Capitolo 1 - Nuovi inizi

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Si aggiustò l'uniforme un'ultima volta prima di fare un cenno di approvazione a sé stessa riflessa nello specchio ed imbracarsi lo zaino sulla spalla. Era già il secondo giorno che frequentava la sua nuova scuola e non poteva di certo dire che era così entusiasta di ciò. Era la quinta scuola che frequentava negli ultimi quattro anni e onestamente, per lei le scuole erano tutte le stesse. Stesse regole, stesse persone e stessa routine, solo in un posto diverso.

Uscì dal bagno della scuola e si fece strada verso il suo armadietto. Numero 376. Prese a caso alcuni libri che infilò nel suo zaino, non controllando se effettivamente servissero per le prossime classi oppure no. Sentì i soliti bisbigli dietro di lei da un gruppo di compagni di classe curiosi. Era qualcosa a cui si era abituata. Si aspettava che alcuni studenti facessero del gossip su di lei, dopo tutto era la matricola che iniziò a frequentare la scuola nel bel mezzo del semestre.

Chiuse velocemente il suo armadietto, sentendosi improvvisamente a disagio sotto la luce pallida. Tenne la testa bassa cercando di ignorare i sorrisi dei suoi nuovi compagni di classe nel mentre si dirigeva verso l'aula che avrebbe dovuto frequentare. Le è sempre piaciuto essere la prima ad entrare in classe così da richiamare meno attenzione su sé stessa. Spinse per aprire la porta dell'aula 43 per poi vedere un ragazzo seduto da solo in fondo alla classe.

Alzò lo sguardo su di lei essendo raro che qualcuno oltre a lui entri in classe prima che la campanella abbia effettivamente suonato. Il suo sguardo tornò sul suo banco quasi immediatamente. L'ultima cosa che voleva è che lei si facesse un'idea sbagliata e pensasse che lui la stava fissando.
Prese posto due posti avanti rispetto al biondino dato che non voleva pensasse che ci stesse provando.

Entro pochi secondi che lei ebbe preso posto la campanella suonò e gli studenti iniziarono a riempire l'aula.

- [T/N]! - Esclamò Bora, prendendo posto accanto lei. Bora era la rappresentazione di classe e sembrava che stesse per compiere la sua missione nella vita, fare amicizia con lei.
- Ciao. - Salutò gentilmente, dando a Bora un sorriso amichevole.
- Com'è stato il tuo primo giorno? - Chiese Bora, suonando più rumorosa di qualsiasi altra cosa.
- Tranquillo. - Rispose così come aveva pensato ieri nella sua testa. Si accigliò visibilmente ma riprese velocemente il suo solito comportamento appena la professoressa entrò in classe.

Una volta che la classe terminò, gli studenti si divisero per andare nella prossima classe. La sua prima classe era d'inglese, nella quale non era mai stata prima. Inglese era una materia in cui aveva sempre eccelso dato il fatto che, fin da piccola, i genitori la mandavano da un tutor. Prese posto vicino la finestra e vide gli uccelli che volavano fuori nel mentre gli altri studenti presero posto.

Notò lo stesso ragazzo che sedeva il posto dietro di lei, ancora una volta, da solo. Si chiese perché non ha mai provato a sedersi accanto a qualcuno. Forse era timido? O forse non era una persona socievole?

Lui notò che lo stava guardando e subito s'irrigidì. Odiava essere guardato. Non era mai stato così però. C'è stato un tempo in cui amava che tutti gli occhi fossero su di lui. Alzò lo sguardo verso di lei per un momento sperando che potesse percepire il suo disagio e farla smettere. Sembrò accettare il consiglio e si girò verso la classe. Non potè fare a meno di chiedersi quale fosse il suo problema mentre lei chiedersi quale fosse la sua storia.

La giornata passò piuttosto in fretta, ma non per lui. Ricevette i soliti sguardi mentre lei ricevette sorrisi calorosi.

- Dovresti provare la pasta. È davvero buona. - Consigliò Bora spingendo un piatto di pasta fredda nella sua direzione. Scosse la testa con un piccolo sorriso indicando il panino col pollo fatto da suo padre quella mattina.
- Allora, come mai ti sei iscritta nel bel mezzo del semestre? - Chiese Shiwon.
- I miei genitori hanno divorziato. - Disse con nonchalance. Le quattro ragazze intorno al tavolo scambiarono sguardi accigliati tra di loro prima di darle parole di conforto ed incoraggiamento.
- Onestamente, non mi dà fastidio. - Mentì. La infastidiva molto. Odiava come la sua piccola famiglia fosse andata in frantumi. Suo fratello minore rimase a vivere con la madre ma lei decise di trasferirsi con il padre. Odiò il pensiero del fratello rimasto da solo.

Le ragazze presero il loro pranzo, lasciate senza parole per la prima volta da quando s'era incontrata con il gruppetto delle chiacchierone. Si guardò intorno cercando quello strano ragazzo incontrato all'inizio della giornata.
- Cerchi qualcosa? - Chiese Bora schioccando per ricevere la sua attenzione.
Sentì un leggero rossore insinuarsi sulle sue guance dal momento che non voleva ammettere che stesse cercando lui.

- Beh, è solo che ehm... io... - Iniziò ma Shiwon la interruppe con un piccolo risolino.

- È un ragazzo, non è vero? - Esclamò applaudendo contenta. Rimase in silenzio e tutte e quattro le ragazze rimasero a bocca aperta e si avvicinarono di più a lei.
- Chi è? - Sogghignò Seulbi.
- Non che mi piaccia o cosa ma c'è questo ragazzo biondo che sedeva in fondo alla classe d'inglese. Sembra molto tranquillo. Sta lì da so... - Spiegò ma si fermò appena le quattro ragazze si scambiarono sguardi preoccupati.

- Cosa? - Chiese, sentendosi molto confusa.
- Bang Chan. - Rispose Bora in tono quasi silenzioso, come se il suo nome fosse una parolaccia che era meglio non pronunciare.
- È... strano. Io non lo infastidirei se fossi in te. - Avvisò Seulbi.
- È cattivo o cosa? - Non potè fare a meno di essere sempre più curiosa.
Se voleva sapere qualcosa in più su di lui quella era la miglior possibilità. Le quattro ragazze la fissarono come se fosse una creatura aliena. Chan non era spesso oggetto di discussione e quando lo era non era mai qualcosa di positivo.

- Non è cattivo, è solo una persona non esattamente buona. Ho sentito che fa parte di una gang. - Condivise Shiwon col gruppo ricevendo cenni di approvazione da parte di ogni ragazza intorno al tavolo.
- E ci crederei. - Aggiunse Jaehwa.
- Davvero? - Non riusciva a credere a ciò che stava sentendo.
Le sembrava semplicemente un ragazzo timido.
- Non frequenta neanche molto la scuola. - Aggiunse Bora.
- Qualcuno mi ha detto che ha messo la sua ex ragazza incinta. - Sbuffò Seulbi disgustata.
- Sono comunque solo voci di corridoio, giusto? - Interruppe la discussione del gruppo.
- Beh sì, ma sappiamo una cosa per un fatto... - Iniziò Shiwon, catturando la sua curiosità. Bora, Seulbi e Jaehwa si voltarono verso Shiwon come per supplicarla di tenere la bocca chiusa. - ...anche se non dovremmo parlarne. - Sospirò Shiwon.

- Oh ma dai, ditemelo! Non potete iniziare una storia e poi non finirla. - Sollecitò il gruppo il quale si scambiò un'occhiata di incertezza. Shiwon si guardò intorno per assicurarsi che nessuno potesse sentire la loro discussione prima di avvicinarsi a lei e coprire a coppetta con le mani la sua bocca per sussurrare.

- È un assassino.

Faded // Bang Chan (ITA) ✓Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα