Capitolo 29 - Baci e chiamate

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Ammirava il modo in cui Chan sorrideva mentre le sue dita premevano delicatamente i tasti della tastiera nella sua camera. Non gli era mai sembrato così in pace con sè stesso mentre una melodia sconosciuta suonava in tutta la piccola stanza. La sua testa oscillava leggermente da un lato all'altro e il suo piede batteva sul pavimento seguendo il ritmo mentre lei sedeva sul suo letto, incoraggiandolo nella sua testa.

C'erano così tante cose che voleva dirgli, così tante domande a cui voleva rispondere, ma vedere la sua faccia contenta le fece indovinare il suo tempismo. Sapeva di non poter evitare per sempre il vero argomento a portata di mano, ma solo pochi minuti in più di felicità ignara erano sicuramente innocui, giusto?

Come poteva sapere che la loro piccola felicità era esattamente quella, una piccola felicità. L'orologio ticchettava il tempo fino all'attivazione del pulsante di distruzione e le loro vite sarebbero cambiate per sempre.

- È davvero bella. Che cos'è? - Gli chiese una volta che smise di suonare e girò la testa nella sua direzione, cercando una reazione nei suoi lineamenti.
- Si chiama "River Flows In You" di Yiruma. A mia sorella è piaciuto molto il pezzo, quindi ho imparato a suonarlo per lei. - Spiegò Chan, il suo sorriso un tempo ampio e increspato si convertì in uno triste, pieno di emozione.

- Hai una sorella? - Domandò, scioccata da quelle nuove informazioni.
- ...e un fratello. Sono andati a vivere con i nostri nonni dopo che i giornalisti continuavano ad avvicinarsi a loro per informazioni su di me. - Chan guardò in grembo per un momento, ricomponendosi per affrontarla di nuovo.

Si alzò dal suo spazio sul letto e gli si avvicinò, tendendo entrambe le mani davanti a lui le quali lui prese volentieri, permettendole di tirarlo su. La sorprese avvolgendo le braccia attorno al suo corpo e facendole oscillare avanti e indietro.

- Chan, che stai facendo? - Rise della sua azione improvvisa, una calda sensazione frizzante si stava formando nel suo stomaco.
- Cosa credi stia facendo? Ti sto tenendo vicina a me. - Rispose con nonchalance, come se fosse il ragionamento più ovvio al mondo. La sua risposta spazzò via la sensazione frizzante e la sostituì con preoccupazione. Chan la sentì irrigidirsi sotto il suo tocco e immediatamente si tirò indietro, appoggiando le mani su ciascuna delle sue spalle, tenendola saldamente nella sua visuale.

- [T/N]? - Cominciò con un'espressione accigliata ed una voce preoccupata. - Che cosa c'é? - Interrogò, cercando nei suoi occhi ogni accenno di emozione nascosta.
- Non avrei menzionato nulla, ma ultimamente ti stai comportando in modo diverso. Non mi lamento ma, c'è qualcosa che dovrei sapere? - Sollevò lo sguardo sul ragazzo che sospirò e fece scivolare una mano nella sua, conducendola al letto dove la coppia si sedette.

- Non voglio più essere quella persona. Mi sono reso conto che l'unico che può salvarmi sono io. Non merito un lieto fine da quando è successo il fatto di Inho ma da una parte sono egoista, lo ammetto. Me lo sento proprio qui, proprio ora con te, questa è la mia unica possibilità. - Chan sorrise alla ragazza che lo stava fissando affettuosamente.

Si sporse in avanti e gli diede un rapido bacio sulla guancia prima di aprire la borsa e prendere la lettera indirizzata a lui. Sapeva che i tempi erano sbagliati, ma non si fidava di sè stessa nel dargliela, se non fosse stato in quel momento.

- Leggi questa quando sei da solo. Non so cosa ci sia scritto ma probabilmente è meglio così. - Disse e annuì, prendendola in mano e scrutando il familiare modo corsivo con cui il suo nome era stato scritto.
- Inho. - Sussurrò, facendo scorrere le dita sopra la carta piegata.

Faded // Bang Chan (ITA) ✓Where stories live. Discover now