Pov's Loki
Riuscii a fargli scordare abbastanza velocemente dello scomodo e amaro argomento tirato precedentemente fuori a causa della mia curiosità...
Ancora però mi tormentavo non capendo come fosse possibile che dopo averlo visto sul punto di piangere "per colpa mia" non mi sentissi affatto orgoglioso o indifferente...Sentivo qualcosa di simile ad una cosa molto spesso citata nei libri che leggevo, ma che mai mi aveva sfiorato come sensazione...
Il senso di colpa.
Solo a pensarci mi veniva la nausea! Io? Percepire un così inutile sentimento nei confronti di qualcun'altro?! Perché proprio in quel momento ho iniziato a sentirmi così allora? E perché proprio con lui!?
Ma soprattutto...Perché mi ero sentito in dovere di essere così "sdolcinato" nei suoi confronti per farlo stare meglio?!
Non trovando risposta a quelle domande, mi limitai a fingere disinteresse per il resto del tempo, ricominciando a non parlare ma ascoltando solamente, una volta che ebbe riacquistato il suo solito sorriso.
...Ora però dentro di me lo guardavo con ammirazione in un certo senso perché se non glielo avessi chiesto,
mai mi sarei accorto della sua sofferenza così forte.
Il suo modo di nascondere tutto dietro a quel sorriso sempre ottimistico era davvero qualcosa di invidiabile!
Passò la giornata ancora una volta raccontandomi del più e del meno, fin quando non mi fece una domanda, che mi riportò inevitabilmente ad interrompere il flusso di svariati pensieri che mi passavano per la testa.
"Senti...posso farti una domanda?"
"Ehm...Suppongo di si"
Non sapevo proprio cosa aspettarmi da quella domanda anche perché non avevo la minima idea di cosa stesse parlando fino pochi istanti prima (a causa del mio essere distratto).
"...Tu ci sai fare con le ragazze?"
Davvero?
Sinceramente volevo scoppiare a ridere davanti a lui. Insomma, io non mi ero mai fidanzato nonostante molte ragazze della mia scuola fossero affascinate dalla mia riservatezza e dalla mia spiccata arguzia....Il mio fascino...Il mio lato galante...La mia perfezione...E...
Ok ok la smetto.
Il punto è che, come ho detto fin dall'inizio, l'amore è stupido.
Non è mai stato una mia priorità.
Ci si fidanza e ci si promette amore eterno per poi, soprattutto a questa età, lasciarsi un paio di mesi dopo.
Quindi? Cosa ci si guadagna a parte sofferenza nel momento della separazione?
Be...Forse ero un po' drammatico...Ma era tutto legato alla mia grande paura di dimostrare i miei sentimenti...
Comunque, pensai bene di tirarmela un po'... Giusto per non fare la figura dello sfigato davanti a lui.
"Tsk...Mi sembra ovvio!"
Questa mia risposta lo fece sorridere, probabilmente per il mio tono sicuro e spavaldo.
"Dici sul serio!? Wow! Be allora...Non è che mi daresti qualche consiglio sul come potrei dire a Sif che..."
"Che ti piace?"
"Si.."
"Non avevi detto che era solo un'amica?"
Alzai un sopracciglio sarcastico, in contrasto però, con una strana sensazione che affiorava dentro di me.
"Infatti è così...O almeno pensavo...Solo che...Non riesco a smettere di pensare a lei..."
Mentre sospirava pensieroso appoggiò la testa sulle mie gambe, rivolgendomi uno sguardo supplichevole.
"Cosa posso fare?"
"Che dovrei dirti io?"
"Non lo so, hai detto tu che sei un esperto!"
Be...Io sapevo effettivamente un bel po' di cose in materia, anche perché fra libri e film d'amore che mi propinavano a scuola, potevo definirmi abbastanza capace però...
"Non ho detto che sono un esperto! Ho semplicemente detto che sono bravo!"
"Be dimmi come allora!"
Sfoggiai l'espressione più seria e sicura di me, andando a rispondergli.
"Semplicemente sono di bell'aspetto quindi sono avvantaggiato! Se anche tu fossi nato con la mia fortuna, sarebbe già ai tuoi piedi...Direi che con te dovremmo contare sull'aspetto interiore!"
Mi infastidì particolarmente vederlo scoppiare a ridere dopo quella mia affermazione fiera.
"Be? Perché ridi?"
"Lasciamo perdere che è meglio..."
"No! Ora mi spieghi! Quale parte del mio viso perfetto ti fa negare la mia assurda bellezza!"
Per il resto del tempo continuò a ridere mentre io drammatizzavo per scherzare.
Lo feci probabilmente perché speravo che così facendo sarebbe morto soffocato dalle troppe risate e-
Ahh ma chi voglio prendere in giro?
Mi piaceva vederlo felice... La sua risata era contagiosa e mi faceva sentire altrettanto di buon umore.
*L'ho-detto-veramente?*
Arrossii subito al solo pensiero...
Poco dopo però me ne scordai per mia fortuna perché dovetti pensare velocemente a qualcosa da dirgli per rispondere alla sua domanda.
Dissi qualcosa riguardo all'essere se stessi parlandole e basta, oppure facendoglielo capire... O qualcosa di simile... Insomma, tipiche cose da romanzo, però Thor non sembrava tipo da leggere quel genere di libri... infatti mi guardò come se con le mie affermazioni lo Spirito Santo lo avesse illuminato.
Non smetteva più di ringraziarmi.
Nonostante tutto non mi aspettavo ci sarebbe riuscito veramente...Non credevo che...Avesse quel coraggio che mai avrei potuto avere io...
Il giorno successivo, mentre scendevo le scale per andare a fare colazione, il mio sguardo non poté fare a meno di ricadere in quel punto, appena entrato in sala da pranzo...
Sif era in piedi accanto alla porta d'ingresso della cucina, intrappolata dalle mani di Thor che le avvolgevano i fianchi mentre le braccia della ragazza, attorno al suo collo, lo avvicinavano a sé. Rimasi sulla soglia a guardarli, erano troppo lontani perché si potessero accorgere di me.
Rimasi in piedi ed immobile, finché non successe.
Si baciarono.
Per qualche minuto, sentii l'aria mancare. Respiravo a fatica.
Perché?
Dentro di me qualcosa di ancor più strano stava però accadendo...
Proprio non riuscivo a spiegarmi il perché sentissi il cuore d'un tratto pesante.
Mi sembrava fosse di vetro e che si fosse appena frantumato...perché le schegge che lo componevano lo stavano lacerando così dall'interno?
Che diavolo di emozione doveva essere?
Non lo so, ma faceva male.
Era allucinante il dolore che sentivo.
Ma perché?
Avrei dovuto sentirmi orgoglioso ora, perché era anche merito mio, se Thor aveva preso coraggio... Ero stato io a dirgli di parlarle o di fare qualcosa per dimostrarle i suoi sentimenti.
Avevo fatto una "buona azione"...E allora perché mi sentivo tanto uno schifo? Normalmente questo genere di cose non dovrebbe far sentire bene e appagati?
Be, non è affatto come dicono.
Continuando a non dire nulla per non farmi vedere, me ne andai. Tanto la fame era ormai passata.
Tornai nella mia camera a passo svelto, tenendomi coperta la bocca con una mano. Una volta entrato, mi chiusi dentro e scivolai con la schiena lungo la porta...Ormai non trattenevo più le lacrime.
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Thorki ||~Maybe i'm not too wrong~||
FanfictionE SE LOKI E THOR FOSSERO NATI COME NORMALISSIMI ADOLESCENTI UMANI? L'emarginato Dio del caos è, in questo caso, un normale ragazzo di 17 anni che affronta una vita difficile. Solo una persona lo vorrà aiutare, Thor...e se questo da un lato lo farà s...
