Capitolo 40

979 60 15
                                    

Un'altra settimana era giunta al termine e io mi stavo divertendo come non mai in vita mia assieme a mio fratello : mi era davvero mancato passare del tempo solamente io e lui e nessun altro.

Mi dispiaceva solamente che sentivo davvero poco Niccoló, ero riuscita per fortuna a spiegargli bene la situazione e inizialmente, lui stesso ci rimase male che stessi lontana da lui addirittura per un tempo indefinito, ma successivamente riuscì a rassegnarsi esattamente come me.

Ma ormai il limite era stato raggiunto, Nick mi mancava troppo e dovevo assolutamente rifugiarmi fra le sue braccia e incastrare le mie labbra nelle sue.

<<Ale... senti... credo che sia arrivato il momento di ritornare a casa.>> dissi prendendomi finalmente di coraggio dato che per far uscire dalla mia bocca quelle parole, ci avevo impiegato mezz'ora di silenzio assordante.

<<Ti manca Nick, non é vero?>> mi chiese lui voltandosi verso di me e guardandomi oltre i suoi occhiali da sole.
<<Si... molto.>> ammisi abbassando la mia testa e nascondendola dai miei lunghi capelli.

<<E va bene, allora alziamoci e partiamo.>> rispose mio fratello alzandosi dalla sabbia sulla quale eravamo seduti a fissare il mare.
<<Adesso?>> domandai di colpo.
<<Beh, si, ti ho visto fin troppo persa fra i pensieri e scommetto tutto quello che vuoi che in tutti quei pensieri ci troneggiava proprio Nick.>> rispose mio fratello ridacchiando piano.

Gli sorrisi come conferma di tutto quello che mi aveva appena detto e subito dopo, mi alzai anch'io e ci dirigemmo all'auto di Trevis per ritornare finalmente a casa.

***

Il viaggio duró parecchie ore e riuscimmo ad entrare nel viale di casa quando ormai il cielo era ricoperto di stelle.

L'ora perfetta per rivedere Peter Pan su quel balcone che ci aveva legati in pochissimo tempo.

Non appena Alessandro spense i motori della macchina, mia madre spalancó la porta di casa e urlando i nostri nomi, corse seguita da Trevis, ad abbracciarci o meglio, stritolarci.

<<Non azzardatevi più a farmi stare così in pensiero! Accidenti a voi!>> ci disse dopo averci liberati dalle sue braccia.
<<Scusaci mamma.>> rispose solamente mio fratello.

Io invece, da quando ero scesa dall'auto fino a quel momento, non feci altro che fissare immobile il mio balcone, pronta a scapparvici sopra.

Senza aspettare altro tempo e ignorando tutte le parole commoventi di mia madre, scappai letteralmente dentro casa correndo come una matta su per le scale.

<<Ma cosa... Caren!>> sentivo mia madre urlare dall'esterno.
La ignorai completamente e continuavo a correre per il corridoio del piano superiore pronta ad aprire la mia camera da letto ed affacciarmi su quella terrazina che si trovava sull'unica grande finestra di quella stanza.

<<Caren! Sei... Sei tornata!>> esclamó Danny aprendo la sua porta e trovandomi correre verso la mia stanza.

Ignorai perfettamente pure lui.

Finalmente giunsi davanti a quella porta, la aprì di colpo e camminai, stavolta lentamente, verso quella grande finestra da cui mi separavano pochissimi metri da quella di Niccoló.

La aprì e sbucai finalmente fuori.
Mi guardai attorno sentendomi finalmente a casa, a mio agio, nel mio posto giusto.

<<Wendy.>> una voce mi richiamó e mi fece voltare di soppiatto.
Degli occhiali da sole neri coprivano quei occhi in cui mi ci ero persa fin troppe volte volentieri, delle timide lentiggini contornavano quel volto così perfetto in cui sarei stata ore ed ore a fissarne ogni particolare e un sorriso incerto piegava in sù quelle labbra in cui mi ci sarei affogata con piacere.

In un'unica parola : Niccoló.

Nick.
Il mio Nick.
Il Peter Pan che riuscì a salvarmi da quelle persone fin troppo noiose e normali e che non ringrazieró mai abbastanza per questo.

<<Ciao.>> dissi solamente sorridendogli lentamente.
<<Com'è stato il viaggio?>> mi chiese poi lui sedendosi sopra alla sua ringhiera.
<<Stancante.>> risposi imitando il suo stesso movimento.

<<Così stancante da non poterne fare un altro?>> mi chiese ancora togliendosi i suoi occhiali da sole.
<<Beh... ci dovrei pensare prima.>> risposi trattenendo una risata assieme a lui.
D'improvviso scoppiammo a ridere e d'un tratto, Niccoló mi afferró le mani e mi tiró a sé ritrovandomi sulla sua terrazza.

<<Partiamo?>> mi domandó poi ritornando serio e fissandomi dritto nei miei occhi ad un palmo dal mio naso.
<<Si.>> risposi deglutendo e fissandolo intensamente.
<<Cercheró di farlo durare per sempre allora.>> disse lui sorridendomi lentamente.

//F i n e.//

Accidenti, é finita sul serio...
scriveró tutto quello che ho da dire nei ringraziamenti perché su questa storia ne ho davvero molte cose da dire.
🦋❤️



Comunque vada, con te. ||Ultimo||حيث تعيش القصص. اكتشف الآن