capitolo 3: Gita in Canada...

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"Non mi fido di Kamsky." disse duramente Connor.
"Anche a me non e' mai piaciuto quel uomo." concordo' Hank.
"Perche' obbligare gli androidi a fare degli aggiornamenti alla Cyberlife Tower,quando già noi ci aggiorniamo in tempo reale?" si domando' l'androide.
"Forse perche' così sareste più efficienti nei vostri compiti. " ipotizzo' Tiffany.
"Poi hanno detto che si invitavano gli androidi di polizia a farlo...ma la Cyberlife mi aveva usato...secondo me e' una trappola." affermo' Connor.
"Gia'... ma può essere come non può essere." aggiunse Hank.
"Io resto convinto del mio presagio." disse Connor.
"Allora se non vuoi fare l'upgrade, puoi rimanere nascosto qui." gli propose l'uomo.
"Sei molto gentile Hank, ma non voglio essere un peso per te e Tiffany".
"Pensaci bene caro,se noi lo nascondiamo,un giorno la Cyberlife potrebbe bussare alla nostra porta e se lo scoprissero noi potremmo pagare una multa o forse...pagare con la nostra stessa vita" disse Tiffany ,terrorizzata.
"Amore..nella mia vita ho subito delle disgrazie e volevo anche farla finita.
Pero' dieci anni fa,il destino mi ha fatto conoscere questo splendido androide,che mi ha riportato in vita.
Loro sono la nuova umanità, che noi uomini stessi abbiamo perso da tempo...e' non sara' un upgrade o la Cyberlife stessa a portarmelo via.
Quindi se lui non lo vuole fare questo aggiornamento,io non lo obbligo" disse Hank,stringendo le mani di Tiffany.
La donna annuì ,ma poi aggiunse che voleva vivere serenamente la sua vita e che non se la sentiva di restare in una sorta di gabbia dorata.
Connor per alleggerire la tensione, disse ai due umani che gli androidi hanno aspetto umano per familiarizzare con i propri padroni,ma possono anche nascondere il proprio led, sotto cappelli e cappucci o togliendolo definitivamente tramite oggetti contundenti.
Però RK800 non sapeva come nascondere la sua giacca e Hank si ricordo' di avere dei vecchi vestiti che non utilizzava più.
Così andarono in camera da letto dell'uomo.
"Non ho visto sumo! il San Bernardo." chiese L'RK800 ,mentre frugava tra le maglie di Hank.
"Purtroppo il vecchio Sumo non c'è più..." disse tristemente Hank.
"Ma tempo addietro, ho scoperto
di una nuova cucciolata di San bernardo e ne adottai uno..infatti ora dovrebbe dormire vicino al mio letto..".
Infatti il cucciolino stava facendo il pisolino proprio in quel punto. " com'è piccolo.." penso' il robot.
"Ho trovato la maglia" disse in seguito e la mostro' a Hank, aveva scelto un maglione blu con scollo a V.
"Ti sta bene!" disse compiaciuto Hank e Connor gli sorrise.

05 FEBBRAIO 2048.
Passo' una settimana e Tiffany, Hank ,il piccolo Sumo e Connor andarono in Ontario, più precisamente a Toronto per passare sei giorni di vacanza.
Dopo tre ore di macchina arrivarono alla casa che avevano affittato.
Tutto andò bene, finché il quinto giorno..
"Sumo vieni qui, andiamo a fare una passeggiata." disse Hank, mentre stava prendendo il guinzaglio..ma in quel momento gli venne mal di schiena.
" Ahh.. la schiena"
"Sicuro che non vuoi riposarti Hank?" domandò Connor, preoccupato.
"Non ti preoccupare è solo uno stupido mal di schiena." insistete Hank.
"Caro, forse è meglio che ti riposi." disse dolcemente Tiffany.
Hank insistette sul portare fuori lui sumo, ma il dolore aumentò.
"Okay okay... Tu Connor sai portare fuori un cane?".
"Non rientra nella mia progettazione... Ma non credo che sia impossibile" affermò l'androide.
Hank gli mostrò come tenere il guinzaglio e di come maneggiarlo.
Connor poi mise la maglietta e si mise un cappello sportivo per nascondere il led.
Nonostante fossero fuori dall'America, la prudenza non era mai troppa.
Una volta usciti fuori casa,Connor attivo' le coordinate  del parco per cani ed andarono verso il posto.
Dopo esser giunti a destinazione, Connor liberò Sumo dal guinzaglio... ma il San bernardo scappò dalle mani del robot.
L'RK800 corse dietro al cane... stava per raggiungerlo, ma Sumo si buttò nel laghetto.
"Guarda mamma.. c'è un San bernardo che sta facendo il bagno." commentò una bambina alla madre.
La piccola si avvicinò al cane che era uscito dall'acqua e il cucciolo si scrollo' l'acqua di dosso, facendole la doccia.
Connor raggiunse il cane e gli rimise il guinzaglio
"Non si scappa da me,Sumo! " lo rimprovero'.
In quel momento l'androide riconobbe la bambina.
Era la piccola Alice.
"Dai Alice si torna a casa." disse una voce femminile, la voce era di kara.
"È stato bello giocare con te, Sumo" disse Alice rivolta al cane.
Kara raggiunge Alice e Connor esclamò "Tu sei kara giusto?"
"Come fa a sapere il mio nome?" penso' kara.
"Alice vattene via da quel cane e da quel l'androide!!" esclamò l' AX400, proteggendo Alice dietro la schiena.
"Non ho intenzioni ostili.. volevo sapere solo se ti chiamavi Kara." spiego' Connor, mettendo le mani avanti.
"Sì..sono Kara.." rispose con calma.
"Come sai il mio nome?"
"Sono Connor."
"Il tuo nome non mi dice nulla."
" Il 6 novembre del 2038, ti dice qualcosa? " domandò Connor.
Kara ripercorse gli eventi e poi le si accese una lampadina.
"Sei l'androide di polizia che ci voleva catturare dopo che eravamo scappate da Todd." rispose lei.
"Esattamente."
"Ma poi ci avevi perso di vista.. perché sei in" versione umana"? " domando kara.
"È una storia lunga... Non è il luogo adatto per parlarne..."  gli rivelò RK800.
"Mettiamoci dietro quel cespuglio.." indicò Kara con la testa.
I due androidi si misero dietro la pianta.
"La Cyberlife obbliga gli androidi a fare e un' aggiornamento presso la Cyberlife Tower ". Spiegò RK800.
"Ho letto la notizia..ma cosa succede se rifiutate?" domandò kara.
"Verremmo distrutti." rispose Connor.
"È terribile." commentò l'AX400.
"Io di questo aggiornamento non mi fido e non l'ho voglio fare...hanno anche invitato gli androidi di polizia a farlo... Ho messo il cappello e cambiato vestiti per non farmi riconoscere."
"Quindi sei un fuggitivo?" affermò Kara
Connor annuì.
"Ora starai in Canada finché le acque non si saranno calmate?"gli domandò Kara.
"Io sono qui, perché il mio padrone è in vacanza. Ho dovuto portare fuori il cane
perché era lui era stanco"
"Fortunato te che hai un buono rapporto con gli umani." disse con una punta d'invidia Kara.
"Se hai bisogno di aiuto, ti do l'indirizzo di casa mia.." e tese il suo braccio verso quello di Connor.
Lui fece lo stesso e i due si scambiarono i dati.
"Ora è tardi, Devo riportare Sumo a casa" disse lui.
Gli androidi uscirono dal cespuglio.
" Per qualsiasi cosa io ci sono." le sussurrò Kara e Connor annuì.
Poi l'androide e Sumo se ne andarono via dal parco.

La Maledizione di Connor [DETROIT BECOME HUMAN ]Where stories live. Discover now