«Dobbiamo provarci, andiamo da lei». La guardo per cercare conferma.

«Potrebbe sbatterci fuori casa, lo sai?». Chiede lei alzando un sopracciglio.

«Non mi importa». Rispondo e lei mi guarda per poi annuire. Una volta dopo aver finito le cioccolate, paghiamo e usciamo dal bar per poi salire in macchina e andare verso casa di Lauren, l'ansia è tanta ma la paura di perderla è ancora di più. Se Lauren mi sbatte fuori di casa non mi importa, farò di tutto per salvarla.

Quando arriviamo notiamo che non ci sono le auto delle sue sorelle, né quella di sua madre, solo la sua ciò sta a significare che è sola. Dinah bussa e non passa molto che la porta si apre rivelando proprio lei.

«Che cosa ci fate qui?». Chiede sorpresa. Ha bevuto. Si sente la puzza d'alcool e in oltre è evidente ma ancora ragiona.

«Hai bevuto». Afferma Dinah e lei abbassa la testa. Noi entriamo e Dj la guarda ancora mentre lei tiene sempre la testa bassa.

«Dobbiamo parlare». La informa per poi andare in camera sua e qui si capisce subito che Lauren non sta bene, lei ama l'ordine e la pulizia ma la sua stanza è diversa da come lo è sempre, è disordinata, il letto non fatto e le cicche di sigarette ormai consumate sul comodino, lei odia vederle li, le butta sempre quando finisce di fumare. Ci sediamo sul letto, lei di fronte a me e la bionda ma nessuna delle tre parla, lei non ne ha il coraggio, io sto cercando di trovare le parole mentre Dinah non tarda a parlare.

«Vuoi continuare così fino ad ucciderti?». Lei non fiata, non la guarda, non si muove.

«E le tue sorelle? Taylor?».

«Loro poi che fanno se perdono anche te?». Continua ma lei ancora non si muove.

«Tuo fratello non vorrebbe tutto questo». Questa volta il suo tono è dolce cosa che porta Lauren ad alzare finalmente la testa e guardarla.

«Basta Lauren, non continuare più con quelle cazzate. Ti prego». La guarda mentre la sua voce esce spezzata e gli occhi di Lauren si riempiono di lacrime.

«Fa tutto schifo». Finalmente parla ma la sua voce esce in sussurro per poi scoppiare a piangere e porta le mani sul suo viso coprendolo. Mi avvicino subito senza esitare e la abbraccio stringendola forte.

«Non sei sola». Le sussurro all'orecchio e sento che lei si stringe più forte a me.

«Non ce la faccio più, sono così stanca. Non sarebbe meglio se tutto finisse?». Sospira portando le mani ai capelli.

«No Lauren, no, non sarebbe meglio, sarebbe solo peggio. La vita senza te farebbe schifo, le tue sorelle si sentirebbero perse a perdere anche te, le altre perderebbero una loro amica, Dinah perderebbe qualcuno che ritiene sorella ed io perderei la ragazza che amo e so già che la mia vita perderebbe il senso, niente avrebbe senso senza te, io non avrei senso senza di te». L'ultima parte esce in un sussurro spezzato perché penso a me senza lei, alla vita senza lei, penso a questo mondo in cui lei non c'è più e il solo pensarlo mi causa brividi e sofferenze, ma lo mando subito via.

«Lauren ti prego, non pensare queste cose, non voglio perderti per sempre». Dinah la abbraccia lasciando che le lacrime le cadano sul viso. Le due si stringono forte nel loro abbraccio e si riesce a vedere tutto il bene che c'è tra di loro e ora ho la conferma che se Dinah perdesse Lauren non saprebbe neanche lei come fare, sono una il sostegno dell'altra ormai da anni e anni, perderla sarebbe perdere un pezzo di se.

Dopo l'abbraccio, Lauren non fiata, non dice nulla, semplicemente abbassa ancora lo sguardo forse per paura, forse perché si vergogna di come si è ridotta solo che non ha niente di cui vergognarsi e non lo capisce.

Restiamo un po' di tempo, anche se non parliamo molto vogliamo restare con lei per farle capire che noi ci siamo e che può uscirne, che non è sola e che insieme si risolve tutto, se fa tutto sola finirà solo per ammazzarsi, vorrei solo che lei lo capisca. Quando inizia a farsi buio Dinah propone di andare via ed io acconsento così mi alzo ma Lauren mi ferma.

«Resta qui». Mi guarda negli occhi.

«Ti riporto io a casa più tardi, ma ti prego resta». Chiede ancora abbassando la testa ed io mi siedo accanto a lei.

«Va Dj, ci sentiamo più tardi». Le dico facendole un piccolo sorriso che lei ricambia e dopo averci salutato va via mentre io mi distendo accanto a Lauren nel letto. Lei si stringe a me circondandomi con le sue braccia mentre io passo una mano fra i suoi capelli.

«Grazie di essere rimasta». Inizia dopo un po' di silenzio.

«Non devi ringraziarmi». Le rispondo continuando ad accarezzare la sua chioma. Lei alza la testa per guardarmi.

«Si, devo. Avevi tutto il diritto di non rimanere e andare via, ma sei rimasta». Continua ed io le faccio una carezza sul viso.

«Non potrei mai andarmene Lauren». Le rispondo e lei semplicemente mi guarda.

«Non riesco a starti lontana Camz, stare separata da te mi uccide più di qualsiasi altra cosa». Sussurra chiudendo gli occhi ed io torno ad accarezzare i suoi capelli.

«Allora non farlo».

«Starai male».

«Sto male ora Lauren, sto male a non averti, a non vederti, a non sentirti. Starò male se tu non ci sarai più». Le rispondo seria e lei mi guarda, sembra voler parlare ma esita.

«Questa distanza tra di noi è inutile e tu lo sai bene». Continuo in modo più dolce.

«Si, lo so». Afferma poco dopo per poi guardarmi per infiniti secondi prima di annullare il poco spazio che ci separa e posare le sue labbra sulle mie e sento che il mio cuore ricomincia a battere.

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Ora però amatemi, me lo merito.

-Ila

Ice Heart ||Camren||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora