Jessica (Seconda parte)

84 11 39
                                    

"Ouuuuh". 


La iena si stava pian piano riprendendo dopo il tremendo colpo ricevuto sui gioielli di famiglia da parte della lepre, che a quanto pare non si era in alcun modo trattenuta mentre lo colpiva. 


"Dio...mi vuoi ammazzare?". 


"Ti dirò, non sarebbe male come idea". 


Finita la frase la lepre si avvicinò al predatore, afferrandolo per il bavero della maglia, cominciando a tirare finchè non lo sollevò col muso alla sua altezza. 


"Anche perché per un attimo mi era quasi venuto il dubbio che tu volessi fare lo stesso con me".


"Che ne sai? Magari ne ho ancora voglia...". 


"Cosaaaah".


In un attimo la iena si era alzata in piedi, lo sguardo sofferente tenuto fino ad un attimo prima mutò improvvisamente in uno divertito, che non mostrava alcun segno di dolore o incertezza, quasi non fosse mai nemmeno stato colpito dalla lepre, che venne prontamente afferrata per una gamba per poi trovarsi capovolta a testa in giù, nuovamente in svantaggio rispetto al suo aggressore. 


"Ah ah ah ah ah, non cambi mai, piccola Jess, pensi ancora di poter qualcosa contro di me? Quando lo capirai che è tutto inutile? Io sono inelut..."


Si fermò poco prima di finire la frase, abbassando lo sguardo alla preda che in quel momento teneva sotto-sopra e che a sua volta lo osservava perplessa da quel drastico cambio di umore, per lei quel mammifero era sempre stato un dilemma, da quando lo aveva visto la prima volta al momento in cui lo vide partire, per non fare apparentemente più ritorno, ed ora era lì, a prendersi gioco di lei come in fondo aveva sempre fatto.


"Naaa, questa è di quello stronzo viola col mento a scroto!". 


"Cosa?". 


Abbassò il braccio, posandola poi a terra e mollandole la caviglia, dandole modo di rimettersi in piedi, nonostante Jessica avesse ormai capito che non aveva cattive intenzioni non abbassò minimamente la guardia, prestando attenzione ad ogni singolo movimento che il predatore faceva. 


"Che sei venuto a fare qui, Mason?". 


La iena fece sparire il sorriso dal muso, osservando per un po' in silenzio la lepre. 


"È veramente questo che mi vuoi chiedere dopo tutto questo tempo?". 


"In effetti no..." .


Si avvicinò al predatore e gli sferrò un pugno sul muso, facendo piegare di poco la testa del predatore di lato, senza che comparisse alcuna espressione di dolore sulla sua faccia, nemmeno stavolta. 


"Sei un bastardo, dove cazzo sei stato tutto questo tempo? Hai idea di cosa ho passato dopo la tua sparizione? Pensavo che fossi morto, che non ti avrei più rivisto, ed ora ritorni così?". 

Una nuova vitaWhere stories live. Discover now