Capitolo 24 - Crollando

2.3K 195 113
                                    

Il Lunedì arrivò troppo presto per i suoi gusti di e con solo poche settimane in più fino all'inizio degli esami, stava iniziando a sentire la pressione. Non le era mai importato molto dei suoi voti, forse perché da lei si aspettava il fallimento da tutti quelli che conosceva, ma qualcosa in quella nuova scuola le faceva venire voglia di fare meglio, o forse era l'influenza di una certa persona.

Il pensiero di Chan la fece sorridere mentre si faceva strada nell'edificio scolastico e lungo il corridoio, ma notò qualcosa di diverso, facendole svanire il sorriso dal viso. I soliti sorrisi che riceveva non erano più evidenti sui volti degli studenti e invece sostituiti da cipigli. Si sentì un po' sconcertata dal loro ragionamento, ma lo spazzò via, immaginando che la gente la considerasse ancora la colpevole della voce sulla gravidanza di Bora che consideravano una bugia.

Non era mai stata uno che si prendesse cura delle voci di corridoio, specialmente quelle che coinvolgevano lei stessa, non era un grosso problema ma una parte di lei era nervosa. E se circolassero più voci? E se uscisse il suo passato? E se Chan scoprisse la verità?

Fissò il pavimento, evitando il contatto visivo con i suoi colleghi. Un'improvvisa sensazione di deja-vu si riversò sul suo corpo, come il modo in cui un'onda colpisce la spiaggia. I ricordi dei suoi ultimi giorni a Daegu le invasero la mente. Ricordava tutto in modo così vivido, dagli sguardi aspri che gli studenti le davano strada fino all'odore del detergente per vetri usato dagli studenti la sera prima per il loro servizio di pulizia.

Dei sussurri circondavano i corridoi, proprio come avevano fatto anche nella sua scuola precedente. Si guardò intorno mentre tutti gli occhi la osservavano ad ogni sua mossa. Accelerò il passo con determinazione per sfuggire agli occhi vigili degli altri. Il suo respiro divenne pesante e il suo petto si sentì stretto mentre il corridoio sembrava chiudersi su di lei.

Una volta arrivata nell'aula 43 per la lezione, si sedette al suo solito posto, ma tutto sembrava diverso. Non riuscì a capire se fosse dovuto allo strano aspetto nel corridoio o alla presenza inesistente di Chan, ma si sentiva a disagio. Era come se avesse un sesto senso dentro di sé, avvertendola di un possibile pericolo imminente.

Si sedette da sola in silenzio per quella che sembrava un'eternità, fissando la lavagna sul muro. Possibili scenari le invasero la mente, ma nessun risultato positivo venne da nessuno di loro. Le sue mani iniziarono a tremare e si morse forte la parte interna della guancia per evitare che le lacrime le si riversassero sul viso. Aveva paura ma non voleva ammetterlo. Una delle sue più grandi paure era sempre stata il suo passato, ma si rifiutò di avere ancora paura. Le sue mani tremanti si fermarono prima di chiudersi in pugni serrati.

La sua ansia si convertì in rabbia verso sè stessa. Il suo passato non sarebbe mai stato seduto in una classe a cercare di non piangere su possibili situazioni del tipo "e se...". Nonostante avesse promesso a sè stessa di non essere più quella [T/N], sapeva di dover recuperare un po' del suo passato.

La campanella suonò e la classe in una volta si riempì rapidamente di studenti chiacchieroni, tutti tranne Chan. Cercò di ignorare il fatto di sentirsi un po' delusa quando l'insegnante saltò il nome di Chan nel registro per l'appello, notando chiaramente anche l'assenza dello studente.

Sentì gli occhi di Bora guardarla su e giù da dove sedeva, ovvero accanto a lei. - Dovresti pranzare con noi oggi. Non mangiamo insieme da un po'. - Suggerì Bora, con un sorriso finto stuccato sul viso.
- Devo studiare. - Rispose, non risparmiando alla ragazza un solo sguardo.

- Ma siamo amiche, e gli amici vengono per primi. - Piagnucolò Bora, lanciando una faccia imbronciata nella sua direzione.
- Gli esami sono alle porte. Sono indietro con le lezioni. - Disse senza vita, anche se non aveva comunque energia da risparmiare sull'argomento.
- Per favore! Non te ne pentirai. - Persistì Bora. Qualcosa nel luccichio dei suoi occhi la rendeva curiosa, quindi annuì d'accordo. Bora guardò fuori dalla finestra vicina per nascondere il suo sorriso da lei.

Faded // Bang Chan (ITA) ✓Where stories live. Discover now