Miracolo?

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Nick pensava e nel frattempo osservava l'essere ammanettato al termosifone, lei stava a capo chino e lo sguardo perso nel vuoto probabilmente pensando come potesse andargli peggio di così, la volpe che aveva mantenuto un atteggiamento da duro per tutto il tempo con lei non ci riuscì più, stava guardando se stesso qualche anno prima e la volontà di arrestarla venne sostituita da quella di dargli una possibilità.


"Ascoltami bene"


Lei alzo lo sguardo e fissò la volpe ascoltando quello che aveva da dire.


"Io so cosa stai passando, credimi, non sono nato poliziotto, un tempo ero come te"


"E quindi? Perchè mi dici questo?" la coniglia era confusa.


"Perchè voglio aiutarti, perchè è quello che avrebbe fatto Jessica se fosse stata qua" Poi guardò la foto di lui e la sua collega lepre.


"Se prometti che non scapperai ti darò una possibilità, e ti aiuterò a farti una vita decente, se non accetti mi limiterò a portarti in prigione con l'accusa di furto con scasso e minaccia a mano armata a pubblico ufficiale e qui a Zootropolis equivale a dieci anni"


Non aveva molta scelta e anche se gli pareva una minaccia bella e buona sentiva che lui era sincero, voleva veramente aiutarla.


"Ok accetto"


"Bene allora" Disse prendendo le chiavi delle manette "Ma ricordati una cosa, io lo sto facendo per aiutare te, a me non mi si prende per il culo, se ho anche solo il presentimento che trami qualcosa che va contro la mia buona fede sei fottuta, sono stato chiaro?" La coniglietta annuì, era stato più che chiaro.


Liberata dalle manette gli si avvicinò al muso "Puzzi"


"Cosa?" disse lei massagiandosi il polso che era stato legato.


"Proprio quello che ho detto, puzzi da far schifo, il bagno è di la, intanto ti cerco qualcosa della tua taglia tra le cose di Jessica i tuoi vestiti buttali nella cesta vicino la lavatrice, usa l'accappatoio bianco"


"In effetti è vero" pensò lei ricordando che l'ultimo "bagno" che aveva fatto era stato un lancio nel fiume da parte di alcuni malviventi quattro giorni prima.


"Eravate davvero solo amici?" Domandò Judy chiedendosi cosa ci facessero i vestiti della lepre a casa sua


"Non abbiamo ancora tutta questa confidenza, d'altronde non so niente di tè, se vuoi sapere qualcosa te la dovrai guadagnare"


Judy non riusciva a ricordare l'ultima volta che aveva fatto una doccia calda e più volte si assicurò di essere sveglia, di non stare sognando, dopo anni passati a mendicare e fregare i portafogli alla gente per un'esiguo pasto sentiva che la sua vita ora aveva un senso.


Quando uscì dalla doccia trovò il ricambio sulla lavatrice, una semplice maglietta viola, un paio di pantaloni corti e delle mutandine rosa con un cuoricino ricamato sopra.

Una nuova vitaWhere stories live. Discover now