Capitolo 23 - Sentirsi sbiaditi?

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Bora non riuscì a cancellare il sorriso dalla sua faccia mentre inviava la foto che scattò la scorsa notte grazie all'inconsapevole Kangdae. In pochi secondi la chat del gruppo di classe iniziò a spettegolare sulla coppia nella foto. Bora fissò il piccolo schermo che stava esplodendo con osservazioni negative riguardo ai ragazzi che si baciavano nella foto. - Stupida ragazza. - Si rivolse alla foto di [T/N].

Bora si sentì tradita e arrabbiata per le sue azioni. Perché Chan dovrebbe ricevere una fonte di felicità? La felicità dava solo speranza a Chan e questo spaventò Bora. Chan era l'unica persona che aveva il potenziale per rovinare la reputazione di Bora, ed era qualcosa che rifiutava di consentire. Abbatterlo in modo che si sentisse piccolo era l'unico modo per impedirgli di distruggere la perfetta illusione che aveva creato per sè stessa.

Si sentì contenta di come stavano andando i suoi piani. L'obiettivo di Bora non era mai stato quello di colpire anche lei, ma stava diventando una minaccia e Bora si rifiutò di rischiare di perdere la sua immagine di "studentessa perfetta". Era determinata che nessuno avrebbe mai scoperto la verità che circondava Inho e ciò che realmente accadde la notte in cui morì.

- 'Giorno. - Suo padre le piantò un bacio sulla fronte mentre passava per prendere del succo dal frigorifero. Bloccò rapidamente lo schermo del telefono e mise il dispositivo nella tasca posteriore prima di posare il suo solito sorriso sul viso.
- Buongiorno. - Rispose lei innocentemente, come se non potesse fare nulla di male. Poco sapeva che la sua preziosa figlia aveva un piano che avrebbe garantito che il suo segreto non fosse mai svelato.

- Continuo a pensare che lo sto facendo nel modo giusto e che tu lo stia deliberatamente contrassegnando come sbagliato. - Sbuffò mentre Chan accartocciava il suo foglio con gli esercizi.
- Sì, mi piace deliberatamente sprecare il mio tempo per poca paga. - Alzò gli occhi all'osservazione mentre gettò il foglio nel suo zaino aperto.
- Questa cosa non funziona. - Brontolò, gettando il suo libro di matematica sul lato della coperta su cui erano seduti.
- Lo dici tu! - Si fece beffe mentre guardava una coppia tenersi per mano in lontananza.

- Mi arrendo. - Gemette prima di sdraiarsi sulla coperta e guardare il cielo blu di un Sabato sorprendentemente luminoso. Pochi istanti dopo Chan giaceva accanto a lei ammirando le nuvole che fluttuavano sopra di loro.
- Ho fiducia in te. - Borbottò, sentendosi sciocco in quel momento.
Lei si voltò a guardarlo con un largo sorriso sul viso. - Veramente? - Esclamò con un lampo di speranza nei suoi occhi.
- Mh mh. - Borbottò mentre chiudeva gli occhi. Non rispose, decidendo che quel momento era la sua migliore possibilità di ammirare da vicino i suoi lineamenti. Guardò mentre la luce del sole dipingeva delle ombre sul suo viso, la sua vera bellezza non mancava mai di affascinarla.

Si sporse più vicino, librandosi sul suo viso mentre la sua apprensione cresceva. Voleva baciarlo, ma dopo il loro bacio della sera prima non era sicura di cosa significasse per loro. Erano una coppia? Gli piaceva davvero? Anche a lui piaceva lei?

I suoi infiniti pensieri interiori furono interrotti da Chan che alzò la testa in modo che le loro labbra si incontrassero. Si toccarono brevemente prima di allontanarsi e tornare alla sua posizione precedente, aumentando la sua confusione. Il piccolo sorriso sul suo viso le tirò le corde del cuore. Il battito nel suo petto echeggiò nei suoi timpani così forte che era quasi sicura che anche Chan potesse sentirlo.

- Penso che dovrei dirti la verità. - Annunciò improvvisamente Chan, sollevando nervosismo tra loro due.
- R-riguardo? - Balbettò mentre i pensieri di diversi scenari giocavano nella sua testa.
- Il 14 Ottobre e il 31 Dicembre. - Rispose lui, i suoi occhi erano ancora ben chiusi ma il suo sorriso svanì in un cipiglio.

Non era sicura del perché, ma non voleva che glielo dicesse. Sapeva che trovare la verità era sempre stato il suo obiettivo principale e tuttavia, ora che era arrivato il momento, avrebbe preferito rimanere all'oscuro. Il senso di colpa scorreva nel suo corpo, sostituendo rapidamente la confusione che aveva tenuto pochi secondi prima. Prendersi cura di Chan non aveva mai fatto parte del suo accordo con Jungsoo ma, di nuovo, nemmeno la sua intenzione era per sè stessa.

Faded // Bang Chan (ITA) ✓Where stories live. Discover now