𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕕𝕚𝕖𝕔𝕚

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Vorrei solo delle risposte, tre semplici risposte. Perchè io ero l'unica incompleta? Perchè Ink si comporta così con me? Cos'è sta dannata sostanza?

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Ink

Mi teletrasporto ad Underfell e quando mi trovo in casa del mio amico cado a terra mantenendo la ferita inflitta sulla spalla da TN. Ho cercato di non fare vedere il dolore che provo ma ora mi devo sfogare.

- Allora Nightmare ha trovato altre vittime per i suoi loschi piani... Che merda. - sussurra Fell avvicinandosi a me per aiutarmi ad alzarmi dal terreno ricoperto di neve.

- No Fell... Questa volta è diverso. - sussurro cercando di non urlare dal dolore.

Voglio solo TN, ora, voglio sentire la sua voce che mi manda a quel paese e che mi chiami pittore o scemo.

Ho tante domande da farle che non sarei nemmeno da dove iniziare.
Desidero il bene per lei come per tutti ma non si merita di essere presa in giro da Nightmare.

- Fell se vuoi puoi pure restare a casa, questa volta non voglio contare sull'aiuto degli altri... - mi alzo, oscillando da destra a sinistra.

- Stai zitto, ora andiamo dai tuoi compagni colorati. - mi zittisce, usando il suo potere.

(Nome)

In salotto compaiono improvvisamente Nightmare e Tear con dei graffi qua e là.

- ciao ragazzi... - sussurro per avvicinarmi a loro squadrandoli.

Tear è messo peggio del polpo, ha una ferita più profonda sul braccio e dei piccoli tagli sulle guance. Non so perché ci abbiano messo così tanto, Ink era pure venuto qui prima di loro.

- Senti bella mia, questa volta ti perdono ma se ti rifarai mettere i piedi in testa da quei citrulli... - si avvicina pericolosamente a me con un ghigno malizioso stampato in faccia, mentre uno dei suoi tentacoli mi avvolge la gola e mi schianta contra la parete distruggendola.

- Non te la farò passare liscia... - e si teletrasporta lasciando a terra delle gocce di melma nera che evaporano.

Cado a terra con il fiato corto e Tear corre da me abbassandosi alla mia altezza.

- quel bastardo... mi sta venendo voglia di ucciderlo. - sbuffa.

Gli sorrido e lui mi aiuta ad alzarmi porgendomi una mano. Io la afferro e mi tiro su. Mi fa male la schiena e il fianco ferito ma d'altro canto il resto sta bene.

- Nightmare ha detto di mettere i codici dentro questa. - aggiunge all'improvviso Tear tirando fuori dalla sua enorme tasca una piccola scatola di vetro.

- ma se poi arrivasse qualcuno e gli rubasse? - chiedo.

Potrebbe essere una delle possibili ipotesi dato che tutti sanno aprire una stupida scatola!
Nightmare dopotutto non è così intelligente come credevo.

- no tranquilla, se qualcuno si avvicina a questa scatola se non noi tre una scossa gli impedira di prenderla e aprirla. - spiega.

Ah, ritiro tutto quello che ho detto, anche lui ha un cervello in quella testa dura. Annuisco e faccio comparire le due sfere luccicanti e le metto nella scatola.

Tear dopo di ché la mette in tasca e entrambi saliamo nelle nostre rispettive camere.

- Quindi non volete proprio che ci riprendiamo i codici eh? -

Sobbalzo alla vista di Ink seduto sul letto mentre tiene in mano i fogli che lui stesso ha scritto la sera prima.

- cosa vuoi? ormai abbiamo già vinto questa seconda battaglia. - ghigno nell'intento di provocarlo.

Lui ridacchia e questo mi fa ribollire i nervi dalla rabbia. Stringo i pugni e lo guardo dritto nei occhi.

- Già vero, avete vinto due battaglie, ma chi lo dice che le altre le vincerete? - sorride, troppo innocentemente per i miei gusti.

Mi avvicino a lui con sguardo iniettato dall'odio e lo prendo per la sciarpa facendolo alzare dal letto e di qualche centimetro dal pavimento.

- sentimi bene, io non mi farò mettere i piedi in testa da voi, mai più. -

Lui sorride beffardo prendendo il mio polso con la sua mano e stringerlo così che io molli la mia presa sulla sua sciarpa.

- Tu sai che io sono più forte, ma se vincessi così facilmente con ci sarebbe gusto, no? -

Mi sorride con quel cazzo di risolino. Mi da sui nervi cavolo! Fa tanto il gradasso ma comunque l'ho colpito alla spalla!

- chiudi la bocca... -

- E poi sai, non è tanto carino arrabbiarsi con colui che ti ha fatto ben due regali fantastici, no? -

Non rispondo solo per il gusto che la conversazione dopo sarebbe degenerata. Lui molla la stretta al polso e io lo guardo storto per poi andarmi a sedere sul letto.

Perchè due secondi prima morivo dalla voglia di vederlo e ora lo voglio prendere a calci in culo?

- non dovresti essere con i tuoi amici colorati? -

- Cosa avete tutti oggi per chiamare Dream e Blue "colorati"? - ride e sento la seconda fiala nel petto che batte forte e che quella dell'odio diminuisce di poco.

Smetto di guardarlo e dò la mia attenzione allo specchio dietro di lui.
Il mio viso bianco decorato dalle due linee nere ha l'aria stanca e i capelli, del medesimo colore delle lacrime asciutte sono spettinati e pieni di nodi qua e là.

- Senti... Come va la tua ferita? -

- non è nulla di ché. -

Mi sdraio sul letto e lui si siede vicino a me. Non riesco a guardarlo nei occhi sennò gli potrei spaccare il cranio con un solo pugno, e non sarebbe bello da assistere.

- Scusa se non ti ho protetta, ma capiscimi, devo proteggerli! -

- tch... - lo guardo male per poi vedere che si mette una mano sulla bocca e vomita sul pavimento... Dell'inchiostro?

- Oh scusami! - esclama.

Le sue guance si colorano di tutti i colori immaginabili e afferra il suo enorme pennello e pulisce la chiazza per terra. Non riesco a distogliere lo sguardo dalle fiale legate sulla cinta blu. Sono identiche alle mie, solo che sono molte di più.

- senti Ink... quelle fiale a cosa servono? - domando allo scheletro indicandole con un dito. Lui sembra scosso e saetta lo sguardo da una parte al l'altra.

- Ehm... Ecco... Ah... -

Sospira e ne prende una in mano, ha il colore giallo chiaro e la avvicina al mio petto.

- Servono per farmi provare emozioni, dato che io, come te, non ho un'anima. -

Sorride e la boccetta entra dentro al mio corpo facendomi provare una strana sensazione mai provata.
Sento l'animo più leggero e le mie labbra si incurvano verso l'altro.
Formando il mio primo e vero sorriso.

- Adesso sei felice vero? -

Sorride e con una matita disegna una scatolina con un cerchio di vetro e una strana luce mi abbaglia facendomi chiudere gli occhi.

- Ehi! Cos'era? -

Domando guardando Ink che tira fuori dalla scatoletta un foglio con sopra una quadrato nero, sventola più volte la carta e il nero fa spazio alla mia faccia sorridente.

- Ma cosa... - sussurro, trattenendo una risata.

- Si chiama macchina fotografica! Può immortalare i momenti migliori e rinchiuderli in un immagine, ti piace? -

Chiede dandomi la foto e la osservo attentamente. Mi piace vedere il mio volto sorridente e felice. In fondo, è una piacevole sensazione essere felici.

Bozza, o Altro ||ink×reader||Onde histórias criam vida. Descubra agora