Capitolo 13. Come direbbero gli Oasis: You're my wolderwall

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Non avrei mai pensato di poter quantificare la mia vita in scatoloni. Eppure, tutto ciò che ero, era in quelli scatoloni: ricordi belli e brutti, cose che non avrei mai avuto il coraggio di buttare e altre di cui non volevo fare a meno. Mi venne un po' di tristezza nel vedere la mia camera da letto vuota, ma entrare nella nuova casa mi fece sentire benissimo: finalmente ero indipendente. C'erano da fare molti lavori, dovevo sistemare le mie cose e occuparmi di tutte le faccende burocratiche, ma poco mi importava.

«Vedrai che rimpiangerai di essertene andato molto presto.» mi disse Charles appoggiando l'ultimo degli scatoloni per terra in sala. Io gli sorrisi, scuotendo la testa.

«Beh, presto non è adesso, quindi ho un po' di tempo per gustarmi questa assurda sensazione che mi sento sulla pelle; come se una scarica elettrica mi avesse percorso.» gli spiegai «E' veramente bellissimo!»

Lui alzò gli occhi al cielo.

«Sei sicuro di voler far fare a me la parete della sala?» mi chiese avvicinandosi alla parete incriminata e toccandola. «Magari, se poi non ti piace e...»

«Sono sicuro!» gli dissi interrompendolo. Mi avvicinai anch'io, abbracciandolo da dietro e appoggiando il mento contro la sua spalla. Lui si girò leggermente, lasciandomi un bacio contro la tempia. Il tutto era incredibilmente romantico, ma non volevo pensarci troppo. Come non ci pensavo troppo al fatto che mi avesse detto di amarmi. Anzi, pensava di amarmi. Io invece ne ero sicuro, ma non lo davo molto a vedere.

«Pensavo a qualcosa che potesse ricordarti quanto sia bello sognare; niente di concreto, voglio che sia pura fantasia.» mi spiegò «Ho bisogno del blu, viola, giallo e rosso.»

Nel pomeriggio andammo a prendere i colori, aggiungendo alla lista di Charles anche il bianco. Mentre lui avrebbe fatto la parete, io avrei iniziato ad imbiancare il resto della casa.

Con in sottofondo una delle playlist di Spotify ci mettemmo al lavoro, io canticchiando, lui fin troppo concentrato sul lavoro che aveva da fare. Era quasi buffo mentre mischiava i colori, osservando le varie combinazioni con estrema attenzione.

Poi, improvvisamente, la sua serietà scomparve e ciò che fece mi sorprese. Prese il contenuto della ciottola in cui aveva mischiato i colori e la lanciò contro il muro.

«Charles?!»

«Vieni qui, dovresti farlo anche tu!» mi disse sorridendomi, poi si girò e cominciò a spalmare il colore su tutto il muro. Charles stava praticamente distruggendo il muro della sala, forse avrei dovuto incazzarmi ma quello che stava facendo mi pareva un'ottima idea. Iniziai anch'io a mescolare insieme diversi colori, dipingendo casualmente varie parti della parete. Continuammo senza seguire una logica; colori ovunque, non solo sul muro. Improvvisamente i colori li ritrovammo anche addosso ai vestiti. Charles cominciò a sporcarmi quando io, non così tanto per sbaglio, gli presi il viso tra le mani sporcandolo nel tentativo di dargli un bacio. Lui approfittò di quel momento, sporcandomi totalmente. Non feci nemmeno in tempo a staccarmi che mi ritrovai ancora del colore addosso. E non so nemmeno come passammo da quello a baciarci, a toccarci, a fare l'amore contro quel muro.

«Guarda che cazzo di casino.» sussurrai contro le sue labbra, facendolo sorridere. «Sono tutto sporco...» aggiunsi baciandolo dolcemente.

«Uhm...allora forse dovresti toglierti la maglia.» mi disse prendendo i lembi della maglietta che avevo addosso e togliendomela. La mia pelle lattea si sporcò non appena lui mi abbracciò, passandomi un braccio attorno al collo e baciandomi ancora. E poi ancora.

Riuscii anch'io a togliergli la maglietta, facendolo nel preciso momento in cui mi trovai schiacciato contro il muro. Le mani di Charles passarono dall'accarezzarmi il viso, al petto, fermandosi poi sul sedere. Mi strinse le natiche, dandomi poi una sculacciata. Sussultai, cercando di staccarmi da lui ma senza riuscirci. Mi strinse forte a sé, tanto che riuscii a sentire il suo cuore battere forte.

Scintille || Charles LeclercМесто, где живут истории. Откройте их для себя