💎17. L'amore è...

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Passiamo tutto il pomeriggio in sala d'attesa, senza avere alcuna notizia di Nic.
Adri continua a camminare avanti e indietro per il corridoio, velocemente, con le mani strette dietro la schiena e lo sguardo vuoto, che lascia spazio soltanto ai pensieri. Chissà a che cosa arriva la sua mente, a che punto riesce ad immaginare il nostro futuro, senza Nic.
Scommetto che nella sua testa è in atto lo stesso caos che confonde la mia, che in questo momento riesce solamente a pensare al peggio del peggio. Forse nessuno dei due riuscirà più ad abbracciarlo, forse non potremo mai fargli sapere quanto lui sia importante, quanto la sua presenza sia indispensabile per le nostre vite.
Io, però, continuo a sperare e finchè ci sarà anche una minuscola possibilità, un piccolo spiraglio di luce in questo immenso buio che mi avvolge, io continuerò a farlo, fino alla fine.
Mi stringo i capelli tra le dita e affondo il viso nei palmi delle mie mani sudate, che aspettano soltanto che qualcuno riveli loro quello che sarebbe stato di me, del mio destino.
Da un momento all'altro, infatti, da quella porta sarebbe uscito il dottore a farci sapere le condizioni di Nic.
È strano quanto i nostri destini siano legati l'uno con l'altro e a pensarci bene, tutta la mia vita dipende da quelle poche parole che sto aspettando di sentire.
Nel frattempo in ospedale ci hanno raggiunti Tiziano, Valerio, Alessandro e altri amici di Nic.
È arrivato anche mio fratello e questo mi ha fatto sentire un po' meglio.
Stiamo tutti li a fissare la porta che dopo alcuni minuti si apre, lasciandoci intravedere un uomo alto e robusto, vestito di bianco...dev'essere il dottore.
Ha un'aria parecchio triste e affranta e questo mi fa gelate il sangue.
Nelle mie vene scorrono litri di ansia e panico, di paura e di immensa sofferenza.
La pressione sale a mille e mi sento quasi mancare.
Il medico si avvicina e fa un debole cenno con la testa per salutarci.
Adri e Chri mi sorreggono perchè sto per svenire...ho paura, una tremenda paura di perderlo.

A: "allora? Come sta?"

Dottore: "beh...ha bevuto molto e ha sfiorato la morte. Mi dispiace ragazzi, Niccolò è in coma"

G: "ma...ma si riprenderà, vero?"

D: "beh...veda signorina, abbiamo fatto il possibile ma ha ingerito un'enorme quantità..."

G: "mi dica la verità, dottore, la prego"

D: "è molto difficile che riesca a riprendersi. Potrebbe essere tra mesi, anni o forse mai...io non ci spererei"

G: non gli credo. Non può essere vero. Nic non mi lascerebbe mai. Lui si riprenderà. Lo so. Lui DEVE riprendersi.

"Possiamo vederlo?"

D: "Certo, l'infermiera vi accompagnerà dentro"

G: il dottore chiama una ragazza alta più o meno quanto me, giovane e molto carina. Nelle mani tiene stretta una cartellina e i suoi capelli sono raccolti con una matita, un po' alla rinfusa.

B: "ciao, sono Benedetta."

Mi ritrovo davanti una ragazza il cui viso è logorato dalle lacrime ed è tutta rossa per la disperazione. Non ha nemmeno più le forze di reggersi in piedi e due ragazzi la sorreggono per evitare che cada sul pavimento.
Ho visto tante persone tristi lavorando in questo ospedale, ma è la prima volta che questa sofferenza riesce a toccare anche me, nel profondo.
Non ho mai visto queste persone ma mi fa molto male vederli tutti così affranti.

"Mi...mi dispiace ragazzi..."

Li accompagno fuori dalla porta ma possono entrare soltanto uno alla volta.

"Lei è la fidanzata?"

G: restiamo tutti in silenzio per qualche secondo.
Che cosa sono io? Lo sono ancora? Sono ancora la fidanzata di Nic?

"ehm...sì, sono io"

B: le accenno un debole sorriso...mi sta a cuore questa ragazza, senza conoscerla nemmeno. È così fragile. La faccio appoggiare a me e la accompagno nella stanza di Niccolò.

G: Avverto una fitta allo stomaco...lui è li, su quel lettino bianco, immobile.
Ha una maschera che lo aiuta a
respirare e una flebo collegata al suo braccio. Vederlo così mi fa male.
Tutto questo è colpa mia e vorrei solo esserci io, su quel letto d'ospedale, in questa stanza così fredda e senza un filo di luce. Vorrei esserci io al suo posto, soffrire io per lui, vorrei che non mi avesse mai conosciuta, vorrei non averlo portato a questo.
Mi dispiace.
Mi dispiace per tutto.
Appoggio la mia testa sul petto di lui, piangendo e urlando contro me stessa. Come ho potuto fargli questo?
Sento qualcuno avvicinarsi a me da dietro e mi asciugo velocemente le lacrime, che ormai bagnano ogni angolo del mio volto.

B: "non è colpa tua. Nessuno poteva evitarlo"

Non distolgo lo sguardo appannato dagli occhi chiusi di Nic, che forse non si apriranno più.

B: "lui può sentirti, sai? Lui sente tutto quello che diciamo. Lui è qui ma non può risponderci. Se c'è una cosa che puoi fare per lui è parlargli. Può aiutarlo molto. Tu raccontagli tutto, come facevate prima. Digli tutto quello che ti passa per la testa e non si sentirà mai abbandonato.
Tu dagli un motivo in più per non arrendersi, dagli una ragione per tornare tra noi"

G: abbraccio forte Benedetta.

"Grazie"

Mi ha aiutato molto parlare con lei.
Penso che farò quello che mi ha detto.
Io non mi arrenderò mai, continuerò a lottare fino a quando non riavrò il mio Nic.
A qualsiasi costo.

B: Noto che il suo piede sta sanguinando e che un pezzo di vetro le è rimasto conficcato nella caviglia. Lei non vuole allontanarsi da quel letto e nemmeno farsi curare. Così, anche se non ho parecchia dimestichezza con gli utensili del dottore, mi siedo per terra, accanto a lei, e le medico la ferita.
Sta soffrendo molto, lo so, un pezzo di vetro così grosso impiantato nella gamba brucia terribilmente, ma lei sembra quasi non importarsene. Non ho mai creduto nell'amore vero, ma questa ragazza sta tralasciando totalmente sè stessa, a lei importa solo del suo fidanzato.
È la scena più commovente a cui abbia mai assistito.
Vederla qui, con una caviglia che non potrà più usare per mesi e mesi, che le lascerà una cicatrice lunga 10cm e inginocchiata davanti  a questo triste letto, mi fa una certa impressione. Allora esiste, esiste l'amore.
L'amore è questa ragazza che aspetta soltanto un battito di ciglia, aspetta che lui la guardi dritta negli occhi un'ultima volta.
Aspetta con l'aria di chi non mangia da una settimana e di chi ha esaurito ogni forza.
È questo l'amore, è proprio questo.

Cascare nei suoi occhi💎Where stories live. Discover now