Cascare nei suoi occhi💎

💎11. Sei il mio posto felice

N: vorrei restare qui per sempre ma si è fatto un po' tardi e non voglio far preoccupare Christian...e poi, credo proprio di non piacergli.

G: decidiamo di tornare alla macchina. Nic apre le braccia e io gli salto addosso come una bambina.

N: "attentaa! Non vorrai cadere!"

G: "so che tu non mi faresti mai cadere"

N: "si ma così tiri giù anche me! Amore ma sei leggerissima! Devi mangiare di più"

G: "sto bene Nic non ti preoccupare"

N: "ma ti pare che posso non preoccuparmi della cosa più preziosa che ho?!"

La bacio. È così bello tenerla fra le braccia, è così fragile. È la mia piccola stella.
Ci dirigiamo insieme verso il piazzale in cui avevamo lasciato la macchina e ogni tanto ci scambiamo qualche bacio, è impossibile resisterle avendola così vicino a me, con quel suo nasino che si incrocia perfettamente col mio e quegli occhioni che fanno più luce di tutte le stelle del cielo li a fissarmi.

G: le sue braccia mi circondano affettuose, in modo delicato e protettivo mentre io mi tengo stretta a lui, con un braccio intorno al suo collo e l'altra mano che racchiude la morbida stoffa della sua maglietta.

Arriviamo alla macchina e mi appoggia direttamente sul sedile mentre mi lascia un altro lungo bacio sulle labbra ed io mi stringo ancora di più al suo petto.

Sta per staccarsi ma lo trattengo, tirandolo sopra di me.
Voglio assaporarlo ancora per qualche istante, avere ancora il suo profumo addosso per qualche attimo e sentire il suo calore sulla mia pelle ancora per un po'.
Continuo a baciarlo, appassionatamente.
Si siede sul mio sedile, a cavalcioni sulle mie gambe, senza mai staccare le sue labbra dalle mie, come se non volesse perdersi neanche un secondo il loro sapore.
Amo sentirlo così vicino, non si può più distinguere dove finisce il mio corpo e dove inizia il suo, siamo una cosa sola.
Ci muoviamo insieme lentamente.
Nic è...wow...mi lascia certi baci che mi fanno rabbrividire.

N: sento che le è venuta la pelle d'oca, piccola, percepisco quei piccoli brividi che le percorrono tutto il corpo e che scandiscono il distacco tra un bacio e un altro.

"Ti faccio effetto allora"

G: "direi proprio di si" arrossisco

N: "sai..." bacio "ancora non ci credo che sei mia"

G: queste parole, dette tra respiri e baci, beh...fanno un certo effetto, lo ammetto.
Lo zittisco e continuo a baciarlo.

N: Le riempio il collo di baci, per poi tornare a sfiorare le sue labbra perfette.
Le stringo i fianchi e le passo delicatamente la mano dietro la schiena.

G: Ancora brividi.
Inarco la schiena per il piacere, senza pensarci.

N: le mie mani seguono le linee dei suoi fianchi, scendono sempre di più e poi...poi si fermano.
Non voglio andare più giù, non ne ho bisogno. Questo è tutto quello che voglio: avere lei, qui.

G: le mie braccia sono intorno al suo collo e le sue mani sui miei fianchi.
Ci incastriamo alla perfezione l'una con l'altro, come i pezzi di un puzzle che dopo il tanto cercarsi, finalmente si trovano.
Gli lascio anche io qualche bacio sul collo, in modo dolce e delicato, poi un succhiotto poco sopra la spalla sinistra.

"Ora sei ufficialmente mio" gli sorrido

N: "Ah si?"

G: "Si."

N: amo quando sorride, ho sempre una voglia matta di baciare ogni sorriso che fa, le accarezzo i capelli e appoggio la testa sul suo petto.
Dopo un po' mi alzo (contro la mia volontà) e mi siedo di fronte al volante.

Porto a casa Giusy e mentre sta scendendo dalla macchina la blocco afferrandole il braccio.

N: "aspetta, ti devo chiedere una cosa. Quando ti ho chiesto di pensare di essere nel posto più bello del mondo eri così felice...a cosa stavi pensando?"

G: "in realtà l'unica cosa a cui ho pensato...era di stare lì, al tuo fianco, su quella panchina davanti al lago...il mio posto felice è dove ci sei tu. Tu sei il mio posto felice"

N: "quanto sei dolce amore, cos'ho fatto per meritarti?"

G: "hai fatto fin troppo Nic. Notte mio Peter"

N: "Notte Wendy"

La bacio e aspetto come al solito che entri dal cancello prima di ripartire. Appena torno a casa mi addormento subito sul divano, esausto.
Wow...che giornata!