~3 febbraio 2019~

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Ma quanto sembro obesa in quella foto?

Ma facciamo 10 ore di retromarcia.

Arrivo all'Alcatraz alle 7:30 e 10 minuti dopo mi raggiunge la mia nuova amica fiorentina Carly. Rimaniamo noi due da sole per ore, finché decidiamo di andare al Mc per mangiare pancakes.

Tornate indietro ci accorgiamo che dei ragazzi si erano messi in fila e li avevamo incontrati svariate volte in giro. Uno di loro è un grande fan di Jerry Horton (tanto da avere una cover con lui stampato e tatuato il suo nome e cognome sui polsi) e ho trovato un attacco per parlare di Who Do You Trust, e siamo stati tutti d'accordo che la migliore canzone è Top Of The World.

Sì, alla fine i numeri li ho messi, e la maggior parte ha gradito particolarmente questa cosa. Ma c'è chi si è ostinato a non metterselo.
"Se non ve lo mettete, io devo andare avanti con la numerazione"
E quindi mi davano il pugno. Manigoldi!
Purtroppo quel che volevo fare non l'ho realizzato nel migliore dei modi: ad un certo punto eravamo tutti troppo silenziosi, compresa io, e mi sono fatta prendere dall'ansia sociale più volte, ma ahimè, non sono tutti Santi... sì, doveva esserci... doveva. Non c'era, e per più o meno lo stesso motivo potrei non esserci al concerto di Mike Shinoda, ma sono dettagli.

Come se non bastasse ci arriva una mail in cui dice che al meet non si possono né abbracciare né stringere la mano ai ragazzi, al fine di non trasmettere loro influenza (Joel era già messo male a livello di salute e per di più era zoppo...
"qualcuno insegni a quell'uomo a curarsi!")

Ho conosciuto in fila tanta gente che seguo da anni sui social, anche se devo dire che non tutti hanno rispecchiato i film mentali e le aspettative che mi ero posta, ma quello è un problema mio. C'è chi mi conosceva per essere goodcharlotteitalia e non li biasimo, anche se volevo essere Greta.

Scusate se dopo il discorso "Papa Roach" sono partita in quarta con le cose andate storte, ma volevo togliermele...

Tornando alla cronologia dei fatti.
Tra il primi gruppo che arriva in fila c'è una ragazza russa in stage in Italia. Parla l'italiano meglio di molti italiani stessi. Ad un certo punto arrivano due ragazze che mi pareva aver già visto.
"Ciao"
"Hello"
E allora lì collego tutto... erano le russe che avevano fatto girare le balle a tutta la fila al concerto degli Sleeping With Sirens.
"From Russia?"
"YES!"
E le presento all'altra ragazza. Inutile dire che da quel momento in poi sono state insieme tutto il tempo. Sentivo di aver fatto una buona cosa. Questa volta si sono comportare bene: hanno rispettato la fila, hanno fatto la transenna solo per gli SWS e poi sono andate via. Good (Charlotte) job!

A mezzogiorno arrivano i tour bus. Riconosco quello nero degli Sleeping With Sirens, mentre quello dei Good Charlotte non avevo proprio idea di quale potesse essere. Fatto sta che non so esattamente come fosse stato possibile, Kellin Quinn appare vicino al bus color verde acqua, il più scrauso tra quelli presenti, ma sparisce subito dopo entrando con Jack e Justin all'Alcatraz. Quest'ultimo esce di nuovo e non credevo a quel che stesse succedendo: lui tranquillamente andava al tourbus e noi presenti (una ventina in quel momento) lo guardavamo andare. Nessuno che urlava, nessuno che lo importunava. Lo stesso fece Nick, che si fermò anche per qualche foto, e poi dal tourbus scende anche Gabe. Inizia a farsi avanti, lo saluto e si ferma a parlare con me e altre persone presenti vicini a lui. Appena gli dico che fosse la terza volta che vedevo gli Sleeping, mi dà la mano per un high five e ne approfitto per fare una foto.

 Appena gli dico che fosse la terza volta che vedevo gli Sleeping, mi dà la mano per un high five e ne approfitto per fare una foto

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~Diario di una EX POP-FUN 3~Where stories live. Discover now