Matricole

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 Come anticipato da Colette Tremònt, le matricole vennero a fare visita al campo durante l'allenamento della squadra. Riccardo si accorse del gruppetto di ragazzini con lei a fare da Cicerone ma fece finta di niente e continuò a giocare e a dirigere gli altri. In spogliatoio aveva anticipato a tutti che ci sarebbe stata una breve visita da parte di matricole ma la cosa in nessun modo avrebbe dovuto distrarli dall'allenamento. E poi non sarebbe stato carino nei confronti dei ragazzi: sarebbero venuti con la speranza di vederli giocare ed era giusto che i loro desideri venissero esauditi. Qualcuno colse l'occasione per fare il grandioso ed esagerò un passaggio o un tiro in porta, suscitando sospiri di ammirazione da parte del pubblico.

Mentre continuava a seguire con la coda dell'occhio i suoi compagni, Riccardo fece caso a Colette, intenta a spiegare cose al suo seguito, la matita ancora infilata dietro l'orecchio e i lunghi capelli scuri legati. Le matricole dovevano essere una trentina e i loro occhi erano tutti spalancati, brillavano di fronte alla grande Raimon, forse non ascoltavano una parola di quello che la loro guida stava dicendo. Riccardo sapeva che la metà di loro, dopo quel giorno, avrebbe pregato i rispettivi genitori di compilare la domanda di iscrizione a quella scuola, animata dalla speranza di giocare con quei campioni che si stavano allenando nel campo sottostante.

Ricevette una palla. Decise di fare una bella figura, una sola, per accontentare i ragazzini sulle gradinate. Si portò avanti scartando ogni compagno che si buttava per fermarlo, fino ad essere di fronte a Samguk, il portiere. Il pallone vibrò nell'aria sotto il suo tiro e finì in rete. Dalle matricole partì un piccolo applauso e gli venne da sorridere.

L'allenatore Travis decretò la fine dell'allenamento. Si avvicinò a Riccardo.

<<Perché non li porti a vedere gli spogliatoi e il club?>>.

Lui annuì: aveva in simpatia quei ragazzini, tre anni prima era stato esattamente come loro. Radunò la squadra e salì verso Colette, sorridendo alla volta di tutti quegli occhi che lo fissavano increduli di poter davvero avere la fortuna di scambiare due parole con i giocatori della Reimon.

<<Benvenuti alla Raimon! Sono il capitano della squadra di calcio, Riccardo Di Rigo. Seguiteci, vi portiamo a vedere il club>> disse, a nome di tutti.

Si levò un mormorio di eccitazione tra le matricole e, con la coda dell'occhio, scorse il sorriso entusiasta di Colette Tremònt.

Fece strada al gruppo. Gabi gli fece una battuta su quanto fosse tenero vederlo fare il veterano premuroso e lui gli tirò una gomitata amichevole.

La Raimon fece fare un giro del club alle matricole e rispose alle domande più urgenti. Poi Colette richiamò l'attenzione del gruppo annunciando che la visita fosse terminata e che i genitori di tutti stessero aspettando nell'atrio per riportarli a casa. La squadra fu libera di cambiarsi e lo fece con l'aria nostalgica dei bei tempi in cui si erano iscritti alla scuola portandosi dietro lo stesso entusiasmo che animava quei ragazzini. 


Ma ve lo ricordate il vostro open day delle superiori??? Avevate questo entusiasmo? Io no😂

FDP

Il Bene Genera BeneWhere stories live. Discover now