Somebody that I used to know |pt.6

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Salve professoressa T/n,
Volevo solo avvisarti del fatto che papà mi abbia tormentato, raccontandomi di te, subito dopo il nostro veloce incontro.
Mi ha detto che eravate molto amici e che è contento e orgoglioso di quello che hai fatto.
Forse è stata solo una mia impressione, ma ti confesso che, mentre diceva tutte quelle cose, sorrideva come un'Ebete.
Dice che gli manchi molto spesso, la tua compagnia soprattutto.
Il bello è che sto scrivendo queste righe di nascosto perché lui non vuole che ti dica tutto ciò, penso tu sappia il motivo, mio padre è fatto così.
E soprattutto che non lo sappia la mamma, non so il perché.
Ti dico che anche mamma è stata contenta di sentire il tuo nome.
Ti saluta ecco, mi ha detto di fare questo.
Adesso vado, ho degli ospiti a cena.
Buona serata,
Scorpius Malfoy

Sorrisi a quelle brevi righe.
Il mio cuore fece una capriola, o forse di più.
Draco gli aveva detto di me.
E, fidandomi delle parole di Scorpius, sorrideva mentre le pronunciava.
Gli manco.
Dio mi manca anche a me.
Tutto di lui.
Tutto.

<t/n...>
<Ana, sei splendida!> esclamai guardando mia cugina dalla testa ai piedi.
Stavamo andando ad un matrimonio.
La sposa, nonché migliore amica di Anastasia, aveva invitato lei e me.
<anche tu non scherzi t/n.>
Sorrisi passando una mano sul vestito color pesca.
<mi chiedo ancora come tu possa essere single, insomma guardati>
Sbuffai <ancora questa storia?>
<ancora quel cazzo di Malfoy nel cervello? Te l'ho detto, dimenticalo. Con lui non hai più chances. Sii realista per una volta, è sposato e ha un figlio t/n. Perché dovrebbe mettersi con te? Ti ha mollata.>
Sbottó
<e invece mi ricorda ancora, non mi ha eliminato dalla sua vita come dici sempre tu>
<seh seh>
<allora guarda questa!> esclamai mettendole davanti al viso la lettera.
La lesse velocemente.
<t/n, siete amici e basta>
<ugh, non mi fai bene così>
<e invece sì, ti era passata la mania per quel biondo ossigenato, e adesso?! Ti è tornata?>
<non se ne è mai veramente andata, si è affievolita in quegli anni dove sono andata a New York e ho viaggiato. Solo dopo le diverse relazioni e futili prove di attaccare bottone da parte degli altri uomini, ho capito che avevo ancora in testa lui>
<fai una bella cosa oggi, ubriacati, flirta con qualche uomo e magari portatelo a letto.>
<ANA!> la ripresi, lei si mise a ridere.
<scherzavo>
<o almeno in parte, veramente, ubriacati o almeno perdi un po' il senno. Lasciati andare. Qualcuno ci sarà, no?>
<e se fossi destinata a rimanere Single?>
<oh Merlino, una cugina Zitella>
Roteai gli occhi mentre uscimmo di casa pronte per smaterializzarci al matrimonio.
In effetti Anastasia aveva ragione, se volevo una famiglia dovevo pur trovare qualcuno, no?
Me ne fregai e mi convinsi con la solita frase "dai tempo al tempo"
Ma alla fine, di quanto tempo ha bisogno questo tempo?
Appena arrivate fummo accolte da una miriade di gente.
Finita la cerimonia, andammo al ricevimento.
<mhh, qualcuno ha fatto colpo...> mi sussurrò Ana.
<chi scusa?>
<tu scema>
<l'avevo capito ma su chi?>
<alla tua sinistra, dietro la ragazza con il vestito verde acqua>
Girai la testa, facendo finta di niente, e lo notai.
Un uomo, alto, magro, mascella ben pronunciata, capelli ramati e possente.
<bel tipo> commentò lei.
<dai provaci> mi incitò
<cosa? Ma  no!>
<senti quello ti ha mangiata con gli occhi per tutta la fottuta cerimonia, se non fai "accadere" qualcosa che vi faccia parlare o avvicinare, lo faccio io>
<ma mica mi sta mangiando con gli occhi...>
<adesso, ma prima ti sarebbe saltato addosso. Si è trattenuto>
<esagerata>
<oh quello sempre>
Ironia della sorte, quel rosso, era il cugino dello sposo.
E come evitare il fatto di presentarci?
Impossibile, venni costretta a conoscerlo.
D'altronde, la sposa, Kate, ci presentò a tutti.
Ormai conoscevo pure gli inservienti di quel posto.
Appena arrivammo al loro tavolo tutti gli uomini si alzarono, poi le donne fecero lo stesso.
<ciao Kate> la salutò una ragazza riccia
<allora, velocemente, loro sono t/n e Anastasia. Ana è la mia migliore amica, t/n è...>
<t/n t/c! Quanto posso ammirarla!>
Sobbalzai.
<ehm dammi del t->
<io sono Giovanni> mi disse un uomo magro e alto, sottile, capelli neri e occhialoni; stringendomi con troppa enfasi la mano.
<adoro quello che ha fatto diversi anni fa.>
<la pozione?>
<si veramente ho sem->
<grazie Giovanni ma puoi anche andare adesso, non ci interessa>
Una voce calda e roca, arrivó alle mie orecchie.
<scusatemi> disse l'uomo prima di tirarsi sú gli occhiali.
Quest'ultimo si levó lasciandomi spazio per vedere chi ha parlato.
Era il rosso, e solo in quel momento notai i due occhi uno diverso dall'altro.
Uno nocciola, e l'altro...
Era un metamorfomagus, ma solo per un occhio.
<piacere, sono Erik, e da come mi stai fissando, capisco che hai notato il mio occhio>
<beh, come non notarlo, anzi notarli. Sono molto belli>
<grazie>
Poi si presentó a Ana e continuammo a fare il giro in quel tavolo.
<vi lascio qui> annunciò Kate.
<sedetevi qui dai! Ci fa piacere!> esclamò una delle tre donne sedute al tavolo.
Ana e io ci guardammo e poi ci sedemmo.
<te l'avevo detto, ti sta divorando con gli occhi>
Sorrisi
<allora ti piace...>
<no>
<mh vabbè>
No, non mi piaceva, ma gradivo il fatto essere ammirata in quel modo.
Era da tanto che non succedeva.
Il pranzo iniziò e noi mangiammo.
La giornata continuava e fu inevitabile non bere.
Eh si, ero mezza sbronza, come tutti del resto.
D'un tratto, qualcuno mi prese il polso.
<hey t/n, ti va di fare una passeggiata> sorrise malizioso Erik.
Il suo occhio sinistro si tinse di uno strano rosa.
<va bene> dissi
Iniziammo a camminare.
Ci raccontammo molto ed era palese che stavamo flirtando.
<comunque sei molto bella. E se devo essere sincero, il vestito ti sta molto bene.>
Risi <mh, grazie>
Si avvicinò e poi con uno scatto poggió le labbra sulle mie.
Lo spinsi via.
<cosa c'è>
<io...>
<sei fidanzata?>
<no...>
<e allora fregatene e baciami, lo voglio fare da tutto il giorno> mi disse sussurrando.
Era inevitabilmente sensuale, e molto bello.
E non so cosa mi disse la testa quella sera.
Ma lo baciai.
Mannaggia all'alcohol.

Buonasera
TRANQUILLE, GIÀ VI SENTO SCLERARE E AFFILARE I COLTELLI.
TRAN-QUIL-LE
NON È NIENTE.
Non influirà su nulla.
È solo una cosa estiva, una cosa instabile.
Eh boh
Nada.
Non mi uccidete, si sistemerà todo.
Giurin giurello.
-fede🧚🏻‍♀️

「immagina Draco Malfoy」Where stories live. Discover now