💎16. Cuore o ragione?

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-Giusy

Quando apro gli occhi, a fatica, mi ritrovo in un caldo letto, avvolta da morbide coperte di lana.
Mi guardo intorno nella penombra ma non riesco a riconoscere la stanza.
Dove mi trovo? Perchè sono qui?
Provo ad alzarmi e ad uscire di qua, cercando di capirci qualcosa.
Mi gira molto la testa e barcollo un po', sbattendo anche contro qualche mobile di passaggio.
Sto quasi per cadere ma finalmente riesco a trovare quello che dovrebbe essere il salotto. Una luce fioca e debole illumina un angolo della sala, permettendomi di vederci un po' meglio.
Non è una casa molto grande e nemmeno troppo curata. Ci sono vestiti sparsi un po' ovunque e scarpe sul pavimento.
Ho un po' di paura di cosa mi aspetterà ora ma improvvisamente una voce familiare mi scalda il cuore, tranquillizzandomi.

X: "finalmente ti sei svegliata!"

G: mi volto e, sdraiato sul divano, vedo Adri che mi guarda con quei suoi occhioni da cucciolo, semichiusi. Come sono felice di vederlo!

"Ma che...che ci faccio qui?"

A: "beh stamattina stavo andando da Nic e poi ti ho trovata in una via poco lontano da qui, eri priva di sensi e non potevo mica lasciarti lì così..
Che ci facevi?"

G: "è che Nic...vedi lui..."

Scoppio in lacrime. Quella immagine, di Anna e Nic, continua a tornarmi davanti agli occhi. Non riesco nemmeno a parlarne.
Perchè mi hanno fatto questo?
Forse è colpa mia, però.
Non l'ho mai meritato, non meritavo il suo amore. Lui era troppo per me...
È colpa mia. Sono sbagliata, lo so.
È tutta colpa mia se ora sto così.
Adri si avvicina a me e mi abbraccia forte. Lui è l'unico che è rimasto, nonostante tutto e tutti.

G: "cosa c'è di sbagliato in me?"

A: "hey, non dire così. Va tutto bene. Non hai nulla di sbagliato, sei fantastica"

G: "se fossi fantastica ora Nic sarebbe qui con me e non con... Anna"

A: "con chi?! Nic?! Ma se lui è cotto di te?!"

G: "li ho visti, sai? Insieme. Loro si...si baciavano..."

A: "Sono sicuro che c'è una spiegazione per tutto questo. Conosco Nic e so che non ti farebbe mai una cosa simile...stai tranquilla che si risolverà tutto."

G: chiedo ad Adri di accompagnarmi a casa mentre continuo a singhiozzare. Ho bisogno di stare un po' sola, per conto mio, per riflettere su quello che è successo e sulla mia vita.
Mi sono accorta che quel momento ha sconvolto tutto, tutto quello che avevo costruito è crollato ed è svanito nel nulla.
Forse era tutto un' invenzione, forse non c'era mai stato niente di vero.
Ma allora perchè sto così?
Soffro.
Soffro terribilmente.

Salgo in camera e chiudo a chiave la porta.
Chri continua a bussare, è preoccupato per me e vuole farmi mangiare qualcosa. È da ieri che non metto niente sotto i denti, ma non ci riesco. Non ne ho voglia e non ho nemmeno fame.
Non riesco neanche a dormire, questa situazione mi sta distruggendo.
-
Sono passati due giorni, senza che nulla sia cambiato. Non ho chiuso occhio e non ho mangiato niente.
Sto qui seduta a fissare il vuoto, ad aspettare chissà che cosa.
Fuori dalla finestra vedo la gente passarmi davanti, vedo coppie che si tengono per mano e bambini giocare con la neve.
Tutto il mondo sta andando avanti, come ha sempre fatto, mentre io rimango ferma a guardarlo.
Sento che non ho più niente per cui combattere, nessun ideale per cui lottare.
Mi sento vuota.
Non ho più una ragione.
Stringo tra le mani il bracciale di papà e me lo passo tra le dita, come per sentirlo più vicino.
Vorrei essere forte, almeno per lui.
È difficile però.
In questo momento vorrei solo potergli parlare, vorrei...un suo consiglio, un suo abbraccio.
Lui sapeva sempre cosa fare.
Mi sento così smarrita.

