Per te solo disprezzo

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Si avvicinò lentamente al letto dove riposava la coniglia e appena si rese conto di non essere sola nella stanza Judy si voltò, quando vide la lepre si tirò indietro come a volersi allontanare da lei.


"Sei venuta a finirmi?" Lo disse con un filo di voce terrorizzata e Jessica la sentì solo grazie al suo ottimo udito.


"Cos...no, no io...io sono venuta a chiederti di perdonarmi, ero accecata dalla rabbia e ti ho attaccata senza sapere nulla di te, di quello che avevi passato, mi dispiace"


Questa volta gli sembrava sincera e comunque se avesse voluto strozzarla lei non sarebbe riuscita ad opporre resistenza in quelle condizioni, si sforzo di fare un sorriso nonostante gli facesse male solo il parlare.


"Ascoltami bene ora, voglio che mi dici chi è stato a farti questo, lo posso arrestare per una cosa del genere, così non farà più male a nessuno"


"No non puoi, lui è protetto, se lo arresti dopo un giorno sarà già fuori, non si toccano i sottoposti di MrBig"


All'udire quel nome la lepre trasalì "Che hai a che fare con quel mafioso?"


"Con lui niente, ma con chi mi ha fatto questo, lo derubai, e da allora quando mi vede mi massacra di botte, questa è la terza volta, senza contare quelle del tasso e credimi non è nemmeno stata la peggiore"


"Come può esserci stato di peggio? Che diavolo gli avrà fatto le volte prima?" A questo pensava guardando quel corpicino martoriato.


"Judy, tu hai ridato la speranza a Nick quando ne aveva più bisogno, permettimi di aiutarti, dimmi chi è stato e ti assicuro che non ti toccherà più"


"Non voglio mettere in pericolo te e Nick, se te lo dico..."


"Non preoccuparti di questo, non succederà niente, dimmi quel nome"


"Ok"




Nel frattempo Nick era ancora fuori che camminava e pensava se Judy avesse gradito o meno vederlo, era stato duro con lei l'ultima volta arrivando a minacciarla, come poteva ora entrare li come se nulla fosse?


Ci pensò a lungo e più di una volta era tentato di andarsene poi si disse "Fanculo, io adesso entro e se proprio non mi vuole vedere me lo dirà, in quel caso mi toglierò dai piedi per sempre"


Si avvicinò alla porta e afferrò la maniglia quando una voce dietro di lui attirò la sua attenzione "Agente Wilde"


Non appena si girò sentì arrivargli un pugno sullo stomaco, non forte ma abbastanza da farlo piegare su se stesso, per istinto digrignò i denti, ringhiando, poi strinse i pugni, pronto a rispondere all'aggressione.


"Dai avanti, colpisci una coniglia paraplegica, non aspetto altro per dimostrare al mondo che razza di merda sei"

Una nuova vitaWhere stories live. Discover now