Capitolo 28.

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Era arrivato.

Già sentivo la sua voce assieme a quella di mio fratello che scherzavano e ridacchiavano cone amici di vecchia data.

Perchè non avevo ereditato anch'io il carattere socievole e solare di Alessandro?

<<Principessa Caren! Si muova a scendere!>> sentì poi urlare sempre da mio fratello e in quel movimento mi venne una voglia assurda di sotterrarlo dalla vergogna.

Forza Caren, non fare figuracce, per favore.

Tirai un lungo respiro profondo e dopo aver indossato delle comode ballerine, uscì dalla porta della mia stanza con il vestito nuovo e in quel preciso momento, uscì dalla sua stanza anche Danny e non appena mi vide in quelle vesti, sbattè la sua schiena contro la sua porta e deglutì diverse volte.

<<Sei... Sei bellissima.>> disse poi balbettando.
<<Ti ringrazio.>> fu solamente la mia risposta fissando anche lui con la sua camicia perfettamente aderente addosso capace di farmi vedere il suo esile e quasi muscoloso corpo.

<<Vai prima tu.>> mi disse poi riportandomi alla realtà.

Riusciró mai a dimenticarmi una volta per tutte di lui?

Annuì con la mia testa e subito dopo mi precipitai alle scale vedendo mio fratello e Niccoló parlare e scherzare animatamente come se fossero due bambini.

<<Oh, ecco la principessa
Caren!>> esclamò Alessandro non appena si accorse di me sulla soglia delle scale.
<<Sta' zitto.>> risposi ridacchiando nervosamente mentre scendevo ogni gradino di quella scala.

Non appena scesi anche l'ultimo gradino, mi resi conto che gli occhi di Niccoló erano fissi su di me e lo stesso erano i miei sui suoi.

Era così perfetto anche nella sua semplicità.

Quella sera, portava una camicia nera e dei jeans dello stesso colore.
La camicia era molto larga dalle maniche e difatti esse avevano diversi risvoltini verso l'alto di modo che le sue braccia ricoperte dai tatuaggi fossero in bella vista.

<<Bene, andiamo in sala da pranzo, su.>> ci riportó alla realtà mio fratello prendendo sotto braccio Niccoló facendolo sobbalzare leggermente.
<<Si, andiamo.>> dissi io sbattendo leggermente le mie palpebre cercando di ritornare in me e non saltare addosso a Niccoló.

Mentre ci avviavamo, Niccoló gettava su di me qualche occhiata e deglutiva lentamente e ogni volta che avveniva ciò, il mio petto andava a partecipare ad una corsa di cavalli e mi rendevo conto dei miei cambiamenti di colore in viso.

* * *

<<Oh, magnifico! Sei arrivato! Piacere, io sono Ambra, la madre di Alessandro e di Caren!>> esclamó mia madre vantandosi dei suoi due figli, come se avessimo vinto un premio nobel, non appena entrammo assieme a Niccoló in sala da pranzo.

<<E questo è il mio compagno, Trevis.>> aggiunse poi marcando leggermente le parole "mio compagno" sapendo benissimo quanto mi desse fastidio che si vantasse anche di un bambino come Trevis.

<<Molto piacere signora.>> rispose educatamente Niccoló sorridendo a lei e a Trevis assieme ad un cenno del capo non appena lo vide.
<<Vi conoscete per caso?>> chiese mia madre ai due.

<<Oh si, eravamo nello stesso corso di medicina all'università, solo che io poi ho mollato per stare con te e...>> rispose Trevis richiamando in un lampo la mia attenzione incredula a ciò che aveva appena detto.

Mi accorsi poi che mia madre e Trevis si stessero baciando e che io stavo per avete un attacco di nausea a quella vista così feci velocemente dei colpi di tosse che richiamarono tutti i presenti sull'attenti e così mia madre e Trevis smisero di sbaciucchiarsi come due adolescenti.

<<Vi ringrazio.>> dissi poi io schivarendomi infine la voce.
<<Bene, prendiamo posto, intanto Niccoló, ti presento i nostri amici e compagni di vacanza.>> disse poi mia madre indicando i genitori di Danny chre stavano facendo la conoscenza di Niccoló.

<<Ma dov'è Danny?>> chiese d'un tratto mio fratello rendendosi conto che ancora non si era fatto vivo nella sala da pranzo e io speravo vivamente che non venisse mai e poi mai.

<<Eccomi, scusate se mi faccio vivo adesso.>> rispose poi una voce che mi fece girare a fissarlo di scatto.

Adesso mi sentivo perfettamente con le spalle al muro nella tana del lupo.

...

Comunque vada, con te. ||Ultimo||Där berättelser lever. Upptäck nu