Afferro il telefono tra le mani.
Ci sono decine di chiamate perse, tutte di Nic, e centinaia di messaggi. Li ignoro tutti, li cancello uno per uno, senza leggere neanche una parola.
L'ultimo, però, attira la mia attenzione. Non riesco ad eliminarlo, non so per quale motivo, ma sento dentro di me che è importante, che DEVO leggerlo.

Nic💎: Mia piccola Wendy, ho capito che l'unica cosa che ho fatto finora è stata farti soffrire. Ho capito che non potremo mai stare insieme, perchè io ti faccio solo del male, perchè per te la strada più giusta è quella senza di me. Per me, però, quella senza di te è la via più assurda, io senza di te non ci so stare e ora nulla ha più senso se non sei qui.
Se non posso averti, allora non ho la minima intenzione di andare avanti. Tu sei l'unica cosa bella delle mie giornate ed è solo grazie a te se ho finalmente capito cosa significa la parola 'amore'. Io ti amo ed è per questo, mia dolce Giusy, soltanto per questo che ti dico addio; perchè quando si ama davvero qualcosa bisogna avere la forza di lasciarlo andare.
Addio per sempre, mia piccola stella. Ti amerò in eterno da lassù.

G: leggendo quelle parole mi arriva una fitta al cuore, una sensazione terribile.
Non capisco più niente e ancora una volta non so che fare.
Chiamo subito Cassio e gli racconto tutto quanto.
Ho paura, ho tremendamente paura di perderlo. Non mi importa di quello che è successo, non mi importa più di niente. Lui viene prima, prima di tutto.
Io lo amo, io amo Nic e non so cosa farei se dovesse succedergli qualcosa.

Raggiungo Cassio sotto casa e andiamo insieme a da Nicco.
Non so proprio cosa aspettarmi.
Le mani di Adri stanno tremando, lo percepisco dall'insolito rumore delle chiavi, che tintinnano sfiorandosi l'una con l'altra. Noto che fa fatica a sbloccare la serratura, così ci provo io, il più velocemente possibile.
Prima di aprire la porta io e lui ci guardiamo negli occhi, soltanto per un secondo, come per rassicurarci a vicenda, per farci forza l'una con l'altro. Non dimenticherò mai quello sguardo, un misto di preoccupazione ed ansia, di protezione e di pura amicizia.
Adri dice che non sa cosa aspettarsi, che potrei non reggerlo e che quello che avrei visto avrebbe potuto farmi molto male, distruggermi completamente. Non vuole che io entri con lui ma...io devo farlo. Non posso starmene con le mani in mano quando è in gioco la vita di Niccolò.
È più forte di me. IO ENTRO.
Questa volta il cuore ha battuto la ragione. L'amore che provo per Nic è più forte di tutta razionalità e di tutti i ragionamenti di questo mondo.

Mi fiondo nell' appartamento e mi guardo intorno preoccupata.
Ci sono decine di bottiglie vuote sul pavimento e cocci sparsi ovunque.
Un vetro rotto mi squarcia la caviglia, ma non mi fermo e non me ne rendo nemmeno conto. Devo trovare Nic. A qualunque costo.
Non appena arrivo in camera sua, zoppicando un po', comincio ad urlare con tutta la voce che ho in corpo, per chiamare Adriano.
Nic è li, sdraiato sul letto. Tiene gli occhi chiusi e non dice una parola.
Mi posiziono davanti a lui, con le lacrime agli occhi. Avvicino l'orecchio al suo petto e sento che respira, sento il suo cuore battere e questo mi fa sentire meglio.
Lo chiamo più volte ma non mi risponde, sembra non essere cosciente.
In una mano stringe una bottiglia di birra, ancora mezza piena, e nell'altra c'è il suo cellulare, aperto sulla nostra chat.
Adri asciuga quella mia ultima lacrima e mi abbraccia forte.
Mi sussurra all'orecchio che tutto si sistemerà ma faccio fatica a crederci. Niente sarà mai più come prima.
Anche lui ha gli occhi lucidi ma trattiene le lacrime per non farmi stare male. Sono davvero grata di avere lui qui, mi sta aiutando molto in questa situazione difficile.
Chiamiamo l'ambulanza che arriva in un paio di minuti e Cassio mi accompagna in ospedale.

Cascare nei suoi occhi💎Where stories live. Discover now