Capitolo 24: La Grande Notte

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17 MARZO 2048, ORE 23:50
Cyberlife Tower.
Il cielo minacciava una grandinata e c'era un ventaccio.
Due guardie della sicurezza erano fuori il cancello bianco con sopra la scritta "CYBERLIFE", e sulle loro teste stava volando un drone.
La piccola Alice si presentò da sola, davanti ai due uomini.
Era impaurita e tesa.
"Cosa ci fai qui?" le disse la guardia di destra.
Alice gli fece vedere il suo ologramma dell'invito a fare l'upgrade.
"Sei da sola?" le domando con freddezza la guardia di sinistra.
Alice annuì.
Le due guardie la fecero entrare, abbassando il cancello.
Alice entrò e si mise ad urlare.
Era il segnale.
Markus apparve correndo. Sparò prima al drone e poi alle due guardie, dopo averle affrontate corpo a corpo.
Dopo aver avuto via libera, tutti gli androidi corsero sul ponte che collegava il cancello bianco alla Cyberlife Tower.
Dopo che la folla passò il ponte, Kara raggiunse la figlia,che nonostante la calca, non l'avevano calpestata.
"Stai bene, Alice?" domandò preoccupata Kara.
Alice annuì.
"Mi spiace amore, ma non avevamo altra scelta per avvicinarci al cancello." le spiegò piangendo.
"Per la nostra gente questo ed altro." la consolò la YK500.
"Com'è cresciuta La mia piccola.. Ora stai qui!" le disse Kara, con dolcezza.
"No mamma, vengo con voi." le disse duramente Alice al AX400.
"Alice, la dentro ci sono centinaia di agenti pronti a sparare. Non voglio perderti."
"Ascolta le parole di Kara, Alice.
Non è un posto per bambini." le spiegò Connor, che era rimasto in fondo alla folla.
"È allora che farò?" gli domandò Alice.
"Starai qui fuori e appena vedi che la situazione si fa tesa, scappa." le consigliò Kara.
"Starò io con Alice!" disse un Androide col volto sfigurato,rimasto anche lui in fondo alla folla.
Aveva un occhio tutto blu e dei graffi profondi sotto l'occhio sinistro e le rotelle al posto dei piedi ed era senza braccia.
L'androide era uno dei tanti robot di Zlatko, un uomo russo, che per divertimento li usava per fare esperimenti, montandoli e smontandoli, trasformandoli in orrori.
Kara e Alice avevano conosciuto l' umano nel novembre 2038, in cerca di aiuto per fuggire da Detroit.
Anche loro stavano per essere trasformate in orrori, ma grazie alla loro prontezza e coraggio, riuscirono a scappare dalla casa.
In quella stessa casa, incontrarono Luther, il TR400, che prima di diventare il marito di Kara, serviva l'uomo russo.
Vedendo la AX400 che lottava per salvare Alice, decise di disobbedire al suo padrone e si unì alle due androidi.
"Eri uno degli androidi di Zlastko?"
"Si,ero.. ora sono un androide libero come voi.
Ho sentito la vostra storia da altri ex mostri di quel uomo orribile.
Io ero già a Jericho, ma mi confondevo tra gli altri." gli disse l'androide.
"Mi chiamo Valéry." si presentò lui.
"Okay.. Valéry..grazie" disse Kara, con un po' di scetticismo.
Alice rimase con l'androide sfigurato.
Kara diede un bacio e abbracciò la figlia.
"Scappa quando le cose si mettono male..ti voglio bene." le disse Kara, appoggiando delicatamente la sua fronte su quella di Alice.
Nives era rimasta anche lei in fondo alla folla, per questioni strategiche.
Vide la scena e pensò che il tutto faceva tenerezza.
"Nives che fai? abbiamo una missione da compiere.. non devi distrarti neppure per un secondo." la rimproverò Connor.
"Si...andiamo." disse Nives, tornando alla realtà.
Kara, Connor e Nives raggiunsero la Torre.
Essa era altissima e imponente ed era a forma di siluro e l'interno ospitava 94 piani, di cui 44 sotterranei.
Era ricoperta di enormi vetrate specchiate e le luci bianche dei fari esterni, che illuminavano la scritta "Cyberlife" che si trovava all'ingresso della struttura, la rendevano elegante, ma allo stesso tempo lugubre.
Al cancello fu facile metter fuori le due guardie, ma arrivati nella zona del atrio iniziò la carneficina: c'erano a terra cinque androidi e tre agenti. C'era sangue blu e rosso dappertutto.
"Abbiamo convertito gli androidi che si trovano al piano terra, ora cercheremo di occupare gli altri piani." disse Markus telepaticamente a Connor.
"Gli androidi da riattivare si trovano al piano -49 e cercate in giro altri androidi che devono fare l'aggiornamento e liberateli. Attenti agli agenti" gli rispose RK800.
"Ora che si fa?" domandò Nives a Connor.
"Gli altri liberano gli androidi.. Noi andremmo dritti al cuore della Cyberlife."
"È dove si trova?" domandò Nives.
" Da Tiffany." rispose Connor.
"Io vado a cercare Luther. Una volta raggiunto libererò gli altri" spiegò Kara agli altri due.
Nives e Connor annuirono e Kara scomparve dalla loro vista.
I due androidi attraversarono il primo l'atrio.
Il piano terra era insolito, era costituito da un cerchio, che collegava due corridoi,che erano diramati da due estremità.
Nel corridoio di destra c'era l'ascensore principale e nel corridoio di sinistra, come in quello di destra, c'erano dei piedistalli rotondi, bianchi e vuoti, dove presumibilmente c'erano collocati degli androidi per esposizione.
Connor e Nives andarono verso l'ascensore principale, che si trovata nel corridoio di destra, dopo aver superato all' enorme statua blu che era alta più o meno dieci metri,che si trovava al centro del cerchio e tra mani reggeva una sfera di luce.
Stavano per entrare nel ascensore, ma videro l'ombra di un umano che gli stava per sparare.
Connor e Nives si abbassarono e poi L'RK800 gli sparò per ferirlo.
Lo fece e lo affrontò corpo a corpo.
La guardia combatté con tutte le sue forze per metter K.O. androide, ma senza successo.
"Se vuoi salva la vita, dici dove si trova Tiffany." gli ordinò Connor, rivolto verso la guardia che era per terra ferito.
"Non lo saprai mai, pezzo di plastica." gli rispose a tono la guardia.
"Neanche se ti sparasse in faccia o nei genitali?" disse Nives, con un po' di malizia alla guardia.
L'uomo stette zitto,ma Nives stava per tirargli un calcio in bocca.
"Okay, okay..93esimo piano, terza porta a destra." Gli rivelò la guardia.
I due androidi se andarono indietreggiando verso ascensore e Nives girò di tanto in tanto la testa, per non andare a sbattere.
L'uomo però con un gesto infame, prese la pistola e cercò di sparare verso l'ascensore e Nives lo freddò al istante.
"Non volevo farlo, ma non ho avuto scelta." pensò la RL900.
Connor premette l'ascensore e con la voce del umano disse il numero del piano e l'ascensore si chiuse.
Durante la salita, i due androidi si misero a parlare.
"Come hai fatto a cambiare voce?" gli domandò Nives.
"È una delle mie abilità." gli spiegò Connor.
"Capito.."
"Nives, va tutto bene?" chiese preoccupato l'androide.
Nives rimase in silenzio e il suo led divenne giallo e rosso.
Connor le mise la mano sulla spalla e Nives in quel momento abbracciò L'RK800.
"Non voglio perderti." disse lei, dolcemente.
Connor rimase si stucco a quel gesto, ma ricambio l'abbraccio.
L'ascensore arrivò al ottantesimo piano e le porte si aprirono.
Connor estrasse la pistola per proteggere Nives, che era ancora abbracciata a lui.
Per fortuna era un androide amico.
L'androide era la traci dai capelli blu.
"Dov'è la tua amica? " le domandò Connor, dopo aver finito di abbracciare Nives.
"Purtroppo è morta.. Le guardie ci hanno trovate e abbiamo cercato di difenderci.
La mia pistola si era scaricata e altra traci si era messa in mezzo per proteggermi.
Mi disse di scappare ed io lo feci..." in quel momento si mise a piangere e poi riprese il discorso.
"..Ma poi sentì gli spari e mi nascosi dietro ad una colonna. Dopo che le guardie se ne erano andate.. ritornai dal mio amore, ma lei era impossibile da riattivare.
La vera meretrice non sei tu,ma la rossa che comanda questo inferno." disse infine la traci, dopo aver indicato Nives.
"Infatti stiamo andando per distruggerla." dichiarò Nives.
"Io verrò con voi."
"No, è troppo rischioso perdere la vita in tre...Tu vai ad aiutare gli altri." le disse Connor.
"D'accordo Connor.." ammise La WR400 ed entrò nel ascensore.
L'apparecchio riprese la sua corsa e i tre androidi arrivarono al 93esimo piano.
"Buona fortuna" disse la traci blu,dopo che Connor e Nives uscirono dall'ascensore.
"Anche a te." disse Connor.
La traci arrossì e svanì dietro le porte dell'impianto.
"Vedo che fai strage di cuori." affermò Nives, guardando RK800.
"Cosa c'entra..niente distrazioni, Nives." disse Connor duramente.
"Okay, signor poliziotto." disse per assecondarlo.
I due androidi si guardarono con sfida.
Da come si comportavano, si notava una certa alchimia.
"Troviamo questa porta e presto i nostri guai saranno finiti." disse Nives con aria combattiva.
I due androidi andarono con passo felpato verso la porta.
La porta era di un rosso intenso,in netto contrasto con quelle bianche che si trovavano vicino a loro.
"Tiffany sarà di sicuro qui dentro,ora entreremo e la faremo fuori."
"Nives, non essere farla così facile.
Forse sara' la dentro,ma e' meglio che vada io. Tiffany voleva vedere me." le disse Connor, dopo averla presa per mano e girata verso di lui.
"Ma ti ucciderà." disse Nives, preoccupata.
"Non mi importa,se servirà un martire per questa notte, allora sarò io." e Connor appoggio la mano sulla maniglia della porta ed essa si aprì.
"Tu resta qui. Se non tornerò, tu scappa e salvati. " e L'RK800 entrò dentro.
"Spero di rivederti vivo, Connor." pensò Nives.

La Maledizione di Connor [DETROIT BECOME HUMAN ]Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum