Pov's Loki
*Merda merda merda merda!!*
*Perché l'ho fatto?? PERCHÉ GLI HO PERMESSO DI FARLO!?*
*Ho avuto ben prima l'occasione di liberarmi dalla sua presa... E ALLORA PERCHÉ NON L'HO FATTO?? PERCHÉ MI SONO SENTITO COSÌ...vulnerabile in quel momento.... Così.... Strano?*
Se prima non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi per l'imbarazzo di dovergli chiedere scusa.... Ora la situazione non poteva andare peggio.
Appena ebbi ripreso fiato, mi riallacciai la zip dei jeans e istintivamente mi coprii gli occhi con le mani.
Non dissi una parola ma dentro la mia testa in quel momento ne giravano milioni.
Pensieri che si sovrapponevano andando in contrasto fra loro e rendendomi il tutto più difficile da comprendere.
Ero terrorizzo.
Non tanto perché da un momento all'altro avrebbe potuto rifarlo, lasciandomi ancora una volta senza alcuna possibilità di reagire...
Ciò che veramente mi rendeva nervoso e confuso, era il mio timore nel pensare che forse, ciò che era appena successo, poteva essermi piaciuto.
Scossi la testa insistentemente nel disperato ma inutile tentativo di rimuovere dalla mia testa quel pensiero.
Non poteva essere così.
Non doveva essere così.
Mai avrei potuto accettarlo.
Era sbagliato.
...E poi... C'era qualcos'altro...
Una cosa che non avevo mai detto a nessuno.
La ragione del mio odio per ogni forma di contatto fisico.
Percepii delle lacrime scorrere lentamente lungo il mio viso, sfiorando inevitabilmente le mani che mi coprivano gli occhi.
Non volevo piangere... L'ho sempre trovata una soluzione da deboli.
Ma in fondo suppongo di esserlo...
Ad un tratto sentii le sue mani prendere le mie, allontanandole delicatamente dal mio volto.
Si avvicinò e mi spostò una ciocca di capelli neri dietro l'orecchio, per asciugarmi più facilmente gli occhi pieni di lacrime.
In tutti i modi possibili cercai di non incrociare il mio sguardo con il suo.
Capii che non sapeva cosa dire, ma ci provò comunque.
"...Scusa...Sono un idiota.
Non pensavo che ti avrebbe fatto soffrire tanto il mio gesto...
Non era ciò che volevo, t-te lo assicuro. Era solo per dirti che...ti amo.
Ma sicuramente ho sbagliato a spingermi così in là senza nemmeno avere il tuo consenso...
Da come hai reagito suppongo che sia un rifiuto"
Ancora le sue mani stringevano le mie.
"Spero che potrai perdonarmi"
*Strano come la situazione si sia ribaltata così: poco prima ero io, a dover chiedere scusa e ora...*
Presi un profondo respiro.
"Avevo circa 8 anni.
Ero sul divano e aspettavo il ritorno di mia madre da lavoro... Non era la prima volta che rimanevo a casa da solo, ormai era diventata un'abitudine e neanche più ci facevo caso.
Ad un tratto sentii qualcuno bussare alla porta d'ingresso e senza pensarci troppo, andai ad aprire.
Davanti a me vidi alcuni uomini che subito mi spinsero con forza verso una parete.
Erano lì per mia madre, cercavano lei.
Pensando che se ne sarebbero andati se glielo avessi detto, dissi loro che non c'era.
Rimasero in silenzio per qualche minuto e successivamente uno di loro si avvicinò a me, con fare minaccioso.
'Be, se quella puttana non c'è, sicuramente bisognerà trovare un modo di punirla lo stesso, giusto?'
I loro sguardi erano fissi su di me. Non provai nemmeno a scappare perché già avevo visto la pistola che ognuno di loro si portava appresso.
Mi picchiarono.
Ma se si fossero limitati a quello, sicuramente avrei potuto sopportarlo..."
Chiusi gli occhi sentendo questi ultimi inumidirsi ancora una volta.
"Quello che hai fatto in circostanze 'normali' forse avrei potuto gestirlo meglio...Ma il problema sono i miei fottuti ricordi che non sono certamente d'aiuto"
*Non è vero... Nemmeno se fosse sempre andato tutto bene nella mia vita avrei saputo decodificare ciò che sentivo per lui...*
Era evidente che dopo ciò che gli avevo appena detto comunque, non aveva idea di cosa dire.
