il trasferimento ( cap. 1 )

124 5 0
                                    

Park Chaeyoung è una ragazza di 17 anni nata ad Auckland, Nuova Zelanda, che dopo un passato turbolento ha deciso insieme alla sua famiglia di lasciarsi tutto alle spalle e iniziare una nuova vita a Seoul, in Corea. vive sola con sua madre e suo fratello maggiore Jimin da quando ha 12 anni, dopo che la madre denunciò il padre mandandolo in prigione.

FLASHBACK
rosé aspettava che suo padre tornasse da lavoro... era sola e spaventata per via del brutto tempo. ad un certo punto un fulmine troppo forte colpi un albero davanti casa sua facendo cadere esso in casa tramite la grande finestra di vetro, rompendola. la piccola rosé spaventata andò a rifugiarsi in camera sua piangendo e urlando. ad un certo punto la porta si aprì, rosè corse subito al piano di sotto in lacrime ritrovandosi una sagoma alta e grossa davanti, era arrivato suo papà. gli corse incontro felice e sollevata di vederlo quando egli si accorse del vetro rotto allora iniziò ad urlare dicendole: " ti avevo detto di non giocare a palla dentro casa ! " e rosé rispose : " ma papà non vedi ? è caduto un albero, è proprio " disse indicandolo ancora un po' spaventata. allora il padre la prese per il polso e la portò in camera strattonandola. " ti avevo avvisata piccolina " disse visibilmente arrabbiato con fare lussurioso... " papà non ho f-fatto nulla io, che v-vuoi f-fare ? "
disse raggomitolandosi in un angolo con un misto di paura e un misto di confusione . " adesso papà tuo ti punirà, spero ti serva da lezione per la prossima volta, mh ? " detto ciò la prese la mise sul letto e iniziò a spogliarla dei suoi vestiti... le prese i polsi, si sfilò la cintura e glieli legó con essa sotto lo sguardo spaventato e innocente della piccola 12enne con le lacrime agli occhi " p-papà m-mi fai m-male, perché s-stai facendo ques-sto " disse ma il padre la zittì con uno schiaffo urlandole " zitta puttana, papà ha voglia di scoparti per bene e tu starai buona e mi obbedirai, vero ? " . rosé sola e senza forze annuì agitata e confusa con il viso rigato dalle lacrime amare che stavano buttando i suoi occhi e le urla che uscivano dalla sua bocca quando il padre la penetrò con così tanta forza da farle uscire sangue dall' intimità. " non urlare così forte aaah, che bella che sei, figlia mia urla il mio nome su " disse eccitato l'uomo mentre rosé piangeva disperata. " cazzo urla piccola URLA PER ME !! ... rosé tra un urlo e l'altro disse :
" p-papà b-bast- AHI m-mi f-fai m-al- " .
mentre rosé cercava di dimenarsi con scarsi risultati si senti un altro rumore al piano di sotto e così la piccola rosie, spaventata più che mai urlò un 'aiuto' in modo da farlo sentire fino al piano di sotto. questa parola arrivó all'orecchio della mamma che subito si precipitò in camera seguita da Jimin, il fratello maggiore di rosé.
la mamma appena vide la scena di suo marito e sua figlia nudi su un letto, suo marito eccitato e sua figlia in lacrime legata si pietrificò sul posto urlando a suo marito le peggio parole e chiamando la polizia che dopo un po' arrivò e arrestó l'uomo che aveva appena violentato sua figlia.
FINE FLASHBACK

- rosé pov.
sono le cinque in punto del mattino e la mia sveglia suona ininterrottamente da più di venti minuti. cerco di alzarmi con tutte le mie forze e mi dirigo in cucina per fare colazione. le valigie per fortuna le ho già sistemate ieri sera quindi posso prepararmi con calma. scendo di sotto per prepararmi la colazione ma qualcuno me l'ha già preparata... aish la mamma è sempre la mamma. vidi dei pancake e del succo all'arancia così mi siedo a tavola e inizio a gustare per bene la deliziosa colazione preparata dalla persona più importante per me, mia madre. finisco di mangiare e vado di sopra a farmi un bel bagno caldo.Esco,mi asciugo i capelli ,mi metto un croptop nero e un pantalone adidas nero e mi trucco leggermente.

Prendo le valigie e le scendo di sotto...controllo l'orario e vedo che sono le 7:00 e il volo è previsto alle 9:00 ,'perfetto' dico tra me e me. Mentre sento mia mamma che mi mette fretta dicendomi di sbrigarmi e mio fratello che continua a dirmi che in corea ci sono tantissime belle ragazze e si vanta che tutte cadranno ai suoi piedi. pervertito.
Tra varie discussioni ci mettiamo in macchina e in meno di un'ora arriviamo all'aereoporto. facciamo il check-in e saliamo sull'aereo pronti per partire e tornare in corea. (la madre è coreana)

-1 ora e mezza dopo
ecco, finalmente siamo arrivati. c'è un taxi proprio qui vicino che ci porterà nella nostra vecchia casa.

circa venti minuti dopo arriviamo ed entriamo prendendo le valigie. entrando, alla vista della casa che mi si presenta davanti, inizio ad avere una reazione che mai mi sarei aspettata... scoppio in un pianto senza capire neanche io il motivo. credo sia però un pianto liberatorio, come se tornando qua avessi lasciato il mio passato in Australia... tutto quello che ho passato l'ho lasciato lì e non credo ritornerò mai più. fortunatamente la mamma e jimin erano già andati al piano di sopra a sistemare i vestiti e a dare una pulita. è proprio come la ricordavo:  un'enorme salotto con 3 divani, un tavolino di vetro, un lampadario pieno di diamanti e un vaso gigantesco a destra appena si entra... una casa abbastanza moderna, una casa che chi la vede penserebbe subito che sono ricca... beh forse un po' lo sono ma non mi va di farlo capire, non mi importa dei soldi. salgo di sopra cercando la mia stanza la vedo ed entro e wow, sempre la stessa, proprio come l'ho lasciata tempo fa.

dopo vari pianti liberatori e sorrisi di gioia inizio a sistemare la mia stanza e a pulire insieme a mia mamma e a jimin e appena finisco mi vado a fare una bella doccia calda. subito dopo mangiamo qualcosa e ci addormentiamo tutti distrutti. qualche ora dopo sento la voce di mia mamma che chiama me e jimin per andare a cenare e suppongo che lei sia sveglia già da un bel po' quando scendo giù e vedo la tavola piena di cose deliziose da mangiare. io e jimin lanciandoci qualche occhiataccia iniziamo a mangiare. si qualche occhiataccia perché mentre scendevamo mi ha tipo spinta correndo facendomi rotolare per le scale, coglione... appena finisco di mangiare vado in camera mia, sto un po' con il telefono e mi addormento preparandomi ad un'altra faticosa giornata.

ragazzi arroganti e vestiti perfetti Where stories live. Discover now