3. Palla prigioniera

2.8K 175 29
                                    

[07.06.2020 ~ capitolo revisionato ✔]

Era arrivata l'ora di ginnastica

Hoppla! Dieses Bild entspricht nicht unseren inhaltlichen Richtlinien. Um mit dem Veröffentlichen fortfahren zu können, entferne es bitte oder lade ein anderes Bild hoch.

Era arrivata l'ora di ginnastica. Il professore ci aveva promesso una partita a palla prigioniera tutti contro tutti. Per quell'ora la Meriwether aveva un'uniforme per tutti: pantaloncini celesti e magliette scolorite con la tecnica tie dye. Per fortuna facevamo la maggior parte degli allenamenti al chiuso, perciò non dovevamo andarcene in giro per TriBeCa conciati in quella maniera. Saremmo sembrati un gruppo di squilibrati.

Mi cambiai in fretta e aspettai Percy e Tyson. Quando mi raggiunsero, entrammo in palestra.

Il professor Nunley se ne stava seduto al suo tavolino a leggere Sports Illustrated. Il professore sembrava addirittura più vecchio di Chirone; portava gli occhiali bifocali, era sdentato e teneva un'onda untuosa di capelli grigi sulla testa. 

Sloan gli chiese: «Professore, posso fare il capitano?»

«Eh?». Nunley alzò gli occhi dalla rivista. «Sì» borbottò distratto in risposta «mmh-mh»

Sloan sorrise e si mise subito a organizzare le formazioni. Nominò Percy capitano dell'altra squadra, ma fu inutile scegliere: tutti i palestrati e i ragazzi popolari si spostarono dalla parte di quel bullo idiota. E anche il nutrito gruppo degli ospiti. 

Dalla parte di Percy, oltre a me, c'erano Tyson, Corey Bailer il genio del computer, Raj Mandal il mago del calcolo e cinque o sei altri ragazzi perseguitati da Sloan e dalla sua cricca. Normalmente ce la saremmo cavata solo con Tyson –valeva quanto mezza squadra– ma gli ospiti nella squadra di Sloan erano alti e grossi quasi quanto lui ed erano in sei.

Matt Sloan rovesciò un cesto di palle nel centro della palestra. «Paura» borbottò Tyson «puzza»

«Che cosa puzza?» chiesi.

«Loro». Tyson indicò i nuovi amici di Sloan. «Puzza strana»

Gli ospiti si scrocchiavano le dita, squadrandoci come se non vedessero l'ora di massacrarci. Non ebbi il tempo di processare quando aveva detto Tyson, perchè Sloan suonò il fischietto del professore e la partita cominciò.

La sua squadra corse alla linea di metà campo. Raj Mandal gridò qualcosa in una lingua strana e scappò verso l'uscita. Corey Bailer cercò di nascondersi dietro l'imbottitura da parete. Gli altri della nostra squadra fecero del proprio meglio per rannicchiarsi dalla paura e non avere l'aria di bersagli. «Tyson» lo chiamò Percy «Andia-»

Una pallonata gli arrivò dritta nello stomaco. Crollò a sedere in mezzo al campo. L'altra squadra scoppiò a ridere.

Lo raggiunsi alla veloce, schivando abilmente un paio di pallonate dall'aria letale. Si schiantarono con un tonfo fortissimo contro l'imbottitura della parete, e Corey Bailer strillò. Ma chi cavolo tirava così forte? «Ehi, stai bene?» domandai a Percy, cercando di aiutarlo a rimettersi in piedi.

Poi Tyson gridò il mio nome, ma fu troppo tardi. Una pallonata mi colpì la spalla, sbalzandomi di almeno un metro e facendomi ribaltare a terra.

[2] 𝙇𝙤𝙨𝙩 » Percy Jackson [IN REVISIONE]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt