FINALE B

96 1 0
                                    

"Ma io non voglio lasciarti sola." disse Connor.
"Connor..so che mi vuoi viva..ma io voglio che tu sia libero e felice." disse Nives.
"Ma io già lo sono..grazie a te." rispose teneramente lui.
"Tu faresti tutto per me vero?" disse la RL900.
"Certo che si." rispose Connor, con grinta.
"Allora lasciami morire." ripeté Nives.
Ormai era chiaro che lei volesse spegnersi.
"Non posso lasciarti." disse con testardaggine RK800.
"Certo che puoi..so che c'è un androide che vuole andare nella città del vento."
Si stava riferendo alla conversazione che Connor e Chloe avevano avuto sul tetto di Jericho.
"Ma lei andrà per conto suo... " replicò lui.
"Io voglio toglietelo...non mi importa se sarai danneggiata. Io voglio vivere la mia esistenza con te".
Connor vide dal suo display che stavano per partire i dieci secondi dallo spegnimento.
00:10
"La vita è ingiusta Connor." disse duramente Nives.
00:09
"Ma noi androidi ci possiamo aggiustare" disse RK800.
00:08
"È tutto inutile..affronta la realtà." disse duramente lei.
00:07
Connor rimaste in silenzio preoccupato
00:06
"Connor.."
00:05
"Mi ha fatto piacere conoscerti..."
00:04
"Ti voglio bene." queste furono le sue ultime parole.
00:03
00:02
00:01
0:00
Nives chiuse gli occhi.
Connor si avvicinò a lei e le prese le mani.
Per antonomasia, gli androidi sono freddi, ma le mani del RL900 e quelle del RK800 avevano uno strano tepore, quel calore che si ha quando si è innamorati.
Connor posò le mani di Nives sui fianchi della robot.
La guardò ancora per qualche secondo e le diede un bacio sulla fronte.
Con fatica si rialzò e abbandonò quel orrore di posto.
"Secondo voi è finita?" disse una voce.
"Il tombino non si muove più..provo a salire e vedere com'è fuori."
Markus salì e vide che tutto si era calmato.
I devianti uscirono dal loro nascondiglio.
"Dove sono Connor e Nives?" si chiese Simon.
"Credo di avere la risposta!" disse North, perché vide un ombra nera che si stava allontanando.
"Ma è Connor!?" disse Alice, con entusiasmo.
Gli androidi corsero verso un redivivo RK800.
"Connor!" gridò Markus, dopo aver raggiunto l'androide che era di spalle.
L'ex cacciatore di devianti si girò e rimase stupito nel vederli.
"Ma siete vivi?!..ma come!?" disse credulo.
"Abbiamo trovato un tombino e ci siamo calati sotto e abbiamo aspettato che il tornado passasse. Per fortuna la nostra zona non è stata colpita dalla forza della natura." spiegò Markus.
"Capisco."
"Dov'è Nives?" domandò RK200, non vedendola accanto al altro RK.
Connor strinse i pugni e guardò in basso.
Markus vide il cumulo di macerie e capì perchè Connor avesse reagito a quel modo.
"Mi spiace" disse e gli diede una pacca sulla spalla.
In quel momento, sul ponte che collegava la Cyberlife al resto di Belle isle, arrivarono gli agenti della FEMA.
"Tutto bene?" chiese un agente umano.
Kara annuì in risposta di tutti.
"androidi?" domandò un altro umano.
Tutti fecero vedere la loro pelle rimossa dalla mano.
L'agente contò, Alice compresa, quanti androidi c'erano.
"Nove androidi" segnò su un tablet,l'agente della FEMA.
"Con questi sono 109 androidi funzionanti..
In tutta Detroit."
"in tutta Detroit?!" disse stupito RK200.
"Si, in tutta quanta la città..ora bisogna evacuare la zona" spiegò l'agente.
"Perché?"
"La Cyberlife verrà distrutta in maniera definitiva"
"È gli altri androidi?" domandò Connor.
"Molti sono andati distrutti durante L'uragano o sono andati dispersi.. Ora dobbiamo evacuare immediatamente.." insistette l'umano.
Gli androidi lasciarono la zona, che era diventata un macabro cimitero.
Ci volle molto tempo per ricostruire Detroit.
Molte persone e androidi erano morte e le case erano quasi tutte a pezzi.
Tramite mezzi di demolizione,
La Cyberlife tower fu rasa completamente al suolo e l'azienda stessa dichiarò fallimento.
Ora tutti gli androidi erano per legge, considerati una nuova forma di vita a tutti gli effetti.
I negozi della ditta vennero chiusi e al loro posto vennero aperte altre aziende commerciali, gestite da umani e androidi.
La nuova sede di Jericho era un parco abbandonato, adiacente c'era una vecchia casa abbandonata.
Gli androidi misero a posto il luogo e c'era una novità: anche i pochi umani rimasti potevano accedervi, per partecipare alle attività con gli altri androidi.
Facevano questo per riportare un po' di tranquillità nella città.
A Hart plaza misero un grande obelisco, sul quale c'erano incisi i nomi dei caduti e dei androidi distrutti,incluso il nome di Nives.
Durante quei mesi, Connor pensava molto a quel' androide, che aveva fatto breccia nel suo cuore blu.
Il 9 Marzo ci furono i funerali della città.
Ma ore prima si era svolto il rito funebre di Hank Anderson.
Connor, assieme a Markus e Kara, partecipò al rituale.
La funzione si svolgeva al cimitero di Detroit.
Anche se Hank non aveva parenti, attorno alla sua persona ci furono molti colleghi umani e androidi del dipartimento.
Stranamente c'era anche Gavin.
Ad eseguire il rito era Fowler, ex capitano ed amico di Hank,assieme ad un funzionario.
Dopo l'ultimo saluto, l'uomo si avvicinò al RK800.
"Hank è stato fortunato ad aver avuto te come androide."
"Grazie capitano." ringraziò Connor.
"Anche se all'inizio Hank mi odiava. Ma man mano che le indagini andavano avanti, ho avuto modo di conoscerlo e di averlo aiutato ad far pace con sé stesso e con i suoi demoni interiori."
"Quando Cole morì, non si era più ripreso.." disse il capitano, visibilmente commosso. "Suo figlio per lui era tutto."
"Ora i suoi averi a chi andranno?"domandò Connor.
"Alle sue cose ci penseremo noi" Rispose l'uomo.
"..Però ti potrai tenere Sumo, ora che è senza padrone." disse, facendo un cenno con la testa verso il piccolo San Bernardo, che piangeva sulla tomba di Hank.
"Ora se ci vuoi scusare, dobbiamo dare il nostro servizio per i funerali degli altri." disse Folwer.
Connor si avvicinò al cucciolo e lo prese tra le sue braccia.
"Dai Sumo..dobbiamo andare" disse Connor, dandogli una carezza.
"Buon viaggio, amico mio"disse rivolto alla tomba del suo "padrone"e una lacrima spontanea rigò il volto del robot.
12 GIUGNO 2048, ORE 16:00.
Passò un mese e qualche giorno dalla sepoltura di Hank.
Connor era su una panchina, vicino a Jericho.
Era molto scosso dagli eventi accaduti.
Mentre pensava di cosa fare della sua esistenza, prese una decisione.
Alle 17:10 si alzò dalla panchina e andò verso Jericho.
"Markus, hai un minuto?"
Domandò al leader dei devianti,che era a parlare con North al secondo piano.
Markus annuì.
"Lascio Detroit." disse, dopo essere entrati in una stanza vuota.
"Vuoi lasciare la città?" ripetè stupito L'RK200.
"Si..nulla piú mi lega a questo luogo ."rispose l'altro RK.
"È dov'è andrai?"
"Nella città del vento.. Lì conosco una persona."
"La città del vento.." Markus pensò a quale città corrispondesse tale nome, poi gli venne un illuminazione.
"Vorrai dire....Chicago."
"Si..quella città." disse Connor.
"ma tornerai?"
"Forse..ma so che voglio scoprire altre cose e scoprire chi sono io." gli confidò Connor.
"Questo sarebbe un addio?" affermò Markus.
Connor annuì.
Ci fu un attimo di silenzio, ma poi L'RK abbracciò Connor.
"Io non sono nessuno per obbligarti a stare con noi.
Ma sei vorrai tornare a Detroit, la porta è sempre aperta per te."
L'RK800 gli sorrise e stava per lasciare la stanza.
"Connor.." l'androide si voltò.
"Buon viaggio." finì di dire Markus.
"Grazie". Disse Connor.
In quel momento nella stanza stavano entrando Kara e la sua famiglia.
"Siete entrambi qui..magnifico!" esclamò la AX400.
"Perché?" Domandò Markus.
"Vi volevamo salutare.. Stiamo per tornare in Canada."
"Anch'io sto per partire." disse L'RK800.
"Per dove?"
"Chicago"
"Un bel viaggio" risposte lei, con una faccia incredula.
"Si..ma lo faccio per trovare me stesso." ammise Connor.
"Capisco..buon viaggio anche a te Connor.." disse con dolcezza Kara.
L'Androide annuì e anche il trio lasciò Jericho definitivamente.
Markus uscì dalla stanza e andò da North.
"Sono andati?" chiese lei.
"Si..ma come fai a saperlo?"
"Li ho visti dalla finestra."
"Secondo te ritorneranno?" si domandò Markus.
"Se sono veri amici lo faranno"
disse la WR400, mettendo la testa sulla spalla del suo fidanzato.
North aveva ragione:
Infatti dopo un anno, Kara e Connor tornarono a Detroit, ma con entrambi una Novità:
Kara aveva adottato un'altra bimba androide ed era diventata la sorella di Alice e fu chiamata Naomi.
Connor non aveva più la sua giacca da RX800,ma era in abiti civili: aveva una camicia blu notte a mezze maniche e dei pantaloni neri e addosso delle scarpe da ginnastica blu stile converse.
È non era da solo, infatti stava stringendo la mano della sua compagna di esistenza: Chloe, l'androide dal vestito blu, che aveva ritrovato in un parco di Chicago,mentre stava passeggiando con Sumo.
"hey ragazzi.. Non mi immaginavo che voi tornaste. " disse Markus, incredulo.
"Possiamo entrare..abbiamo tante cose da dirci.." disse Kara, con un dolce sorriso.
I tre androidi entrarono e si misero sulla terrazza di Jericho, per raccontarsi le loro storie.
THE END

La Maledizione di Connor [DETROIT BECOME HUMAN ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora