𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕕𝕚𝕔𝕚𝕒𝕤𝕖𝕥𝕥𝕖

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Mi volto verso la ragazza e le sorrido, un'ultima volta, lasciandole un dolce bacio sulla fronte per poi sparire.

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(Nome)

Sapevo che qualcosa sarebbe andata storta. Qualcosa che preferivo nemmeno immaginare. Mi fidavo di lui. Era importante per me. E ora mi ha tradito. Ha rubato una cosa che poteva salvarci. Ha rubato i codici.

Come l'avrei detto a Tear? E Nightmare? Mi uccideranno? Mi faranno molto male? Ho paura. Si, io TN, ho paura. Ho paura di cosa accadrà.

Una lacrima, poi due, e così via.
Tante da non poterle contare.
Perché? Perché prima mi aiuta, mi fa provare un sentimento unico e poi sento questo... Un peso sul cuore, un macigno che il mio cuore deve trascinare. Come una sorta di delusione e illusione.

Aspetta... Cuore? Ahah io non ho un cuore. Vero?

Per pura curiosità tocco il mio petto e allontano la mano. Sul mio palmo un cuoricino bianco con la punta in su galleggia delicatamente. È molto piccola per essere un'anima, ma credo che sia colpa della sua attuale ricreazione.

Ecco cosa era quel sentimento... Un sentimento vero. Un sentimento che si sta creando con altri.
Vorrei che lui fosse qui, in questa stanza, con me, a guardare questo cuoricino capovolto. Sarebbe fiero di me.

Ma non lo è.

Lui se n'è andato e ha portato via con sé il mio lavoro. Il nostro lavoro. Mio e di Tear. Il lavoro per cui ho versato sangue e lacrime. Per cui ho lottato.
E lui me ne ha privato.

Sento un dolore forte a ogni mio ricordo.
Lui che si presenta, che mi sorride. Che mi aiuta. Ma tutto ormai è sparito. L'unica cosa che mi ha lasciato è questo vuoto.

Abbasso lo sguardo fissando il pavimento con interesse. Sperando che le piccole crepe e macchie nere mi allontanino dalla sua voce nella mia testa.

- Vogliamo essere tuoi amici! -

- Guarda si fa così! -

- Come ti senti? -

- Ti voglio bene TN. -

Quelle stupide frasi mi distruggono dentro. Come se un mostro mi stia mangiando dall'interno e poi passerà al fuori di me.

Fa male. Veramente male.
Mi butto sul letto fissando lo specchio, e qui il battito del mio nuovo cuore cessa.

I miei occhi.
I miei occhi... Hanno preso colore.

Che sia stato... Lui?
Probabile. Lui ha colorato i miei capelli e mi ha "unito" le fiale per fare quello che ora è la cosa che mi mantiene viva.

Ma perché? Non mi odia?

Una lacrima cade dai miei nuovi occhi colorati di un celeste scuro e gocce grigie come questo sentimenti opprimente prendono forma in lacrime.

Come per abitudine guardo sul comodino, e sorpresa, sopra c'è poggiata una lettera.

Ciao TN,

so che sei incazzata probabilmente con me, e ti capisco. Non voglio il tuo perdono, ma continua a leggere, per favore.
Sono il protettore degli AU, il loro custode. E fin'ora cosa ho fatto?
Lasciato che venissero pian piano distrutti. Che il male infrangesse la felicità di mostri innocenti e vivi.
Voglio la tua felicità, voglio il tuo sorriso. Hai detto che dovrei dare tutto me stesso per questa lotta? E io lo darò!
Ti farò vedere che sono in grado di proteggere gli altri, e specialmente te.

Ink.

Vero. Io gli ho detto di smettere di pensare a me e a non farmi male. E lui mi ha ascoltato. Non dovrei essere arrabbiata con lui.

Ma questo sensazione è come... Malinconia?
Non so, ma sento la sua mancanza.
È come un bisogno di averlo vicino a me. Ho bisogno della sua voce e dei suoi occhi su di me.

- TN...! -

Irrompe in camera Tear e corre ad abbracciarmi. Probabilmente si sta preoccupando perché mi avrà sentita piangere.
Lo stringo forte a me e gli stringo la felpa nel pugno della mano.

Mi fa male al cuore vederlo così, che mi consola perché non sono abbastanza forte. Mi sono fatta una promessa, cioè di proteggere Tear, e l'avrei fatto. Non avrei permesso a nessuno di farlo piangere o ferire, ma essere così, io tra le sue braccia, mi fa sentire debole e incapace.

Io voglio vederlo sorridere. È il più caro amico che ho e voglio il meglio per lui. Ma come posso dirglielo?
"Ehi! Ink ha preso tutte e quattro i codici!".
Ehm... No.

- Tear... Devo dirti una cosa... - sussurro contro la sua spalla.

Lui si stacca un po' da me, per guardarmi nei occhi e parlare meglio. Voglio essere sincera con lui, non devono esserci segreti tra di noi, nemmeno uno. Questo era il nostro patto.

- Dimmi tutto. - la sua voce insicura mi fa pentire di non esser stata in guardia. Non voglio vederlo piangere per la lontana possibilità di recuperare i codici.

- I codici... -

- lo so, se li è ripresi Ink. -

Nel suo sguardo non c'è rancore, tristezza o amarezza. Ma felicità. Di cosa dovrebbe essere felice? Che siamo nella merda totale?

Non capisco nulla. E non voglio capire. Voglio solo che tutto questo finisca al più presto per poi tornare a rilassarmi come un anno fa.
Speravo veramente che finisse così, con la nostra vittoria ardente davanti a noi, ma la vita non è così gentile.
A volte l'esistenza è crudele e orrenda, e a me è toccata proprio questa.

- tranquilla, andrà tutto bene. -

Sorride e ci alziamo insieme per poi entrare in salotto e vedere un Nightmare più che incazzato che fa avanti e indietro nel salotto.
Era l'ultimo mostro che vorrei vedere in questo mento, ma non ci posso fare nulla, gli stronzi compaiono sempre nel mento sbagliato.

Non credo proprio che questa volta qualcuno dei due uscirà solo con una ferita alla spalla. Tutti sappiamo della forza di Nightmare e io, sì proprio io, ora che provo sentimenti, ne ho veramente paura.
Se deve fare del male o a me o a Tear, devo avere tutta la precedenza. È colpa mia se ora non abbiamo più nemmeno un codice. È colpa mia se ci siamo fidati troppo di Ink.
Sono l'artefice di tutto questo casino.

- Inutili pezzi di merda! Avete fatto prendere i codici a quel pittore da quattro soldi! Peggio per voi! - urla.

Il suo tentacolo si avvicina frettolosamente a Tear ma io faccio qualche passo in avanti da pararmi come scudo, subendo l'attacco al posto suo.

Il suo tentacolo viscido e nero mi perfora gran parte della pancia facendo uscire un mucchio di sangue. Non mi accascio a terra, non urlo dal dolore, non piango.
Non devo piangere, dopotutto questo è il pezzo da pagare per aver perso i codici. Devo essere almeno forte per non mostrarmi debole e rotta.

I tentacoli del polpo continuano a ferirmi in tanti punti del corpo, ma non sbatto ciglio. Lo scheletro davanti a me sembra godere del mio dolore. Un dolore che tengo dentro. Un dolore feroce che risucchia dall'interno ogni mia cellula e che crea un groppo alla gola.

- Non piangi, TN? -

Bozza, o Altro ||ink×reader||Where stories live. Discover now