"Non c'è bisogno che commenti, non lo sapevi.
Nemmeno mia madre lo sa... divertente no?"
*Forse era una delle ragioni per cui la odiavo così tanto.
Era tutta colpa sua ciò che mi era accaduto*
Sospirai.
"Volevo...solo spiegarti la mia reazione, ecco perché te l'ho detto"
Detto ciò, sentii una parte di me desiderosa di isolarsi ancora...mentre l'altra parte iniziava a mettere a fuoco la ragione di tutto quello che finora era successo con lui.
Amore?
Forse era stato quello a farmi aprire per la prima volta dopo anni su quello che mi era successo.
Forse era quello il sentimento che spiegava la mia rabbia nel vederlo con un'altra...Gelosia.
...E forse era sempre quello il motivo per cui non sopportavo l'idea di vederlo stare male...
Speravo con tutto me stesso che quella risposta che mi ero dato fosse errata.
Sono da sempre quello diverso; quello con milioni di difetti; quello che tutti i compagni prendono in giro perché si isola...
E se avessi aggiunto il fattore 'gay' al tutto, sarei definitivamente stato un disastro.
Vidi Thor sforzarsi per dire qualcosa nonostante la sua confusione.
"Credo che dirti che mi dispiace per quello che ti è successo non servirebbe a cancellare quel ricordo...E non ti darebbe la percezione di quanto davvero penso sia qualcosa di orribile.
L'unica cosa che posso fare è supplicarti di perdonarmi e di dimenticare tutto ciò che ho fatto io...
Non farò mai più niente di simile, te lo giuro"
"Veramente lo faresti per me?"
"Be certo. Non ti obbligherei mai a fare qualcosa che non vuoi"
Lasciò le mie mani e si girò verso la porta dal quale era entrato, con l'evidente intenzione di alzarsi.
*Oh al diavolo!*
Di scatto mi misi in ginocchio sul letto e lo presi per il colletto girandolo verso di me.
*AL DIAVOLO I MIEI RICORDI DI MERDA E AL DIAVOLO LE MIE PARANOIE.
LA VITA È LA MIA E CI FACCIO CIÒ CHE VOGLIO!*
Lui mi guardò sbigottito, con gli occhi sbarrati.
Senza perdere altro tempo mi gettai io sulle sue labbra.
Ogni volta che, per pochi istanti, mi sentivo obbligato a staccarmi dalle sue labbra per riprendere fiato, stavo male.
Sentivo il bisogno di baciarlo, come se lui stesso potesse ridarmi l'ossigeno di cui avevo tanto bisogno.
Come se le nostre bocche fossero attratte inevitabilmente l'una dall'altra.
Sentivo il bisogno delle attenzioni avide che la sua lingua rivolgeva alla mia.
Questa sensazione mi stava facendo impazzire.
Mi piaceva, Dio se mi piaceva.
Anche se i miei ricordi ancora facevano male, capii che in quel momento l'importante era ricordare chi avevo davanti.
Non quei mostri.
Thor.
La persona che mi aveva fatto impazzire di gelosia e che mi aveva dannatamente eccitato nonostante tutte le cose che avevo in testa.
Nel frattempo lui mi aveva posizionato sopra le sue ginocchia, tenendomi per i fianchi.
Le mie mani si reggevano ai suoi capelli.
Lo desideravo così tanto.
Dopo un po' ci ritrovammo entrambi senza fiato, venendo costretti a dividerci per più tempo.
Avevamo entrambi il fiatone.
"M-mettiamo in chiaro una cosa:
n-non sono frocio, ok?!"
Si mise a ridere vivacemente.
"N-non l'ho mai pensato tranquillo, quel bacio era molto etero"
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Thorki ||~Maybe i'm not too wrong~||
FanfictionE SE LOKI E THOR FOSSERO NATI COME NORMALISSIMI ADOLESCENTI UMANI? L'emarginato Dio del caos è, in questo caso, un normale ragazzo di 17 anni che affronta una vita difficile. Solo una persona lo vorrà aiutare, Thor...e se questo da un lato lo farà s...
