Ti ascolto

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Pov's Thor

Tornai a casa subito dopo averlo visto andare via con sua madre.
La cosa che più mi aveva ferito, oltre alla notizia stessa di doverlo perdere, era il suo sguardo afflitto mentre mi parlava...odiavo vederlo in quelle condizioni.
Sinceramente ero terrorizzato all'idea che potesse tornare a farsi del male...
Dopo aver scoperto quel suo modo di affrontare il dolore, mi ero deciso ad aiutarlo...volevo stargli accanto, controllarlo...dargli tutto l'affetto necessario.
Ma non potevo più mantenere la promessa che mi ero fatto...
E immaginarlo solo e in balia delle sue emozioni mi uccideva.

Raccontai l'accaduto a due amici: Steve e Rocket.
Ormai non parlavo più con Fandral e Nat.

Rocket era un vecchio compagno di scuola.
Malgrado la sua bassa statura, che gli era costata il soprannome  "coniglio" da parte mia, aveva un carattere davvero energico...in più mi ammirava molto, quindi non fu un problema dirgli della mia relazione con un ragazzo invece che con una ragazza.
Al contrario, mi sentii leggermente agitato nel dirlo a Steve.
Per mia fortuna, alla fine, non ebbi problemi con nessuno dei due.
Ciò fu un bene perché sentivo davvero il bisogno di parlare.

Ogni giorno, sotto consiglio di Steve, mandai lettere e inviti alla madre di Loki.
Sapevo di dover conquistare la sua fiducia per poter tornare a parlare con la persona che più amavo.
Purtroppo però, anche dopo due settimane, non ricevetti risposta.
Non avrei potuto continuare in eterno, quindi dovetti passare al piano B.

Un pomeriggio, mi decisi ad andarci di persona.

Mi vestii il più elegantemente possibile e comprai dei fiori.
Dopo aver preso coraggio, tornai davanti all'edificio dove avevo incontrato  Loki per la prima volta.
Dopo aver suonato, dovetti aspettare per un po', ma alla fine il portone si aprì.
Un volto femminile si affacciò per guardarmi. Era lei.

Io le mostrai il mio miglior sorriso.

Subito provò a chiudermi la porta in faccia, ma io la bloccai con il piedi.

"Vattene o chiamo la polizia!"

"Mi ascolti la prego, sono qui per parlare con lei, non con suo figlio"

Sembrò sorpresa.

"...Per me?"

Annuii.

"Be non mi importa! Da quando ti ha incontrato, mio figlio sta sempre male!
Non fa altro che piangere e, se ti vedesse, la situazione peggiorerebbe soltanto"

"Le giuro che posso spiegarle anche questo suo comportamento!"

Lei sospirò e si arrise...per fortuna non fu troppo difficile convincerla.

"...Poi promettimi che te ne andrai"

Dovetti accettare.
Appena lo ebbi fatto lei mi fece entrare e salire le scale, fino al suo appartamento.

"Sarò ben felice di rispondere ad ogni sua domanda, ma la prego di ascoltarmi davvero"

Una volta entrati in casa mi sedetti e lei fece lo stesso.

"Ascolterò"

Speravo davvero che non mentisse.

"Vorrei cominciare dicendo che se non l'ho avvisata quando Loki è venuto a stare da me, è perché davvero non credevo che qualcuno lo stesse cercando.
Mi aveva detto di non essere voluto né a qui né a scuola e io mi sono fidato...ho sbagliato, me ne rendo conto...lui è un minorenne ed io avrei dovuto trattarlo come tale.
Se avessi saputo della sua situazione, signora, l'avrei subito chiamata.
Probabilmente è per questo che lui mi ha mentito"

Volevo continuare, ma inaspettatamente interruppe il mio discorso.

"...Mi vede come la cattiva da giorni se non settimane.
Non fa altro che piangere in camera sua e quando provo a parlargli è un disastro.
Il nostro rapporto non è mai stato dei migliori ma ora è davvero completamente rovinato...
Anche se non ci crede, io gli voglio bene.
È mio figlio...è una parte di me.
Il non sapere cosa lo affligga tanto mi ferisce"

La guardai negli occhi.
Sapevo bene la ragione dell'angoscia di Loki, ma non potevo essere io a parlarne con lei.

"Ecco...lui ha le sue ragioni...e vorrei dirgliele ma non posso.
Deve essere lui a farlo, non io"

"Pensavo avessi detto di voler parlare solo con me!"

Sussultai.

"È c-così! Non dobbiamo affrontare per forza questo argomento, ho comunque molto altro da dirle!"

Per fortuna riuscii a calmarla prima che si arrabbiasse troppo con me.

La vidi alzarsi, senza dire una parola, ed entrare in una camera.
Poco dopo tornò seguita da Loki.
Lui, appena mi vide, mi corse incontro e mi abbracciò.
Piangeva come un bambino.
Non me lo aspettavo...o almeno, non che lo avrebbe fatto così platealmente davanti a sua madre.

"M-m-mi sei ma-mancato tantissimo"

Sorrisi e gli accarezzai la testa dolcemente.

"Lo so"

Sua madre ci fissava a bocca aperta.
Sicuramente non aveva mai visto suo figlio così affettuoso con qualcuno...ma potevo capirla, nemmeno io ero abituato.
Quella sensazione mi piaceva però.

Gli dissi la ragione per cui era stato chiamato.

"B-b-be può servire...d-diglielo.
Digli c-cosa mi fa soffrire tanto"

Successivamente si rivolse alla madre.

"A-ascoltalo per davvero...è importante per me...Ti prego"

Thorki ||~Maybe i'm not too wrong~||Where stories live. Discover now