Capitolo 36.

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<<Allora, come ti è sembrato?>> mi chiese mio fratello con ancora il fiatone addosso dopo la rotolata.
<<È stato... è stato bellissimo!>> esclamai dopo essermi resa conto di ciò che era appena finito.

<<Peccato che ti sei divertita solo all'ultimo.>> ridacchió mio fratello alzandosi da terra.
<<Si ma la collina rimane sempre qui...>> risposi girandomi e fissando il punto più alto già immaginandomi di nuovo sulla punta di quell'altura.

<<Chi arriva prima è il miglior fratello del mondo!>> esclamó immediatamente mio fratello prima di correre verso la cima di quella collina.
<<Ehi! Così non vale, Ale!>> urlai correndo immediatamente cercando d raggiungerlo mentre ridevamo entrambi come due bambini spensierati.

* * *

Niccoló.

<<Alza ancora un po'.>> dissi a Sandro ormai con la voce stremata dato che la stanchezza mi stava divorando dentro e fuori.
<<Va bene così?>> mi rispose lui cliccando sullo schermo del pc al quale fissava con la mia stessa area sfinita.

<<Proviamo, fai partire.>> dissi prima di aspirare l'ultimo tiro della sigaretta che stavo fumando e spegnerla sul posacenere di fianco alla mia sedia girevole.

Subito dopo sentì una melodia che mi fece venire letteralmente la pelle d'oca e un brivido salì dalla mia schiena.

Era quella giusta.

<<Niccoló, che bomba!>> esclamó Sandro sorridendo felice dopo che la melodia terminó.
<<Mi piace molto.>> aggiunse ancora quell'uomo continuando a sorridere e ad annuire.

<<Grazie, davvero Sandro, nonostante siamo in entrambi in vacanza...>> feci io sospirando e alzandomi lentamente dalla sedia sulla quale ero seduto.
<<Non dirlo nemmeno Niccoló, per questi capolavori ne vale assolutamente la pena.>> mi sorrise il mio grande amico alzandosi anche lui dalla sua sedia.

<<Ti devo molto!>> gli ricambiai quel sorriso.
<<Non serve, lo faccio volentieri per te, sei come un figlio! Adesso ritorna in vacanza peró, che i giorni stanno scadendo e poi inizia il tour.>> rispose infine Sandro mentre afferrava le chiavi di casa sua.

<<Lo so... sono molto teso.>> ammisi sospirando e alzando gli occhi al soffitto di quella stanza insonorizzata.
<<Andrà tutto bene Nick, quando mai poi tu hai avuto paura di qualcosa?>> ridacchió l'uomo dandomi qualche pacca sulla mia spalla.

Gli sorrisi debolmente e subito dopo ci salutammo davanti alla porta d'ingresso di quell'edificio su cui avevo letteralmente vissuto per giorni.

Finalmente avevo finito uno dei miei più grandi progetti ed ero felicissimo.
Potevo sentirmi alle stelle, ma non mi ci sentivo.
Non mi sentivo al settimo cielo perché l'unica mia stella era lontana da me kilometri e kilometri.

Ma stavo ritornando.

Sto ritornando, Wendy.

* * *

Caren.

<<Carolina, ti prego basta, non ti hi portato qui per farci assieme ventitré ruzzolate.>>rispose mio fratello con il fiatone dopo l'ennesima precipitata.
<<Ti prego Ale! L'ultima e
basta!>> feci io come una bambina.

<<Vieni qua e seguimi piuttosto.>> ridacchió Alessandro forse per la mia reazione infantile.
Sbuffando, feci come aveva detto e dopo qualche metro, arrivammo davanti ad un posto che mi lasció a bocca aperta.

Si trattava di un immenso lago con delle foglie verdi che galleggiavano su quell'acqua limpida cadute dagli alberi che nascondevano me e mio fratello.

<<Wow!>> fu solo quello che riuscì a dire.
<<Questa è casa.>> rispose lui sorridendo e tirando un lunghissimo respiro.

* * *

Niccoló.

Decisi di andare via da Roma il giorno stesso che terminai il progetto.

Dovevo a tutti i costi rivederla.

Mi mancava troppo incontrarmi con lei la sera sui balconi e a parlare per ore e ore.
Mi mancava semplicemente il suo viso appoggiato alla mia spalla con le sue solite lamentele per il troppo caldo per l'estate quando era appena arrivata.

E invece ormai stava finendo pure agosto.

E il tour.

Dopo aver incontrato una persona simile a Caren, quel pensiero sembró dissolversi completamente dalla mia testa.
E più si avvicinava quel momento, più pensavo a cosa sarebbe potuto succedere.

Dopotutto, era stata solo un'estate a legarci, e se forse fosse anche un'estate a dividerci? Dopotutto io e lei avevamo delle vite così diverse.

Ah, io e le mie paranoie.

* * *

Hei!
Come state?
Spero tutto bene!
Scusatemi se troverete errori in questo capitolo ma l'ho scritto con la musica alle orecchie molto alta e sinceramente in questo momento non mi va molto di correggere!
Secondo voi che piega prenderà questa storia? 😏

Vi abbraccio forte!
-Clelia🍓

Comunque vada, con te. ||Ultimo||Where stories live. Discover now