Li guardai sparire tra la folla con gli occhi lucidi di rabbia, che indugiarono improvvisamente su una moltitudine di fasci d'aglio appese ai muri che mi fecero letteralmente mancare il terreno sotto ai piedi.

Harry parve notare i miei occhi addolorati, perché mi strinse forte per il polso e prese ad allontanarmi da quel putiferio.

« Penso sia meglio che torniamo in Sala
Comune. Se non altro, lì è molto più tranqui... »

« Via, essere maligno! » strillò con aria feroce una studentessa del terzo anno, e io ebbi appena il tempo di voltarmi che un lieve spruzzo di acqua santa mi colpì la manica della divisa.

« Smettila, non ti ha fatto niente! » inveì Harry contro di lei, muovendo un passo verso la ragazza che allargò gli occhi terrorizzata.

« Per il momento! Se rimane qui sarà un pericolo per tutti noi! » strillò attirando l'attenzione di tutti i presenti, che non appena si accorsero di me mossero un passo indietro e si allontanarono accalcandosi l'uno sull'altro.

« Harry, andiamocene » gli dissi con voce sorda, impedendogli di ribattere, e di fronte al mio tono definitivo annuì con ritrosia.

« D'accordo, ma... »

« Draycia! »

Mi voltai di scatto, nell'udire quella voce familiare anche attraverso il trambusto degli studenti, e quasi pensai a un'allucinazione quando vidi Claudius e Cheania guardarmi sulla soglia della Sala Grande con occhi preoccupati.

« Ma... ma quelli... » borbottò Harry con la fronte aggrottata, e io mi voltai impaziente verso di lui.

« Devo andare da loro ».

Il mio migliore amico scorse la determinazione nelle mie iridi adesso speranzose, e dopo un attimo di tentennamento parve capire di chi avevo realmente bisogno in quel momento.

« Va bene. Ci vediamo dopo ».

« Scusa » sussurrai mentre mi allontanavo, sentendomi un po' insensibile nei suoi riguardi; dopotutto mi era stato vicino fino a quel momento ed era l'unico a cui veramente dovessi qualcosa, ma in quella situazione avevo bisogno dell'aiuto di creature come me, e Harry... lui cosa avrebbe potuto fare? Non mi avrebbe mai capita fino in fondo, cosa di cui invece erano capaci Claudius e Cheania, che raggiunsi velocemente mentre la folla si ritraeva al mio passaggio.

Claudius era etereo e irraggiungibile come al solito, con i suoi occhi rosso chiaro attenti e scrutatori, e Cheania, con il suo viso delicato e i lunghi boccoli sciolti, appariva simile a una dea; entrambi però, in quel momento, sembravano pervasi da una strana agitazione.

« Dobbiamo parlare, Draycia. C'è un'aula in cui stare da soli? » mi chiese Claudius con voce trattenuta, e io annuii debolmente guidandoli lungo il corridoio del primo piano giungendo in breve tempo a una classe vuota, in cui entrammo con discrezione; nella sua penombra quasi totale, riuscii a scorgere i visi dei due Vampiri che mi guardavano con occhi enormi.

« Come è potuto succedere? » scandì lei improvvisamente, ribollente di indignazione per l'accaduto, e il fratellastro le scoccò un'occhiata di avvertimento.

« Cheania... »

« Non dirmi di stare calma » sbottò la Vampira senza smettere di fissarmi, mentre io mi chiedevo come, e soprattutto cosa diavolo avrei dovuto spiegargli; come avrei potuto dirle ciò che era accaduto in realtà, senza accennare alla storia così travagliata tra me e Draco?

« Una giornalista che scrive per la Gazzetta del Profeta ultimamente ha cominciato a interessarsi a me. E' riuscita a riprendermi e a farmi delle foto, scoprendo così che non ero un'umana... Credo che si sia documentata, e alla fine ha scoperto la verità ».

Vampires ~ Incubus & Succubus [ Dramione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora