vita normale, che non fosse costretta a scappare in continuazione. Vorresti che non fosse una semidea, figlia di un dio a cui non importa niente di lei. Vorresti che non fosse costretta a crescere così in fretta, che si godesse la sua infanzia senza la paura di morire ogni giorno. Vorresti che avesse una famiglia normale, con genitori normali, che la amano e la proteggono come un genitore dovrebbe fare. Lo so, Talia. E' quello che vorrei anche io... per lei, e per noi»

Lei non rispose. La piccola Alex era immobile, e aveva gli occhi lucidi. Si era tappata la bocca con la mano e si sforzava di non emettere alcun suono. Ci fu un lungo silenzio, e stavolta sbirciai oltre le casse. Talia e Luke erano seduti uno di fronte all'altro; lui aveva allungato la mano e aveva intrecciato le dita con quelle di lei. «Ma sai che niente di tutto questo è possibile» continuò «tranne una cosa: Alex avrà sempre una famiglia che la ama e la protegge. Al diavolo gli dei, Talia. Ha te. E io... io rimarrò sempre con voi. Con te»

Talia gli sorrise. «Sì... al diavolo gli dei» sussurrò. Arrossì addirittura mentre lui la tirava a sé, abbracciandola.

Quella visione e quelle parole mi fecero inorridire, perché rese l'attuale tradimento di Luke ancora più disgustoso ai miei occhi.

Di immortales... come aveva potuto Luke avvelenare l'albero di Talia senza battere ciglio? 

Che cosa gli aveva fatto Crono?

[2] 𝙇𝙤𝙨𝙩 » Percy Jackson [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now