Di cosa avremo 'l novero da qui in avante?
Del fremito d'un'ala
O d'una voce? E quante
Riverse sul cammino
Avremo notti intente
Al tacito scavare
E dimenarsi affrante?
Coi calami consunti, volti all'orizzonte,
Fra accenti affastellati come messi infrante,
Non cederemo il passo
A nulla e mai per niente;
Sapremo dare un senso
Al buio d'ore spante
Frugando e rimestando,
Infaticabilmente,
Negli abiti sdruciti del perduto istante?
Protèsi alla ricerca di realtà latente
E assorti in traiettorie d'aura mulinante,
Come falene in volo verso 'l fuoco ardente,
Il lume d'un pensiero
Inonderà la mente
Nel battito d'un verso
E susseguentemente
Il varo d'una strofa giungerà tonante.
E gli embrici terranno...
Ché beltà non mente.
