Capitolo 18: Lontana Dagli Altri

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Dopo aver vagato per Detroit,
Nives decise di tornare a Jericho.
"Connor non è con me, cosa mi succederà?" si domandò l'androide.
Nives entrò e salì le scale, sperando che nessuno la notase, ma..
"Guardate con che faccia tosta si fa viva." indicò una Traci dai capelli blu.
"Già ..chissà a sto giro chi ucciderà?" disse minacciosa un altra traci.
"È proprio una meretrice."
"Già la REGINA delle meretrici." risero le due traci.
Anche altri androidi la videro e la schernirono, tutti tranne Kara e Luther.
Anche Alice si unì allo scherno, ma Kara la riproverò e rimase anche lei in silenzio.
Oltre a loro, ad assistere al l'umiliazione ci furono North, Markus e Simon.
"Dov'è Connor, Nives?" domandò Markus. con tono serio e zittendo anche gli altri.
"Già.. dici dov'è.. Ma soprattutto voglio sapere se Josh è vivo!!" disse North con voce fredda.
"Vogliamo sapere." aggiunse Simon.
"Connor è vivo, l'ho salvato dalla sua distruzione." spiegò Nives.
"Davvero.. e perché non è con te?" le chiese North, con le braccia incrociate ed un occhiataccia.
"Stavamo per venire qui, ma Connor aveva deciso di andare a far un ultima visita al suo padrone.. e.. Lo.. Lo.."
In quel momento il led del RL900 era diventato rosso e scoppiò in lacrime.
"Lo.. Cosa? " incalzò North.
"Lo trovò morto in casa, nella camera da letto." confesso Nives.
Ci fu un attimo di silenzio, ma poi la RL900 continuò.
"Lo hanno ucciso come una bestia al macello..Connor era talmente scosso che mi disse di andarmene via da quella casa. Ed ora sono qui a raccontarvi l'accaduto."
"Chi ci dice che non sia una farsa.. Io non ti credo." disse con fredda convinzione North.
"North.. Ma cosa ti salta in mente??! " aggiunse incredulo Markus.
"Lavora per la Cyberlife e ha ucciso la nostra gente. Io dico di distruggere pure lei. È una bugiarda!! " gli urlò contro North.
"Anch'io la pensò come North,lei non è come noi..distruggiamola.!!" concordò la Traci dai capelli blu.
"Distruggiamola, Distruggiamola" urlò un coro androide.
"Silenzio." disse Markus e tutti stettero zitti.
"Non dobbiamo scannarci tra di noi.
Col bullismo non si ottiene nulla.
Io credo a Nives.." disse Markus.
"... Ma per la nostra sicurezza.. saremo costretti ad isolarti.." continuò, rivolto al RL900.
"Isolata.. non è giusto.. non sono una bugiarda.." disse con rabbia Nives.
"Questa è la mia decisione. Verrai isolata. Niente Thirium e non vedrai nessun androide tranne me, Simon e North.
Se davvero hai salvato Connor e ora è in lutto, rispetterò il suo dolore.
Se entro una settimana lui non si farà vivo..vorrà dire che ci hai mentito e verrai
distrutta." proclamò Markus.
Nives fu presa da Markus e Simon per le braccia.
"Il tuo isolamento inizia ora." gli disse Markus.
Nives non parlò.
I due androidi la portano dentro ad un armadio di metallo arrugginito, che si trovava al terzo piano del palazzone.
Per bloccare l'armadio usarono una catena d'acciaio con un lucchetto annesso.
"È come la apriremo? " domandò Simon.
"Useremo un piede di porco." gli rispose Markus.
I due androidi se ne andarono.
Nives cercò di aprire l'armadio, fallendo.
"Connor torna a Jericho.
Gli androidi hanno bisogno di te.
Io ho bisogno di te.
Non voglio essere distrutta." pensò piangendo Nives, dopo essersi accasciata a terra.
Quel armadio era piccolo e stretto, era alto 1,46 metri e profondo 45 centimetri, e il modello di Nives era alto 1,70 metri, tacchi annessi.
Due ore dopo arrivò un androide a farle visita.
Nives sentì i passi, ma non riuscì a vedere chi era, perché le grate del armadio era spessissime.
"Chi va là? " chiese Nives.
"Sono Kara." le rispose l'androide.
"Kara?.. ma Markus aveva detto che non avrei visto nessuno altro androide al di fuori di lui, Simon e North".
"Sono riuscita a non farmi vedere da loro."
"Cosa vuoi da me?"
"Solo parlarti..ma tu hai davvero salvato Connor?" le domandò Kara.
"Si..stava per essere distrutto, ed io ero lì immobile, ad obbedire al mio creatore.
Ma quando Connor gli disse che un creatore non può distruggere le sue opere, li capii che volevo essere viva, e non più un oggetto usa e getta. Quando lo liberai dal macchinario e scappammo dalla Cyberlife Tower, li sentì una strana sensazione." le rispose Nives.
"Ti capisco, anch'io quando salvai Alice dal suo malvagio padrone sentii quella strana sensazione.. e credo che sia la consapevolezza del essere vivi" le spiegò Kara.
"Alice?..tu sei.. La mamma del piccola?..perché vuoi parlarmi..non vorrai uccidermi!! " urlò Nives, battendo i piedi.
"Ehi ehi ehi.. calma.. Non sono arrabbiata con te." e la calmò.
"So che prima eri una macchina e quando eri venuta qui la prima volta.. sembravi come posseduta."
"Infatti quando sparai a quei androidi non ero in me stessa... era Amanda, l'ex mentore di Connor,ad usarmi come un manichino." spiegò Nives con rabbia.
"Te e Connor sembrate legati dallo stesso destino."
"Già...due vittime dello stesso sistema malato." concluse RL900.
"Se foste legati anche ad altro?"
"Che intendi dire?" domandò Nives.
"A te piace Connor? "
"Si.." sospirò Nives. "Ma l'avrei salvato comunque anche se fosse stato mal costruito o un altro androide con un' altra mansione."
"Anche a me piace come androide..ma non lascerei Luther con nessun'altro." confessò L'AX400.
"Spero che torni."
"Jericho lo spera.. Ora vado prima che mi scoprano..mi ha fatto piacere parlarti." disse Kara, con una voce dolce.
"Grazie a te." rispose Nives.
Kara lasciò l'armadio ed il terzo piano.


La Maledizione di Connor [DETROIT BECOME HUMAN ]Where stories live. Discover now